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Telco e Media puntano dritto ai Vas. Tv mobile la vera killer application?  

Italia


Mobile Vas: il futuro delle Telco … o dei Media? Bella domanda, forse difficile dare una risposta che dovrebbe racchiudere le strategie future di un mercato che punta dritto verso la convergenza.

Ed è quanto emerso in modo forte al Convegno di Milano, dove sono stati presentati i dati dell’ultima Ricerca di uno degli Osservatori più storici della School of Management del Politecnico di Milano, quello sui “Mobile Vas Consumer“.

  

L’analisi registra un altro balzo in avanti di oltre il 50% per il mercato italiano dei Mobile Vas, che nel 2005 sfiora il valore di un miliardo di euro. Un trend che sembra non rallentare neppure nel 2006 – almeno sulla base di quello che è accaduto nei primi mesi di quest’anno – e che, quindi, potrebbe portare alla fine di quest’anno il mercato complessivo intorno a 1,5 miliardi di euro.

La ricerca è basata sull’analisi dell’offerta di circa 350 fornitori, sulla valutazione di oltre 13.000 servizi e su interviste dirette a 90 tra le principali realtà italiane operanti in questo ambito, che per il 2006 dovrebbe sfiorare gli 1,5 miliardi di fatturato.

  

Crescono in particolare i servizi e i contenuti più multimediali; i Video innanzitutto, che nel 2005 a un solo anno e mezzo dalla loro nascita sono arrivati a rappresentare quasi un decimo del totale mercato dei Vas: 90 milioni di euro circa, più del 5% del mercato complessivo italiano della Pay TV. Ma crescono molto bene anche tutti i servizi che, in senso lato, riguardano il mondo della musica (full track, truetone, suonerie, ecc.): nel 2005 complessivamente circa 280 milioni di euro, un valore di poco inferiore all’intero mercato della musica su CD e DVD.

  

Ha un peso per ora ancora limitato – pari a poco più dell’1% – il mercato relativo alla “vera” Musica, costituito nel 2005 da Full Track: che comunque in termini assoluti rappresenta quasi tre volte il mercato della musica digitale venduta via web.

Si sviluppa bene il mercato dei giochi – passando dal 5 all’8% circa – come effetto della forte crescita, superiore al 100%, dei Giochi java (che passano dal 3 al 7%). In valore assoluto questo mercato arriva nel suo complesso a valere circa 80 milioni di euro, cifra molto interessante, che rappresenta quasi il 20% del mercato totale dei giochi per consolle e pc.

Numeri e dinamiche che fanno pensare, in una fase non particolarmente brillante dell’andamento del PIL.

    

Andrea Rangone, Docente di Strategia e Sistemi di Pianificazione al Politecnico di Milano e Responsabile di Osservatori, ha commentato che si tratta di “un mercato incredibile destinato a cambiare profondamente il futuro sia degli operatori che delle media company che presentano ruoli di cooperazione e di competizione a oggi difficile da prevedere.”

  

Nel proprio intervento, Riccardo Ruggiero, amministratore delegato di Telecom Italia, ha sottolineato che “Il mondo dei Vas rappresenta una prospettiva di crescita per il mercato complessivo, con quella nel settore mobile concentrata finora soprattutto nell’area degli SMS“. L’Ad ha detto di prevedere che “lo sviluppo tecnologico, con l’evoluzione da Umts a HSDPA, favorirà lo sviluppo dei servizi a valore aggiunto, soprattutto se si sapranno garantire la facilità d’uso dei servizi e salvaguardare le funzioni chiave dei cellulari. La quarta generazione, basata sull’IP, offrirà anche oltre 10 mega di banda in mobilità e la separazione, anche a livello tecnologico, diventa sempre più inesistente e l’integrazione fisso mobile sempre più vera”.

  

In particolare crescono i servizi multimediali, il cui “sviluppo – secondo Riccardo Ruggiero – è dovuto negli ultimi 2 anni e mezzo soprattutto all’Umts. In futuro, grazie alla convergenza e all’integrazione tra fisso e mobile, tali servizi potranno essere fruiti su ambedue le piattaforme tecnologiche. Ma il vero sviluppo sarà dato dai Vas Ip, i servizi fruibili tramite il web”.

“Nei prossimi anni – ha proseguito sarà importante ‘vestire’ la tecnologia con un’offerta funzionale alle esigenze del mercato senza far perdere al terminale le sue funzionalità di base e mantenendo la facilità d’uso. Occorre pertanto una value-proposition chiara perché l’utente deve capire l’utilità dei Vas“.

  

In questa prospettiva, Ruggiero ha spiegato come non abbia più ragione d’essere la separazione tra fisso e mobile, soprattutto dal punto di vista tecnologico.

Secondo l’Ad di Telecom Italia, la convergenza tra telefonia fissa e mobile è ormai un dato di fatto imposto dallo sviluppo della tecnologia e permetterà “vantaggi importanti” sui servizi a valore aggiunto basati sul protocollo internet e fruibili sulle due piattaforme.

Per quanto riguarda la telefonia mobile, secondo Ruggiero, i servizi a valore aggiunto che si imporranno sul mercato saranno numerosi e la possibilità di guardare i programmi televisivi sul telefonino non sarà in sé la killer application, ma lo sarà la convergenza sulle diverse piattaforme e su tutti i diversi terminali.

   

Ruggiero ritiene che i vantaggi della convergenza non si manifesteranno tanto sul core business, dove si sta imponendo la pacchettizzazione dell’offerta, ma proprio sui servizi multimediali e interattivi basati sul protocollo internet.

Negli ultimi 15 mesi – ha aggiunto Ruggiero – è cambiato tutto: una grossa parte del nostro lavoro è caratterizzata dalla stipula di accordi con chi produce o distribuisce contenuti”.

  

Se, tuttavia, Ruggiero non vede l’emergere di una killer application, diversamente Vincenzo Novari, amministratore delegato di 3 Italia (H3G), dopo aver riconosciuto e lodato “la straordinaria strategia di Telecom negli ultimi mesi, in cui ha ritrovato voglia di innovare“, si è detto “convinto che la killer application potrà essere la Tv via telefonino“.

“Se i numeri di cui disporremo a fine anno supereranno le 500 mila unità che prevediamo, vorrà dire che si tratta di una killer application“, ha detto Novari sottolineando che “la visione dei Mondiali in DVB-H sta andando molto bene e sono di gran lunga il programma più visto”.

  

E poi, nel campo della convergenza fisso-mobile, la 3 Italia di Hutchison Whampoa ha in serbo una novità che verrà annunciata entro l’anno.

“Stiamo sviluppando – ha dichiarato Novari – la nostra soluzione alternativa, nel fisso-mobile (…) sfrutteremo la nostra licenza di operatore fisso e annunceremo la nostra novità entro Natale“, precisando che “non necessariamente” arriverà a un accordo con un altro operatore.

  

Sul tema Ipo, Novari ha ribadito che il progetto verrà ripreso in mano “quando i mercati si riprenderanno” e asserito che la decisione di rinviare il debutto “è stata ottima, visto quello che è successo in Borsa”.

   

I mondiali sul videotelefonino stanno “andando benissimo”, ha detto ancora l’Ad promettendo dati quantitativi “dopo l’estate, a settembre”. Confermato anche l’obiettivo di nuovi clienti per il videofonino, di 500.000 entro fine anno.

Sul mercato italiano dei servizi mobili, nel corso del convegno è emersa una stima ambiziosa: “nel 2006 potrebbe arrivare a valere 1,5 miliardi, dal miliardo di fine 2005“, ha detto Umberto Bertelè, presidente della School of management del Politecnico.

   

Paolo Bertoluzzo, direttore generale commerciale di Vodafone Italia, ha commentato: “Innovazione non è sinonimo di tecnologia, ma trovare un bisogno inespresso dei clienti, o trovare nuovi metodi di soddisfare bisogni già esistenti” con servizi che i clienti sono disposti a pagare e che quindi trasformino gli investimenti in guadagni.

Aggiungendo: “Il mercato della telefonia mobile crescerà. Bisogna lavorare insieme con gli altri player perché modelli di competizione dura non portano lontano”.

   

Pietro Guindani, amministratore delegato Vodafone Italia, nel corso di una recente intervista aveva dichiarato che “per soddisfare le esigenze di fruizione semplice dei servizi in ogni momento e in ogni luogo prevediamo di fare delle nostre offerte integrate di servizi mobili e Adsl”.

  

Dal mercato media, Giorgio Riva, direttore della divisione RCS Digital, ha sostenuto che “La crescita di RCS nel settore dei servizi a valore aggiunto per la telefonia mobile è di molto superiore a quella del mercato italiano”.

Il Rapporto dell’Osservatorio “Mobile Vas Consumer” evidenzia una crescita del 54% del mercato nel 2005 e la tendenza di maggiore crescita per RCS è confermata, si legge in una nota, anche dai primi dati del 2006.

In questo settore alla fine dello scorso anno RCS ha rafforzato la sua presenza acquisendo il controllo di Dada.

   

Il buon andamento di RCS nei servizi di infotainment è rilevabile, precisa il gruppo editoriale, sia nelle componenti classiche (sms, mms, mobile site), sia nell’area video. In particolare sul mobile site RCS pensa di replicare gli eccellenti risultati che già sta ottenendo sul mobile.

“Le sfide che attendono RCS in questo settore – ha concluso Riva – sono la capacità di interpretare le rapide innovazioni tecnologiche in modo coerente con le attese dei consumatori, garantendo sempre la qualità dell’offerta editoriale e dei servizi proposti al mercato”.

   

La industry italiana dell’ICT incontra il Ministro Paolo Gentiloni

  

Isimm e Key4biz promuovono per il pomeriggio del 4 luglio 2006 un incontro tra gli operatori più rappresentativi delle tlc, dei media e di internet ed il Ministro Gentiloni.
Sarà un’importante iniziativa di community in occasione della quale si porranno a confronto le criticità delle aziende e le priorità dell’azione di governo.

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