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Cina e censura: nuova legge per punire i media ‘troppo impudenti’

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La Cina vuole rafforzare la censura per le notizie che riguardano le epidemie, gli incidenti industriali o le catastrofi naturali, con l’introduzione di multe per i media reputati “troppo impudenti“.

Secondo le disposizioni di un nuovo disegno di legge, al momento esaminato dal Parlamento cinese (Assemblea nazionale popolare), i mezzi di comunicazione saranno passibili di una multa compresa tra i 50.000 e i 100.000 yuans (6.250-12.500 dollari), nell’eventualità fornissero informazioni “false o più in generale sulla gestione delle urgenze”. 

 

Il progetto di legge non precisa se le norme includono i media stranieri. La responsabilità di fornire le informazioni ricadrà, invece, sui governi locali, salvo il caso in cui si “mette in pericolo la gestione delle misure d’urgenza“. In questo caso, il governo centrale sarebbe l’unico responsabile per la diffusione delle informazioni.

 

“La decisione di introdurre una simile legge è stata presa nel maggio 2003, durante l’epidemia SARS, quando l’inesperienza del governo a fronteggiare la situazione di crisi emergente aveva portato la Cina a uno dei più gravi rischi sanitari”, indica una nota d’agenzia.

Ironia della sorte, questa legge non potrà che rafforzare la tentazione delle Autorità a soffocare gli affari, come già avvenuto nel 2003.

 

All’epoca della SARS, che aveva fatto 800 morti nel mondo, di cui 349 solo in Cina, era stato necessario aspettare diversi mesi perché i media stranieri riportassero le dichiarazioni ufficiali del professore cinese Jiang Yanyong, che denunciavano la propagazione della malattia.

 

Questo progetto di legge è una nuova manifestazione della volontà del regime cinese di rafforzare il controllo sui media, seguendo una linea, da alcuni anni a questa parte, che è quella di tenere sotto controllo tutte le forme di manifestazione del pensiero, dalla stampa a Internet.

 

 

La industry italiana dell’ICT incontra il Ministro Paolo Gentiloni

 

Isimm e Key4biz promuovono per il pomeriggio del 4 luglio 2006 un incontro tra gli operatori più rappresentativi delle tlc, dei media e di internet ed il Ministro Gentiloni.
Sarà un’importante iniziativa di community in occasione della quale si porranno a confronto le criticità delle aziende e le priorità dell’azione di governo.

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