eBook: l’industria sostiene il progetto IDPF. Presto standard unici e non proprietari

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A distanza di alcuni anni dal debutto sul mercato dell’eBook, dopo un avvio incerto l’industria del libro elettronico sembra finalmente prendere il largo. A trainare la ripresa, la scelta sempre più unanime di rivolgersi ad un standard unico e non proprietario per la sua realizzazione e distribuzione.
 
A rendere noti i termini di una pianificazione strategica di tipo ‘collettivo’, Nick Bogaty, Executive Director dell’International Digital Publishing Forum (IDPF), l’organizzazione internazionale che si occupa della elaborazione, del rilascio e della gestione commerciale degli standard per i libri digitali.
Adobe, Mobipocket, OSoft, eReader/Motricity sono state tra le prime compagnie ad aver annunciato il proprio supporto allo standard unico.

Attualmente, gli ebook vengono realizzati e pubblicati in diversi formati e con software generalente proprietario.
Sin dal 2000, ad esempio, società del calibro di Microsoft, Amazon.com e Adobe Systems si sono lanciati in questo business, ma ciascuno con un software specifico (MSReader e Adobe Reader) differente per tipologia di piattaforma (Windows, Macintosh o Linux) ma anche per chiavi di codifica per la protezione dei contenuti e dei diritti di proprietà intellettuale.

Per ovviare ai problemi di interoperabilità sia software che hardware, quindi, due working group nell’ambito dell’IDPF – un tempo noto come Open eBook Forum e che ha già rilasciato con ampio successo di mercato lo standard aperto OEBPS (Open eBook Publication Structure) – si occuperanno dell’elaborazione di nuovi standard non proprietari, che le compagnie partner del progetto supporteranno attraverso i propri software e dispositivi di lettura di prossima generazione, contrastando così le limitazioni commerciali e gli ostacoli di utilizzo legati alla differenza di formati proprietari.

Garth Conboy, Presidente di eBook Technologies e co-Chair di entrambi i working group (lo Unified OEBPS Container Format e l’OEBPS) ha commentato: ‘Questo è davvero un grande momento per l’industria: stanno per essere rilasciati standard di sicuro successo e si stanno compiendo molti sforzi per la loro adozione. Grazie all’ingresso di new entrant, poi, nuove tecnologie e prodotti faranno presto la loro comparsa sul mercato.
Tutti questi fattori, assieme a strategie di marketing più innovative ed efficaci, traineranno il mercato e incrementeranno la disponibilità di nuovi contenuti digitali’.

Fra le prime dichiarazioni rilasciate a margine dell’annuncio del progetto, quella di Bill McCoy, GM ePublishing, Adobe Systems, che ha affermato: ‘Adobe è molto compiaciuta per il rapido progresso all’interno dell’IDPF verso la creazione di un formato aperto e neutrale’. Una tecnologia di tipo aperto avrà chiarente dei vantaggi motleplici, in quanto applicabile a più aree e più soluzioni, compresi i sistemi eReading. Siamo pronti a lavorare fianco a fianco con le altre compagnie per completare al più presto il nuovo standard comune”.

Anche la francese Mobipocket (di proprietà Amazon.com), ha subito dichiarato la propria adesione all’iniziativa, già sostenitrice dello sviluppo del formato aperto OEBPS. Attraverso le dichiarazioni del suo Ceo e cofondatore Thierry Brethes ha infatti assicurato il pieno supporto al nuovo standard, da inserire nella propria linea di prodotti.

Il primo dei due gruppi di lavoro si occupa della elaborazione di un nuovo standard a beneficio soprattutto dei publisher che, non più costretti a produrre file multiproprietari, potranno così gestire con maggiore flessibilità distribuzioni e vendite. Il nuovo standard proposto e basato su ZIP, l’OCF (OEBPS Container Format), estensione del formato definito dallo standard OpenDocument OASIS (ISO/IEC 26300), dovrebbe essere approvato ufficialmente già nelle prossime settimane. Una bozza della specifica è disponibile nelle apposite pagine del sito IDPF.

Per quanto riguarda la seconda specifica, l’OEBPS Working Group sta sviluppando la nuova generazione di OEBPS per rendere questo standard basato su XML sia un formato per la produzione che per la distribuzione finale. Il lavoro si concentrerà sul controllo analitico del content rendering, della navigazione e dell’accessibilità.

Il concetto di libro elettronico nasce intorno al ’99 negli Usa con il lancio dell’eBook Reader Device Racket, ma in Italia non si è ancora sviluppata una solida domanda consumer tale da far decollare tale mercato. Quel che manca è ancora una piena consapevolezza delle potenzialità dell’editoria digitale.
Sulla scia dell’IDPF, tuttavia, negli ultimi anni s
ono nati alcuni siti informativi, come Ebookit.org che, veicolando le ultime news in materia di editoria digitale e d’innovazione tecnologica sugli standard e sui formati, promuovono e approfondiscono le tematiche relative all’e-publishing e all’affascinante mondo degli eBook.

Il nuovo progetto IDPF contribuirà certamente a dare nuova linfa a questo business, aprendo le porte a nuove possibilità. Se davvero tutti i principali player del settore sceglieranno di muoversi in questa direzione, lo scenario corrente potrebbe realmente subire una radicale mutazione all’insegna di una reale interoperabilità tecnologica, che comporterà non soltanto un aumentata competitività di mercato ma anche un’offerta consumer più completa e in linea con la potenziale domanda.

IDPF Specifications & Documents
Open Container Format (OCF) 0.94 Working Draft Specification
Open eBook Publication Structure Specification Version 1.2

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