Digital divide: la GSMA lancia l’iniziativa ‘3G per tutti’ per favorire il low-cost anche nella terza generazione

di Alessandra Talarico |

Mondo


Telefonia mobile

La GSM Association (GSMA) ha lanciato nei giorni scorsi dall’India l’iniziativa “3G for all”, un programma per portare i servizi multimediali e l’accesso a internet mobile al più alto numero possibile di persone nel mondo.

 

Nei prossimi mesi, un gruppo di operatori membri della GSMA stabilirà un set di regole comuni per permettere alla telefonia di terza generazione – così come è stato per il Gsm – di creare le economie di scala che permetteranno ai fornitori di apparecchiature mobili di ridurre i costi di produzione di questi dispositivi hi-tech.

 

L’iniziativa, che fa seguito al programma ‘Emerging Market Handset‘ (EMH), prevede una competizione tra i costruttori per la creazione di un dispositivo che soddisfi le richieste degli operatori.

La GSMA supporterà la costruzione del telefonino che risulterà vincente e che sarà poi distribuito dagli altri operatori che parteciperanno al programma.

 

“La nostra iniziativa permetterà a molta più gente di fruire dei servizi mobili multimediali come i videoclip, la mobile music e l’accesso a internet, al momento diffusi soltanto nei paesi sviluppati”, ha spiegato il presidente della GSMA, Rob Conway, sottolineando come il successo dell’iniziativa EMH sia una dimostrazione lampante di come le economie di scala possano essere usate per accelerare la riduzione dei costi di costruzione dei telefonini.

 

Il programma EMH, che ha raggiunto il suo obiettivo di ridurre il prezzo all’ingrosso di un telefonino a meno di 30 dollari, ha catalizzato l’attenzione dell’industria verso il nuovo segmento dei telefonini a costo ultra-basso.

La disponibilità di cellulari così economici – che al dettaglio non sono però venduti proprio a 30 dollari – ha permesso a milioni di persone in oltre 56 paesi, di prendere per la prima volta contatto con la telefonia mobile.

 

Motorola, che ha vinto il programma EMH, prevede di vendere entro la fine di quest’anno almeno 20 milioni di cellulari low-cost.

Grazie proprio a questa iniziativa, ad esempio, in India il costo all’ingrosso dei cellulari è calato di oltre il 25% e i telefonini sono diventati il prodotto consumer più venduto, soprattutto nelle aree rurali.

 

Nonostante tutto questo, però, secondo la GSMA circa un miliardo di persone nel mondo non può ancora permettersi un telefonino.

Per ridurre la frattura digitale, la GSMA ha lanciato il Development Fund, finanziando una serie di iniziative pilota in Africa e Asia per permettere a piccoli imprenditori locali di avviare attività legate alla telefonia o alla creazione di internet café ed allargare la portata delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

 

In India, ad esempio, il Development Fund ha aiutato l’operatore mobile Airtel a lanciare un progetto pilota per dotare gli imprenditori locali di speciali cellulari in grado di funzionare come telefonini a pagamento. Altri operatori locali – come Idea Cellular – stanno lanciando progetti simili.

 

La GSMA sta anche valutando le strategie per portare internet nelle zone rurali attraverso le reti mobili.

 

“Questi progetti – ha spiegato la GSMA – potrebbero contribuire a trasformare la vita di milioni di persone dando loro accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la prima volta”.

Una chiamata, una email o una ricerca su internet potrebbero risparmiare alle persone che vivono nelle aree più disagiate del pianeta “lunghi viaggi per mettersi in contatto con i parenti, per cercare lavoro o per vendere le loro merci”.

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