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Banda larga e convergenza tra diverse tecnologie. Ruggiero illustra le strategie di Telecom Italia

Italia


La banda larga continua a guidare gli investimenti dei grandi operatori tlc, che hanno raccolto la sfida del nuovo mercato dei contenuti digitali.

Le connessioni veloci a Internet sono diventate condizione necessaria per scaricare film, video, canzoni, e la diffusone sta crescendo a ritmo incalzante.

Telecom Italia si sta espandendo in tutta Europa e in modo particolare sul mercato tedesco, dove intende effettuare una serie di acquisizioni.

A riferirlo è Riccardo Ruggiero, amministratore delegato di Telecom Italia, che illustra gli obiettivi della società nel settore Internet.

“Il nostro scopo è di restare in Germania e di crescere”, ha dichiarato Ruggiero, aggiungendo: “Stiamo valutando bene tutte le possibilità che possiamo offrire al mercato”.

L’Ad di Telecom ha inoltre precisato: “Noi osserviamo attentamente coloro che hanno un modello di attività simile al nostro, basato sull’infrastruttura, e coloro che hanno una grande base di clienti“. La Germania ha ancora un grosso potenziale per l’offerta di servizi internet veloci.

 

Telecom Italia aveva rilevato tre anni fa, l’operatore Internet Hansenet, con sede ad Amburgo, che gestisce una propria rete telefonica. A fine marzo 2006 l’offerta Alice (ADSL Internet, telefonia ISDN e Tv) contava su 548.000 clienti tedeschi, quasi tutti nel nord della Germania. Ora l’obiettivo della società italiana è di arrivare a coprire un terzo del Paese con il marchio Alice.

A riguardo, Ruggiero ha dichiarato che “…il Nordreno-Vestfalia (Land che conta 18 milioni di abitanti) fa parte sicuramente delle regioni in cui vogliamo crescere”.

Gli esperti considerano possibili obiettivi di Telecom Italia, AOL Deutschland e Versatel Deutschland, nonché il ramo tedesco di Tiscali.

Ruggiero ha inoltre esposto l’ipotesi di nuovi acquisti nel lungo periodo: “in Francia dobbiamo consolidare ulteriormente i nostri affari e lavorare per diventare più competitivi: anche qui siamo alla ricerca di eventuali possibilità“.

Ricordiamo che l’ingresso di Telecom Italia nel settore della banda larga in Germania e Francia era stato accolto in un primo momento con scetticismo dal mercato. Tuttavia gli osservatori danno ora una chance all’azienda e sperano in un risultato positivo nel settore finanziario.

 

Quanto all’Italia, Ruggiero vede il futuro dell’azienda nella telefonia mobile e nella convergenza tra le diverse tecnologie e ricorda che a partire dal prossimo anno Telecom dovrebbe offrire anche la banda larga sui cellulari e prossimamente anche la Tv via cellulare. Così da offrire dal prossimo autunno anche le partite di serie A e B sui nuovi cellulari DVB-H.

 

Recentemente Ruggiero ha dichiarato che il 70% dei 13-14 miliardi che Telecom Italia investirà nei prossimi tre anni sarà destinato allo sviluppo delle infrastrutture e alla creazione delle piattaforme per i servizi innovativi.

 

“Fino a dieci anni fa – ha sottolineato Ruggiero – la rete telefonica serviva solo per fare o ricevere una semplice telefonata. Oggi, grazie alla banda larga, attraverso il normale filo del telefono è possibile comprare film scegliendoli da un catalogo ampio, acquistare le dirette di eventi sportivi e concerto, oltre a vedere i tradizionali canali Tv. Il televisore, inoltre, tramite l’applicazione di un set-top-box, può essere utilizzato anche per navigare su Internet come se fosse un pc. Effettivamente l’avvento della banda larga ha rallentato il processo di migrazione dalla telefonia fissa a quella mobile”.

 

Proprio in riferimento alla telefonia mobile, l’amministratore delegato di Telecom ha spiegato che “grazie al DVB-H, il segnale del digitale terrestre utilizzabile anche in mobilità, anche sul telefonino sarà possibile vedere la Tv e avere gli stessi servizi disponibili per il fisso con una qualità eccezionale”.

“Il trasporto di immagini televisive ad alta definizione sul mobile e sul fisso – ha precisato Ruggiero – comporta lavori enormi. Dobbiamo quindi potenziare le infrastrutture per renderle capaci di gestire miliardi di bit ai quali accedere da remoto. Nel 2008 prevediamo che i ricavi da servizi innovativi rappresenteranno più del 35% del fatturato del gruppo”.

 

“Nel 2000 – ha detto Ruggiero – il mercato fisso più mobile valeva circa 160-170 miliardi di minuti che nel 2008 saliranno a oltre 700 miliardi, quasi sei volte tanto. Dobbiamo potenziare le infrastrutture per renderle capaci di gestire miliardi di bit ai quali accedere da remoto. Nel 2008 prevediamo che i ricavi da servizi innovativi rappresentano più del 35% del fatturato del gruppo”.

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