3G: superata quota 100 mln di utenti, mentre si discute di una maggiore protezione delle reti

di Alessandra Talarico |

Mondo


Umts

Più di 100 milioni di persone in tutto il mondo utilizzano le tecnologie 3G WCDMA e CDMA2000 1x EV-DO.

Secondo le rilevazioni della società Strategy Analytics, la terza generazione di servizi mobili ha finalmente raggiunto uno stadio che si potrebbe definire ‘maturo’, grazie all’impegno degli operatori e anche dei costruttori, che sono riusciti a lanciare un numero soddisfacente di telefonini in grado di supportare la tecnologia.

 

Il numero di utenti 3G sta crescendo in maniera molto rapida, anzi in maniera più rapida di quanto non sia successo per il Gsm negli anni ’90: dopo aver toccato all’inizio di giugno quota 100 milioni, già alla fine del secondo trimestre di quest’anno, la base utenti era 106 milioni.

 

A guidare il boom delle tecnologie 3G, contrariamente a quanto si possa pensare, non è stato il Giappone o un paese asiatico, ma l’Europa occidentale.

In Giappone, i servizi di terza generazione sono partiti molto prima che a occidente: NTT DoCoMo li ha infatti lanciati nel 2001, mentre a livello europeo si sono imposti nel corso del 2004 dopo diversi mesi di incertezza, dovuta alla carenza di telefonini e alla scarsa copertura di rete.

 

Il debutto della nuova generazione è stato dunque un po’ a strappi e i primi frutti si sono raccolti solo nel 2005, ma già all’inizio di quest’anno l’Europa aveva effettuato il sorpasso sul Giappone.

 

Per quanto riguarda in particolare l’Italia, secondo uno studio condotto da Forrester Research, entro il 2010 il 72% degli abbonati mobili sarà passato a un cellulare di terza generazione e oltre la metà do loro utilizzerà regolarmente i servizi Internet mobile.

 

Alla fine dello scorso anno, il 15% degli utenti italiani possedeva un telefonino di terza generazione e già 4 operatori – tra cui 3 Italia che si occupa esclusivamente di Umts – avevano lanciato i servizi mobili avanzati come la mobile Tv.

 

Tra i Paesi più appassionati di 3G, oltre all’Italia, anche la Gran Bretagna che è uno dei mercati tlc più competitivi, con 5 operatori – incluso 3 UK – a competere per conquistare nuovi clienti e a riversare sul mercato un flusso di servizi avanzati (mobile music e Tv) che cominciano a ingrossare gli ancora scarsi profitti legati alla trasmissione dati mobile.

 

Anche gli Stati Uniti, comunque, fanno segnare tassi di crescita significativi, in attesa del roll-out delle reti HSDPA – tecnologia meglio nota come ‘super Umts’ –  che, come dimostrano recenti dati, prosegue a un ritmo forsennato.

 

Secondo le rilevazioni della GSA – Global mobile Suppliers Association, che monitora costantemente lo stato dell’arte della tecnologia, sono attualmente 100 le reti in via di sviluppo o ormai nella fase commerciale in 49 paesi.

 

Nel frattempo, continua a tenere banco il tema della sicurezza delle reti 3G, che sarà sviscerato a Varsavia il 13 e 14 giugno nel corso del QuEST Forum EMEA, organizzato da Websense.

 

Con il trasferimento sul telefonino di molte delle funzioni dei tradizionali Pc – navigazione internet, email, download di materiale audio e video – appare infatti essenziale proteggere gli utenti, soprattutto i più piccoli, di fronte a contenuti violenti o inappropriati.

 

I dispositivi mobili, inoltre, stanno diventando un target sempre più appetitoso per hacker e virus writer, con oltre 200 virus individuati nel corso degli ultimi due anni.

Un problema che, pur non avendo ancora creato grossi inconvenienti, non può non impensierire utenti e operatori, nonostante la priorità data da regolatori e industria al fattore sicurezza.

 

A Varsavia, dunque, si discuterà delle attuali misure in atto per contrastare le minacce presenti e future alla sicurezza di reti e utenti mobili.

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