Incoraggiare la concorrenza dell’industria ICT. Al via i lavori della task force Ue

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


ICT

“Il settore ICT è di un’importanza cruciale per la ripresa economica della Ue, e il suo sviluppo sarà necessariamente  basato sulla cooperazione strategica e orientata sul mercato tra le istituzioni e il settore privato”.

Questo il commento del Commissario europeo ai media e alla società dell’informazione Viviane Reding, parlando nel corso della prima riunione della task force istituita dalla Commissione per eliminare gli ostacoli alla concorrenza e alla competitività nel settore dell’ICT.

Con questa task force – ha continuato la Reding – “vogliamo assicurarci che l’Europa mantenga il suo ruolo di leader mondiale nel settore ICT”.

 

Per raggiungere questo obiettivo, il lavoro in ambito europeo si concentrerà su più punti: sui mezzi per facilitare la concorrenza transfrontaliera, sulla rimozione degli ostacoli che impediscono la formazione di un mercato interno di servizi e contenuti online e su una più efficace armonizzazione degli sforzi di ricerca pubblici e privati per incoraggiare gli investimenti nel settore.

 

Nel corso della prima riunione della task force, svoltasi il 6 giugno dopo 5 mesi di intenso dibattito, si è discusso della situazione dei produttori e utenti e, in particolare, delle sfide e delle prospettive legate alla convergenza delle reti, dei contenuti e delle infrastrutture digitali.

 

Per rimuovere gli ostacoli a un sano e rapido sviluppo, la task force – composta da rappresentanti di alto livello del settore ICT e della società civile – ha raccomandato un serio ed equilibrato intervento politico, i cui dettagli sono contenuti in un rapporto che verrà consegnato alla Commissione da qui alla fine dell’anno.

 

Il settore dell’ICT contribuisce per il 5,3% al PIL della Ue e per il 3,6% all’occupazione.

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione generano inoltre il 20% della crescita della produttività della mano d’opera sull’insieme dell’economia.

Nonostante l’esplosione della bolla internet nel 2001, il settore continua a segnare una crescita superiore alla media e si conferma il più innovatore e il più attivo nel campo della ricerca, rappresentando il 25% di tutte le attività di ricerca condotte dalla imprese in Europa.

 

I compiti della task force, per Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione e responsabile delle imprese e della politica industriale, sono di “proporre nuove idee e avanzare raccomandazioni coerenti per promuovere la competitività del settore ICT nella Ue. Si tratta di una priorità della nostra politica industriale”.

 

Per questo motivo, il gruppo di rappresentanti dell’ICT definirà le potenziali ragioni di divergenza tra le regioni su diversi temi centrali come l’adattabilità delle imprese all’evoluzione delle tecnologie, l’incidenza dell’ICT sulla mano d’opera, la competenza della forza lavoro e l’importanza degli standard e dell’interoperabilità nel settore.

 

Compito della task force sarà anche quello di valutare il contributo della proprietà intellettuale all’economia europea, al fine di studiare il rapporto tra proprietà intellettuale, Ricerca e Sviluppo e innovazione e di esplorare la portata, le cause e l’impatto della pirateria sull’industria.

Per quanto riguarda in particolare la R&D, la task force esaminerà i mezzi per renderla una priorità, in linea con gli obiettivi di Lisbona e dell’iniziativa i2010.

 

Bisogna inoltre stimolare l’adozione dell’ICT da parte delle PMI e anche qui le questioni da valutare sono, ovviamente, tantissime e riguardano la capacità imprenditoriale delle imprese, le competenze digitali, l’accesso ai finanziamenti, il supporto alle start up e all’innovazione, il ruolo dei brevetti, la collaborazione con le università e i necessari interventi regolamentari.

A questo scopo, la task force si concentrerà su tre punti strettamente legati: come interessare le generazioni future ai processi di innovazione tecnologica; come applicare l’ICT alla trasformazione dell’apprendimento e del lavoro di queste generazioni e come creare un ambiente che attiri e tenga stretti i più preparati.

 

La task force farà infine delle raccomandazioni per attrarre nuovi competitor sul mercato europeo, per migliorare la competitività e sviluppare ulteriori incentivi per incoraggiare le compagnie ICT.

 

La nascita della task force sull’ICT – co-presieduta da Heinz Zourek, direttore generale DG Imprese e industria e da Fabio Colasanti, direttore generale DG Società dell’informazione e dei media – è stata annunciata nell’ottobre del 2005 e la sua composizione equilibrata, sottolinea la Ue in una nota, ha lo scopo di mantenere alti i livelli di competitività dell’industria manifatturiera e di creare un contesto più favorevole alle imprese.

 

Tra i membri italiani del gruppo, Carlo Bozotti (Presidente e CEO di STMicrolectronics) e Arnaldo Abruzzini segretario generale di Eurochambres.

 

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