L’Organizzazione Creativa: due giorni per illustrare il funzionamento dei team creativi nelle aziende postindustriali

di Raffaella Natale |

Italia


Domenico De Masi

Due giorni, il 26 e il 27 giugno, per discutere a Roma di “Organizzazione Creativa“. L’idea è di S3.Studium che, in collaborazione, con AIF Lazio, ha programmato la terza edizione di questo seminario internazionale, curato dai docenti  Domenico De Masi (Sociologia del Lavoro – Università di Roma La Sapienza) e Stefano Palumbo (Responsabile Settore Ricerche S3.Studium).

Domenico De Masi ha illustrato a Key4biz le motivazioni alla base di questo importante appuntamento: “Due giornate seminariali sulla creatività e sulle organizzazioni creative, prendendo spunto dal metodo con cui sono state realizzate alcune grandi opere romane, da Castel Sant’Angelo alla cupola di San Pietro, dai capolavori di Caravaggio alla nuovissima teca dell’Ara Pacis. Due giornate internazionali – ha concluso il professor De Masi – in cui manager brasiliani e manager italiani si incontrano per analizzare insieme, da angolature culturali diverse, il funzionamento dei team creativi nelle aziende postindustriali“.

 

Il seminario propone un’incursione nel mondo della creatività, per un ristretto numero di partecipanti (dirigenti e manager), italiani e brasiliani, al fine di ottenere un ricco interscambio di vedute a livello internazionale.

Come spiega una nota, l’idea è quella di pensare a come modificare i comportamenti individuali, i gruppi di lavoro e l’organizzazione complessiva dell’azienda in modo da ottenere maggiore creatività e maggiore benessere.

L’appuntamento intende valutare le conseguenze che il passaggio dalla società industriale a quella postindustriale determina sul sistema sociale, sul lavoro e sull’organizzazione aziendale; ma anche la definizione delle esigenze di creatività nell’impresa moderna, la precisazione del significato e dei contenuti della qualità e della creatività. In ultimo, l’indicazione di come è possibile attirare e trattenere i talenti.

Il metodo del seminario valorizzerà la massimo l’esperienza del docente attraverso una didattica basata sulla lezione, sulla descrizione di casi concreti, sulla conversazione e sul dibattito.

 

Hirshman sostiene che, per avviare un’impresa, occorre sia l’ability to invest (cioè il coraggio di rischiare le proprie risorse in un’attività economica), sia la capacity to invest (cioè la capacità di individuare il campo giusto in cui investire). In entrambi i casi, comunque, occorre creatività.

Ma non basta “avviare” un’impresa: occorre farla funzionare con successo, potenziandone incessantemente le capacità di innovare e organizzare. A tale scopo non solo occorre attrarre nuovi talenti e adottare tecnologie appropriate, ma occorre anche mantenere un clima di tollerante entusiasmo e curare la formazione alla creatività di tutti coloro che operano in azienda.

De Masi e la S3.Studium sono impegnati da molti anni nell’analisi della creatività per individuare le condizioni che, adottate dalle imprese, possono potenziarne le capacità creative, evitando i danni della burocratizzazione.

Questo seminario vuole illustrare il passaggio della società e delle imprese dalla fase industriale alla fase postindustriale, facendo il punto sul tema della creatività e delle organizzazioni creative.

 

Data la brevità del tempo rispetto all’ampiezza dei temi trattati, il metodo del seminario valorizza al massimo l’esperienza del docente attraverso una didattica basata sulla lezione, sulla descrizione di casi concreti, sulla conversazione e sul dibattito.

 

Lunedì 26, si terrà la prima unità didattica: “La società postindustriale: innovazione e globalizzazione“, curata da De Masi.

Nel pomeriggio Domenico De Masi e Stefano Palombo gestiranno la seconda unità didattica: “La creatività: fantasia e concretezza”.

La terza unità didattica, martedì 27 giugno, affronterà “Il prodotto creativo di qualità: etica ed estetica”, affidata a De Masi.

La quarta unità didattica si terrà il pomeriggio e sarà dedicata alla “Organizzazione creativa: dal controllo alla motivazione”, sempre a cura del professor Domenico De Masi.

 

Nei due giorni del seminario saranno effettuate visite didattiche ai seguenti luoghi creativi: Castel Sant’Angelo (Imperatore Adriano – Cesare Borgia); San Luigi dei Francesi (Caravaggio); San Pietro (Michelangelo – Bernini); Ara Pacis (Imperatore Augusto – Richard Meyer).

La sera di martedì 27 i partecipanti assisteranno a uno spettacolo presso la Città della Musica progettata da Renzo Piano.

 

La parte teorica del seminario trova riscontro nel testo di Domenico De Masi, “La Fantasia e la concretezza“, edito da Rizzoli, Milano 2003.

L’organizzazione generale è curata da Giusi Miccoli. La diffusione e le PR sono curate da Lola Echevarria. Il coordinamento è curato da Denisa Butnaro. Le visite guidate alle opere d’arte sono assistite da Elisabetta Fabiani. La traduzione italiano-portoghese è affidata a Flavia Smith.

 

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