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Dal Cnr la cartella clinica multimediale per ridurre la distanza culturale tra paziente e medico

Italia


La maggior parte degli italiani giudica incomprensibile il linguaggio medico e la tecnologia multimediale può rappresentare un grande aiuto per orientarsi tra sintomi e medicine, e soprattutto per capire la propria malattia senza spaventarsi e partecipare in modo consapevole alla cura.

 

Cercare di ridurre la distanza culturale tra paziente e medico, tra cittadini e struttura sanitaria è la motivazione del Progetto del Cnr ‘My Heart/Il Mio Cuore‘, realizzato da Giuseppe Andrea L’Abbate dell’Istituto di Fisiologia Clinica (IFC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa e vincitore del premio Pirelli international Arward per la comunicazione della scienza. Il prototipo sarà esposto a Bologna, fino al 28 maggio, nell’ambito della EXPO Sanità 2006.

 

“La difficoltà di comunicazione medico-paziente appare evidente se proviamo a leggere le prime righe di una lettera di dimissione cardiologica”, spiega il ricercatore del Cnr: “Si dimette in data odierna il signor X.Y. di anni Z con diagnosi di: Infarto miocardico acuto anteriore in paziente con occlusione totale del tratto prossimale della coronaria discendente anteriore rivascolarizzata con angioplastica primaria ed impianto di stent, compromissione globale della funzione ventricolare sinistra…”. Questo tipo di linguaggio risulta  oscuro ed incomprensibile alla maggior parte dei pazienti, che di fatto si affidano al medico quasi fosse uno stregone o un mago”.

 

“Il nostro obiettivo”, prosegue L’Abbate, “è fornire un supporto in termini di comunicazione e tecnologia per ridurre la distanza linguistica e culturale fra gli attori del sistema salute. Iniziative di questo tipo sono necessarie per affermare la centralità del paziente, il quale è spesso tenuto a firmare il cosiddetto consenso informato pur non avendo raggiunto la necessaria consapevolezza della propria malattia e delle strategie di cura”.

 

Con l’ausilio di My Heart è possibile ‘tradurre’, senza rinunciare al rigore scientifico, la tradizionale lettera di dimissione e offrire al paziente un quadro chiaro della sua malattia.

 

“Fondamentalmente il progetto si divide in cinque capitoli”, spiega L’Abbate, “innanzi tutto le informazioni di base sulla cardiopatia ischemica, di cui la più nota espressione è l’infarto; viene poi riportata la situazione cardiologica del paziente accompagnata da un modello grafico che la rende esplicita, possiamo dire una specie di ‘ritratto del cuore del paziente’; gli altri tre capitoli contengono gli esami strumentali attraverso i quali è stata raggiunta la diagnosi, le strategie di cura ovvero la terapia, ed infine un’agenda dei controlli cardiologici successivi al ricovero”.

 

Lo strumento multimediale – informazioni e demo sono raggiungibili tramite il sito dell’Istituto, offre grandi potenzialità in termini di comunicazione perché consente di utilizzare suoni, commenti vocali, filmati, immagini e animazioni 2D e 3D in modo interattivo. Il sistema dei collegamenti, i cosiddetti links, tipico dei sistemi web e multimedia, rende esplicite le relazioni tra i vari argomenti e consente un accesso personalizzato ai contenuti. Infine questo tipo di tecnologia può essere distribuita sia via web che su supporti digitali.

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