R&S: il Global Technology Outlook di IBM presenta gli scenari futuri dell’IT

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Il Global Technology Outlook è la visione che la Ricerca IBM dà del futuro dell’Information Technology e del suo impatto sui diversi settori di mercato. La presentazione 2006 del GTO all’ambiente Accademico e della Ricerca sarà tenuta il 23 maggio presso l’Università di Cagliari.

Tra gli argomenti trattati, innanzitutto, il mondo event driver‘, ossia la capacità di gestire gli eventi è un’esigenza di business sempre più importante, nelle aree dei servizi finanziari, della produzione, ecc. Rilevare e rispondere agli eventi in modo tempestivo è a volte cruciale in situazioni di business o in altri casi come quando si ha a che fare con uso improprio di carte di credito o riciclaggio di denaro. E in questo contesto il ruolo dell’Information Technology per rilevare, analizzare, intervenire e gestire gli eventi è decisivo.

Il secondo tema affrontato dallo studio IBM si concentra sui sistemi ottimizzati per l’applicazione: modularità, scalabilità, virtualizzazione stanno infati contribuendo a un aumento di prestazioni dei sistemi, grazie all’ottimizzazione per classi di applicazioni. I nuovi carichi di lavoro (ad es. antivirus, applicazioni “event driver”, web services/XML, strumenti di analisi diretta, ecc.) sfrutteranno questi sistemi. Nuovi approcci di progettazione, ottimizzazione dell’architettura e processori efficienti in termini di consumo di potenza rendono più facile progettare, sviluppare e produrre sistemi con prestazioni dieci volte migliori di prima.

Il ruolo del software, questa la terza tematica presa in esame alla luce della considerazione che lo sviluppo del software sta attraversando una fase di rapida evoluzione, resa possibile dall’ubiquità e dalla facilità d’uso del Web, di tool e tecniche, dello sviluppo di standard intorno ai web services. Tutte queste forze insieme stanno dando vita a un nuovo paradigma per la collaborazione, creazione e manipolazione di contenuto dinamico, con il Web come piattaforma, meglio noto come Web 2.0.
 
Questi trend costringeranno le imprese a ripensare al modo in cui le proprie applicazioni sono progettate, sviluppate e gestite. A sua volta, le società che si occupano dell’infrastruttura IT dovranno offrire nuovi tool per lo sviluppo, la gestione e l’integrazione di applicazioni e servizi situazionali. Ciò accelererà il refactoring di applicazioni monolitiche in sottocomponenti standardizzati e compartimentalizzati che potranno essere mescolati, abbinati e sostituiti per fornire le soluzioni desiderate.

Ultimo argomento d’analisi, infine, i servizi 2.0. Web 2.0 avrà infatti un impatto sui business services, accelerando il passaggio alla composizione dei servizi (“services mash-up”), soprattutto nelle piccole e medie imprese. Il “services mash-up” appare come il classico elemento di rottura per l’attività dei servizi d’impresa. Serviranno nuovi tool e metodologie per la raccolta strutturata delle informazioni sulla rete estesa del valore, la scomposizione dei grandi business services complessi, l’interfaccia con i sistemi legacy e la gestione delle risorse relazionali.  

La ricerca sarà introdotta da un intervento del professor Gianni Fenu, Docente di Fondamenti di Informatica, Reti di calcolatori, Progettazione di sistemi distribuiti, mentre i quattro temi centrali dello sviluppo dell’IT saranno presentati da Piero Sguazzero, Distinguished Engineer della divisione Software Group di IBM Italia.