TDT: Chirac incalza, ‘La Francia recupererà il ritardo e per il 2011 sarà alla digital’  

di Raffaella Natale |

Francia


Jacques Chirac

Jacques Chirac è proprio convinto, entro la data ultima del 2011 la Francia dovrà effettuare lo switch-off, abbandonando definitivamente il segnale analogico per passare alla Tv digitale terrestre (TDT).

Si tratta di un obiettivo ambizioso che comporterà l’impiego di grandi energie e risorse per far recuperare il ritardo accumulato rispetto agli altri Paesi europei. 

La Francia diverrà all digitale entro il 2011. Ha dichiarato il Presidente in occasione della presentazione del Comitato strategico per il digitale, che contribuirà ad accelerare il passaggio al digitale terrestre.

Il Comitato sarà presieduto dal Presidente del Consiglio, ma anche dai Ministri di Cultura, Industria e Gestione del Territorio. Vi faranno parte anche tre esperti del settore.

 

L’intenzione è di consentire a due terzi dei francesi, che usano ancora la Tv analogica e guardano solo sei canali, di ricevere gratuitamente un numero tre volte maggiore di emittenti e soprattutto con una qualità audio-video migliore.

Cinque anni saranno sufficienti alla Francia per raggiungere gli altri Paesi industrializzati, in particolare Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti, molto più avanti nelle sperimentazioni.

 

La sfida è notevole. Si tratta di una “rivoluzione digitale” che porterà decine di miliardi di euro, ma che riguarderà anche la cultura.

A un anno dal lancio, l’entusiasmo dei francesi per la TDT ha superato ogni previsione. Sono stati installati già 2,5 milioni di set-top-box, che portano a 3,3 milioni il numero delle persone in grado di ricevere il segnale del digitale terrestre.

L’aumento del numero dei canali gratuiti risponde a un vero bisogno dei telespettatori, che appaiono sempre più legati alla televisione. Al momento, gli utenti della TDT guardano la Tv 17 minuti al giorno in più, rispetto al resto della popolazione. Stando alle ultime cifre diffuse da Médiamétrie, la star della TDT resta W9, il canale di M6, che catalizza quotidianamente 1,32 milioni di spettatori, registrando un audience di circa il 40%.

 

Davanti a questi dati incoraggianti, il governo francese ha deciso di dare un colpo d’accelerata, predisponendo i piani per il passaggio in modo da fissare lo spegnimento dell’analogico tra il 2009-2011.

Ma una delle maggiori difficoltà, come ha sottolineato Christian Estrosi, Ministro per la Gestione del Territorio, sarà assicurare la copertura del territorio.

In questo senso, lo scorso aprile il Consiglio Superiore dell’Audiovisivo (CSA) ha fatto presente al Primo Ministro Dominique de Villepin i ritardi per via delle negoziazioni con gli Stati transfrontalieri della Francia.

Per il Ministro, è evidente che il Comitato dovrà definire un calendario per il passaggio al digitale, che non potrà farsi se non “…in modo progressivo, città per città, territorio per territorio, il tutto in due anni, tra il 2009 e il 2011“.  

 

Una volta assicurata la copertura della rete, il telespettatore dovrà acquistare i dispositivi necessari. L’accesso alla TDT, infatti, comporta l’acquisto di un apposito decoder. Attualmente, il prezzo si aggira intorno ai 50 euro ma dovrebbe abbassarsi prossimamente a una ventina di euro. Un investimento tutto sommato modesto. Per aiutare le famiglie meno agiate, lo Stato ha già previsto un fondo, che per il 2006 prevedeva 15 milioni di euro, e contribuirà all’acquisto dei decoder per la TDT.

Entro i prossimi 5 anni, questo fondo dovrebbe disporre di un bilancio di 100-150 milioni di euro, grazie al contributo degli industriali e delle regioni.

 

Questo passaggio veloce alla Tv digitale terrestre non raccoglierà la soddisfazione solo degli appassioni della Tv, gli operatori tlc e i broadcaster saranno felici di poter accedere a porzioni di spettro liberate.

Un fenomeno che genererà una maggiore “mobilità” e convergenza tra piattaforme, come la ricezione della televisione su PC e cellulari, e l’interattività con il telespettatore.

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