Domini .eu: le istituzioni adottano la nuova identità digitale per celebrare la giornata dell’Europa

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Unione Europea


Domini .eu

Domani 9 maggio 2006, in occasione della “Giornata dell’Europa”, i siti delle istituzioni europee inizieranno a funzionare sotto il nome di dominio di primo livello .eu, abbandonando il suffisso .int.

Ciò significa che esse potranno utilizzare tale dominio – come i cittadini dell’UE hanno potuto fare sin dal 7 aprile 2006 – per proiettare la loro propria identità europea sul web.

 

“Il dominio .eu renderà più visibile l’UE su Internet e quindi anche ai suoi cittadini”, ha dichiarato Margot Wallström, vicepresidente della Commissione Europea, responsabile per le relazioni industriali e la strategia della comunicazione, sottolineando tuttavia come “la nuova identità web delle istituzioni è simbolica” e la Ue dovrebbe essere imperniata meno su “.istituzioni” e più su “.europei”.

 

Le attività di registrazione del nuovo dominio internet “.eu” sono comunque iniziate lo scorso 7 dicembre 2005: fino al 7 febbraio, però, solo i detentori di marchi depositati e gli enti pubblici potevano chiedere la registrazione di nomi “.eu”; successivamente (dal 7 febbraio al 7 aprile 2006) la stessa possibilità è stata data ai detentori di altri “diritti pregressi”, come i nomi commerciali o gli identificatori di impresa.

 

Dal 7 aprile, infine, le registrazioni sono state aperte a tutti i residenti dell’Unione europea, riscuotendo un successo al di là di ogni previsione: in meno di una settimana dal suo lancio ha raggiunto 1,5 milioni di iscritti e a tutt’oggi conta più di 1,7 milioni di nomi registrati.

 

Con questo risultato, il dominio .eu si colloca al quarto posto tra i massimi domini europei dopo la Germania (.de), la Gran Bretagna (.uk) e i Paesi Bassi (.nl).

 

Da domani, quindi, Europa.eu diventerà il “marchio” unico su Internet e il punto unico di accesso online alle istituzioni e agenzie dell’Ue: tutte le istituzioni e agenzie passeranno al nome Europa, e i loro indirizzi internet diventeranno parte della famiglia “europa.eu”.

 

Gli attuali indirizzi “.int” delle istituzioni continueranno ad essere accessibili per un periodo transitorio di almeno un anno.

 

La realizzazione dei cambiamenti infrastrutturali è stata assicurata dalla Direzione generale Informatica sotto la responsabilità del vicepresidente Kallas.(a.t.)