Mobile Tv e contenuti per adulti: 3 Italia chiede audizione al Ministero delle Comunicazioni e sospende i servizi coinvolti

di Raffaella Natale |

Italia


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3 Italia ha chiesto audizione in Commissione per l’assetto radiotelevisivo, organo tecnico e consultivo del ministero delle Comunicazioni, per esporre un’analisi comparativa su contenuti e meccanismi di protezione dei minorenni messi in opera dagli operatori del settore.

  

Facendo propria la richiesta del presidente della Commissione, Adalberto Baldoni, volta a definire un set di regole certe e chiare per garantire la tutela dei minori in riferimento alla distribuzione di contenuti per adulti, 3 Italia ha chiesto l’immediata audizione, nella convinzione che le procedure e le modalità di erogazione dei contenuti per adulti distribuiti da terzi attraverso le sue piattaforme siano tra quelle che meglio garantiscono l’obiettivo della tutela dei minori.

  

Per contribuire ad un’analisi completa di questi aspetti, 3 Italia presenterà un apposito dossier comparativo sui sistemi di protezione a tutt’oggi messi in opera non solo dall’azienda, ma anche dai principali player dell’industria negli ambiti indicati da Baldoni (Internet, canali satellitari, comunicazioni mobili).

Nel frattempo, in attesa di una definizione più puntuale delle norme in materia, 3 Italia ha deciso di sospendere a titolo cautelativo i servizi chiamati in causa da alcuni organi di informazione, nei confronti dei quali la Società si riserva ogni azione a tutela dei propri interessi e della propria reputazione.

  

Nel contempo, 3 Italia conferma lo straordinario successo dei primi test commerciali sul tivufonino in vista del lancio del servizio in occasione della prossima FIFA World Cup 2006, in programma per la prima settimana di giugno.

  

La facilità con la quale i minori possono avere accesso ai contenuti per adulti sui telefonini è stata messa in luce nella puntata del 30 aprile di Report in onda su Rai3, dal titolo “Il numero magico“.

  

La Commissione ha deciso di esaminare i servizi offerti dalla compagnia telefonica, con particolare riferimento all’utilizzo dei contenuti video accessibili attraverso i telefonini. Infatti, tra quelli disponibili sui cellulari, ci sono foto e video, alcuni di genere più erotico, che, alla portata di tutti, soprattutto dei minori, possono essere trasmessi sul proprio videofonino dagli stessi utenti. Proprio ieri ne ha dato notizia il presidente della Commissione Baldoni, che ha ricevuto l’incarico dal direttore generale della Direzione per i servizi di comunicazione elettronica e di radiodiffusione.

  

“Ancora una volta – ha commentato Baldoni – il Ministero delle Comunicazioni deve affrontare il problema della tutela dei minori che non viene mai presa in considerazione da coloro che operano nei settori più avanzati della tecnologia. E’ necessario che la vigilanza e il controllo di ciò che avviene su Internet, sui canali satellitari, ritenuti, a torto, un autentico ‘porto franco’, e ora sui telefonini, siano, pertanto, esercitati con la dovuta attenzione anche dagli organismi preposti e dalla magistratura con la dovuta attenzione”.

  

Va comunque aggiunto, come ha fatto rilevare il gestore di telefonia, che viene rispettato il protocollo previsto per l’accesso ai servizi da parte di adulti, mentre per i minori sono previste alcune griglie di sbarramento. Anche se poi queste finiscono con l’essere facilmente aggirabili.

  

Il mercato dei contenuti per adulti è un business in forte ascesa e dopo aver coinvolto Internet ha puntato dritto ai telefonini.

Dopo il Web, l’industria dei contenuti per adulti ha pensato bene di puntare al favoloso mondo dei telefonini, cavalcando l’onda del successo. Su base globale, secondo i dati di Juniper Research, il mercato dell’eros mobile tra il 2004 e il 2009 triplicherà il suo valore a 2,1 miliardi di dollari. I leader in questo campo sono i Paesi asiatici e a seguire dall’Europa.

Per quanto riguarda l’Italia, il 4° Rapporto sulla Pornografia, realizzato dall’Eurispes con il patrocinio del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, evidenzia che si tratta di un fenomeno in forte sviluppo, oltre che in rapida trasformazione ed evoluzione, aiutato dalle nuove tecnologie digitali.

Il Rapporto evidenzia che quello di contenuti per adulti è un business fiorente, che non subisce le conseguenza della crisi economica, parliamo di grosse cifre: il valore medio annuo del fatturato, dal 2002 al 2004, è di 993 milioni di euro.

Più dettagliatamente, il volume d’affari supera per la prima volta il miliardo di euro: nel 2004 è stato di 1.101 milioni di euro, un dato in salita rispetto agli 895 milioni di euro del 2002 e ai 984 milioni di euro del 2003.

  

In questa prospettiva l’atteggiamento di 3 Italia nei confronti del Ministero delle Comunicazioni dimostra grande disponibilità nel permettere di verificare le proprie modalità di erogazione dei contenuti per adulti con la massima tutela dei minori.

  

3 Italia è la Mobile Media Company controllata dal Gruppo Hutchison Whampoa, azionista al 95,4%. Gli altri azionisti sono: NHS Investments S.A (San Paolo IMI), RCS Media Group, Gemina e 3G Mobile Investments (Franco Bernabé Group). 3 Italia, dopo aver vinto l’asta per la licenza UMTS in Italia nel 2000, ha lanciato i suoi servizi nel 2003 e ora è leader del mercato UMTS in Italia – con oltre 6 milioni di clienti al 22 marzo 2006 – grazie a un’ampia offerta di servizi multimediali di videocomunicazione e internet, oltre a intrattenimento, musica, informazione, cinema, sport e tv in mobilità.

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