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Diritto d’autore: gli Usa contro la legge francese. Importante una collaborazione tra governi per combattere la pirateria

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Il governo americano si schiera dalla parte di Apple, produttore del lettore digitale iPod, contro la legge recentemente votata dalla Francia sulla protezione dei diritto d’autore che, tra le altre cose, costringerebbe la società ad aprire ai concorrenti il proprio sistema DRM. Pena, l’uscita dal mercato francese.

La legge in questione obbliga, infatti, Apple a modificare il proprio music store, in modo che i brani scaricati possano essere letti da tutti i lettori digitali e non solo dall’iPod.

 

Il Segretario americano al Commercio, Carlos Gutierrez, premettendo di non aver ancora approfondito il testo, ha tuttavia dato il proprio sostegno ad Apple, sottolineando che è un diritto legittimo della compagnia far sentire la propria voce quando crede che i diritti relativi alla proprietà intellettuale vengano violati.

Gutierrez,  in un’intervista concessa al canale televisivo CNBC, ha apertamente dichiarato che approva la decisione dell’azienda di “difendere i propri diritti”.

 

Secondo il Ministro, per conseguire un maggiore progresso su scala internazionale, sarebbe auspicabile una collaborazione tra i governi, che permetta di combattere gli abusi della pirateria informatica e contemporaneamente di salvaguardare i diritti delle aziende.

 

La proposta di legge, che introduce nuove sanzioni per i pirati, prevede che società come Apple, Sony e Microsoft debbano condividere le tecnologie antipirateria, in modo che i competitor possano offrire servizi compatibili.

 

 

Secondo gli analisti, la società di Steve Jobs, potrebbe ritirarsi dal mercato se fosse costretta a condividere con la concorrenza i segreti della propria tecnologia digitale. Oltre a ritenere che l’applicazione della legge francese si tradurrebbe in una ufficializzazione della pirateria.

 

“L’applicazione da parte della Francia della Direttiva europea sul copyright porterà a una pirateria patrocinata dallo Stato”, ha dichiarato Natalie Keris, portavoce del gruppo americano, produttore del piccolo lettore digitale iPod.

 

“Se ciò avvenisse, le vendite legali di musica crollerebbero mentre alternative legali alla pirateria comincerebbero a diffondersi tra i clienti”.

 

 

Apple, pur contraria a un tale obbligo, ritiene che avrà per effetto di stimolare le vendite del proprio lettore iPod.

“Le vendite dell’iPod aumenteranno certamente perché gli utenti potranno memorizzare liberamente sui loro iPod la musica ‘compatibile’ che non potrà essere protetta correttamente“, ha detto Natalie Kerris. “Non saremo più tanto lontani dai film gratuiti sugli iPod“.

 

Il progetto di legge in questione è stato approvato dall’Assemblea nazionale con 296 voti contro 193, ed ora passa al senato per l’approvazione definitiva.

 

Tra le numerose disposizioni, il testo prevede sanzioni graduali, tra cui una multa di 38 euro per gli utenti che scaricano illegalmente e 150 per quelli che mettono a disposizione degli altri utenti un brano senza l’autorizzazione degli aventi diritto.

 

Sanzioni severe anche per coloro che violano i sistemi DRM (Digital Rights Management) che rischiano una multa di 750 euro.

 

Il testo prevede anche delle disposizioni relative all’interoperabilità che permettono all’utente, che scarica legalmente un file, di poterlo memorizzare su tutti i supporti che vuole.

Prevista infine l’istituzione di un “Collegio di mediatori“, chiamati a regolare i eventuali contenziosi tra titolari di diritti e utilizzatori. Dovrà, inoltre, fissare il numero delle copie private autorizzate per ogni supporto (CD, DVD…).

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