A Firenze l’IVF: Rossi (Univideo), ‘Importante incontro per confrontare gli andamenti e interpretare la congiuntura’

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Davide Rossi - Presidente Univideo

Si è tenuto a Firenze il Consiglio Direttivo dell’International Video Federation (IVF), organismo internazionale di rappresentanza dell’Editoria Audiovisiva. L’Univideo (Unione Italiana Editoria Audiovisiva – Confindustria), ha ospitato l’incontro nell’ambito del turno di Presidenza spettante all’Italia nel 2006.

Esperti e massimi rappresentanti di imprese italiane, europee e americane discutono i temi più attuali legati allo sviluppo del settore audiovisivo, con particolare attenzione alle nuove tecnologie e alle norme in materia di proprietà intellettuale.

Nell’ambito della Presidenza Italiana di turno della IVF, l’Univideo proporrà alla discussione alcuni temi chiave per lo sviluppo del mercato audiovisivo italiano e internazionale.

Tra gli argomenti di maggiore rilevanza della giornata di lavoro, il recepimento della Direttiva Europea 2004/48 sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, nonché l’imminente incontro a Bruxelles di una delegazione di Confindustria con il relatore della proposta di Direttiva contro la contraffazione presentata dal Commissario Europeo Franco Frattini.

Dopo Milano nel 1999 e Roma nel 2002, l’Univideo ha voluto fortemente puntare su Firenze, realtà culturale di riferimento per tutto il mondo e sede di alcune importanti imprese associate.

Commenta il Presidente dell’Univideo Davide Rossi, “il valore di questi incontri è altissimo, essi ci permettono di affrontare attraverso la voce autorevole dell’associazione europea anche temi d’interesse nazionale. Pensiamo ai problemi derivanti dalla sperequazione nella tassazione Iva, di recente evidenziata dall’Antitrust – continua Rossi – oppure alle difficoltà burocratiche (dichiarazioni Siae e contrassegnatura obbligatoria, ad esempio) che costituiscono un ostacolo per la competitività dell’Editoria Audiovisiva in Italia a differenza di quanto avviene negli altri Paesi. Infine è per noi fondamentale conoscere e confrontare gli andamenti riscontrati nei mercati esteri per capire come meglio interpretare la congiuntura del settore”.

Alle parole del Presidente dell’Univideo si aggiungono quelle del presidente dell’IVF, Jean Paul Commin: “Il 2005 è stato un anno particolare per i mercati audiovisivo e cinematografico europei sotto diversi aspetti, anzitutto per i risultati dell’home video: secondo i dati dell’IVF si è infatti registrata una leggera contrazione nella spesa totale dei consumatori dopo anni di costante crescita“.

Charlotte Lund Thomsen, Direttore Generale della Federazione, aggiunge “Nondimeno con una spesa complessiva da parte del pubblico di circa 13 miliardi di euro durante il 2005, il settore video europeo rimane un fattore chiave all’interno dell’economia del mercato audiovisivo e cinematografico, così come della promozione della varietà e della ricchezza culturale“.

Sotto il profilo dell’andamento generale del mercato audiovisivo a livello continentale si registra nel 2005 una flessione della spesa dei consumatori stimabile intorno al 2%, precisamente dell’1,7% secondo le ultime elaborazioni di Screen Digest, pur con numero di supporti audiovisivi venduti superiore all’anno precedente, pari a 732 milioni di DVD e VHS, in crescita del 7% rispetto ai 685 milioni di pezzi venduti durante il 2004.

Sempre secondo Screen Digest la riduzione dei prezzi è un fenomeno in atto in tutti i Paesi Europei, con un costo medio per singolo DVD in caduta dell’11% durante il 2005.

Complessivamente, la contrazione del fatturato totale dell’home video nel 2005 dipende in buona misura anche dal crollo delle vendite del formato VHS, destinato a scomparire definitivamente dalla maggior parte dei mercati europei durante il biennio 2006-2008, generando così ulteriori possibilità di crescita per il DVD.

Per quanto riguarda la vendita di hardware, i numeri crescono anche durante il 2005, permettendo ai DVD Player e Recorder di raggiungere una penetrazione nelle case dell’Europa Occidentale superiore al 60%. In Italia la penetrazione si assesta intorno al 58%.

Per quanto riguarda invece l’Europa Centrale e Orientale, si registrano ancora ampi margini di crescita, a fronte di una penetrazione dei lettori digitali di appena il 12%.

Per i dati definitivi del mercato italiano e una più precisa comparazione con gli andamenti europei si dovrà attendere la presentazione del Rapporto Annuale sullo Stato dell’Editoria Audiovisiva curato da Prometeia che si terrà presso il Palazzo dei Congressi di Bologna il 27 Giugno, tuttavia si può fin d’ora evidenziare come le macro tendenze siano esattamente in linea con lo scenario internazionale.

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