eGov: Stanca, ‘Tutte le PA obbligate ad accettare pagamenti online al massimo entro 15 mesi’

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Anche la Pubblica amministrazione dovrà presto essere in grado di accettare i pagamenti elettronici per le prestazioni e i servizi forniti ai cittadini e imprese. “Tutti gli uffici pubblici centrali e locali hanno tempo solo 15 mesi per organizzarsi e non arrivare impreparati all’appuntamento del 30 giugno 2007, termine ultimo entro il quale devono dare la possibilità di pagare on-line prestazioni e servizi pubblici”.

Lo ha detto Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, intervenendo ai lavori del Forum ABI Lab 2006, a Milano, ove ha ricordato che “l’art. 5 del Codice dell’Amministrazione Digitale, in vigore dal gennaio scorso, sancisce in modo inequivocabile che i cittadini e le imprese hanno il diritto di interloquire con la Pa via email, ma anche di effettuare qualsiasi pagamento verso essa in forma digitale“. Anzi, ha aggiunto, “la possibilità di effettuare transazioni economiche on-line con la PA è un obiettivo della politica di eGovernment messa in cantiere in questi anni”.

 

Il ministro ha già emanato una direttiva con le linee guida per accelerare l’introduzione nella Pa dei nuovi processi di pagamento di tasse, imposte, contributi, multe, diritti di segreteria, etc.; adempimenti per ora possibili in un numero ancora contenuto di amministrazioni pubbliche, nonostante una considerevole crescita in rete della Pa italiana, che vede i navigatori del nostro Paese consumare più eGovernment degli altri cibernauti europei.

Oltre a prevedere una pluralità di canali di pagamento elettronico, per dare ai cittadini e alle imprese l’opportunità di scegliere tra diversi strumenti telematici esistenti, la direttiva del ministro Stanca sollecita le pubbliche amministrazioni a contenere i costi dei versamenti telematici “entro i limiti massimi non superiori a quelli d’altri mezzi di pagamento”.

 
Il ministro ha posto in evidenza come “i sistemi di pagamento elettronici siano una risorsa per il Paese in quanto determinano un notevole risparmio di tempo lavorativo” ed ha precisato che “mentre le banche con i pagamenti on-line hanno come obiettivo principale quello di diminuire l’operatività allo sportello e i cittadini quello di evitare spostamenti e non perdere tempo, per la Pubblica amministrazione sono soprattutto una rilevante opportunità per perseguire una maggior efficienza, una semplificazione dei rapporti con la collettività, una migliore economicità della gestione e per eliminare gli sprechi”.

 
Secondo Stanca “per un’ampia affermazione di queste tecnologie anche nella Pa è necessario continuare ed incrementare la già avviata collaborazione tra pubblico e privato, ma anche sviluppare piattaforme standard applicabili da tutte le amministrazioni pubbliche, specie quelle locali. Banche e Pa sono accomunate dall’obiettivo di fornire migliori servizi ai cittadini attraverso le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni“.

In tal senso può essere utile l’esperienza che il sistema creditizio ha maturato con il bancomat, un’innovazione ben accolta dai cittadini. Il ministro ha infine ricordato che il trading on-line ha raggiunto livelli record: nel 1° semestre del 2005 sono aumentate le operazioni elettroniche del 25% rispetto al semestre precedente. Sono stati eseguiti in Rete circa 16,9 milioni di ordini per un controvalore di 254 miliardi di euro.