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Si è concluso il CeBIT 2006: meno visitatori ma più contratti, a conferma della vitalità dell’ICT europeo

Germania


Si è chiusa ieri ad Hannover l’edizione 2006 del CeBIT il salone dell’hi-tech aperto al pubblico il 9 marzo.

In calo il numero di visitatori, che quest’anno si è fermato a quota 450 mila contro i 480 mila della scorsa edizione: numeri comunque ben lontani dal record del 2001 quando la kermesse attirò 850 mila persone.

 

“Colpa del cattivo tempo”, ha spiegato Erndt Raue, numero uno della società organizzatrice Deutsche Messe, che ha comunque sottolineato come gli espositori abbiano firmato il 20% di contratti in più rispetto allo scorso anno a conferma del fermento sul mercato ICT europeo.

 

Gli espositori dell’edizione 2006 sono stati 6.262, di cui 3.305 stranieri provenienti da 70 Paesi, con una presenza massiccia dall’Asia – Taiwan, Cina e Corea del Sud hanno realizzato 1352 stand – e dagli Usa (198 exhibitors).

 

Tra i Paesi europei, massiccia la presenza della Gran Bretagna, con 189 aziende presenti, seguita dai Paesi Bassi (112) e dall’Italia (84).

 

L’organizzazione – che punta molto sulla caratteristica del CeBIT di salone per professionisti – ha sottolineato il massiccio riscontro da parte degli addetti ai lavori, che sono stati l’85% del totale, contro l’88% dello scorso anno, con una importante offerta di prodotti per le piccole e medie imprese (PMI).

 

Tra i trend tecnologici al centro del salone hi-tech, le nuove frontiere della telefonia mobile, con particolare enfasi sui due nuovi standard per  la  mobile Tv (DMB e DVB-H) e sull’HSDPA, l’evoluzione del 3G che permetterà anche agli operatori mobili di lanciare offerte convergenti triple play.

 

Tra le nuove uscite, Samsung ha presentato l’SCH-B600 un telefonino che include zoom ottico 3x, flash, diaframma fino a 1/2000 di secondo, autoscatto, display a 16 milioni di colori, ricezione segnali TV DMB, gestione MP3, riconoscimento vocale, Bluetooth e memoria espandibile tramite card micro MMC.

La casa sud coreana ha portato in anteprima ad Hannover anche il primo cellulare al mondo con hard disk da 8 GB (SGHi310) e un cameraphone da 10 megapixel (SCH-B600).

 

Uno degli eventi più attesi è stato comunque la presentazione del nuovo progetto Ultra Mobile Pc (UMPC) di Microsoft, una nuova categoria di laptop progettata per soddisfare uno stile di vita sempre più mobile.

 

Grande enfasi anche sull’alta definizione e la nuova generazione di codici a barre RFID.

In occasione del CeBIT, Toshiba ha presentato il primo pc portatile dotato di lettore HD-DVD e uno schermo high definition (l’ultimo modello della famiglia Qosmio, la gamma più alta dei computer Toshiba), mentre la Commissione europea ha colto l’occasione per lanciare una consultazione pubblica sulle etichette intelligenti, “precursori di un mondo in cui miliardi di oggetti e sensori interconnessi forniranno indicazioni sulla loro ubicazione, la loro identità e il loro passato” come ha spiegato Viviane Reding, commissario responsabile per la società dell’informazione e i media.

 

Altro tema centrale della manifestazione, le architetture service-oriented (SOA), in cui le funzioni essenziali sono organizzate come servizi.

Queste nuove tecnologie, raggruppate dietro la definizione “Web 2.0” stanno trainando la nuova generazione di Internet design.

 

Infine, la più giovane nuova entrata nella famiglia del CeBIT, l’expo “tech-emotions” incentrata sul mercato dell’elettronica di consumo e sull’home entertainment ha totalizzato 150 mila spettatori. Un risultato – conclude l’organizzazione – al di là di ogni aspettativa.

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