CeBIT 2006. Telefonini, banda larga e VoIP: sempre più sfumati i confini tra rete fissa, mobile e Internet

di Alessandra Talarico |

Germania


CeBIT 2006

Telefonini in grado di effettuare chiamate via Internet, di navigare a velocità pari a quelle della linea fissa o ancora di scegliere da soli la rete più conveniente in termini di qualità del servizio.

Il CeBIT di Hannover testimonia come le frontiere tra telefonia fissa, mobile e Internet si vadano assottigliando sempre di più.

 

La trasmissione della voce via Internet (VoIP) continua a guadagnare consensi, mettendo ancora più in crisi gli operatori di rete fissa, alcuni dei quali – come Deutsche Telekom o France Télécom – hanno già annunciato drastiche riduzioni del personale.

 

Gli operatori mobili, da canto loro, si sono visti costretti ad abbassare i prezzi delle chiamate sia come conseguenza di azioni legislative volte a ridurre i costi di terminazione, sia per propria libera scelta, per non soccombere all’avanzata delle nuove tecnologie.

 

Alcuni operatori mobili europei – come Vodafone e O2 in Germania – sono corsi ai ripari, lanciando offerte ‘home zone‘ alla cui base c’è il concetto che quando un utente effettua una telefonata col cellulare ma si trova in prossimità di casa, la chiamata ha lo stesso costo di una fatta dalla rete fissa.

 

In questo contesto, tra i cellulari più innovativi, il Nokia 6136 che permette di telefonare via Internet in prossimità di un hot spot e di ripassare poi automaticamente sulla rete Gsm se l’utente si allontana dal punto d’accesso Wi-Fi.

 

La taiwanese BenQ, che ha acquisito la business unit mobile di Siemens, ha preinstallato nel suo P51 – presentato al CeBIT – il software Skype, ormai sinonimo di VoIP, mentre la sud coreana Samsung ha presentato un prototipo di telefonino in grado di trasmettere voce e dati ad alta velocità grazie al Wi-Fi.

 

Il primo operatore a compiere la fusione è stato BT Group, con un ibrido chiamato, appunto, BT Fusion, il primo al mondo a permettere il passaggio senza interruzione della chiamata da una rete cellulare a una wireless.

 

I nuovi Nokia 6136 e Motorola A910 presentati a Barcellona prendono la scia dell’entusiasmo generato dal VoIP e si accodano agli apparecchi già lanciati da alcuni produttori minori negli ultimi mesi.

 

I nuovi telefonini si basano sulla tecnologia UMA, in grado di unire gli standard della telefonia mobile (sia 2G che 3G) con quelli per la comunicazione mobile a corto e medio raggio, quali Bluetooth e lo standard 802.11b, permettendo, appunto, di superare una delle limitazioni maggiori delle reti mobili quali la copertura negli interni (indoor coverage) che viene garantita in questo caso dalle tecnologie radio Wi-Fi e Bluetooth.

 

France Télécom sarà il primo operatore ad adottare i telefonini Uma di Nokia, che saranno venduti col brand Orange agli utenti Livebox, l’offerta triple play della società transalpina commercializzata in Francia, Gran Bretagna, Olanda, Polonia e Belgio, mentre Telecom Italia stima che entro il 2008 almeno un milione di utenti utilizzeranno il “Super telefono” fisso-mobile.

 

Tra le tecnologie più accreditate in vista di una accesso a Internet mobile sempre più veloce c’è anche l’HSDPA, che consente al momento velocità di trasmissione in downlink pari a 1,8 Mbs, che dovrebbero successivamente essere portate a picchi di 7-10 Mbs.

 

La tecnologia – come è stato anche per il 3G ai suoi esordi – è utilizzata principalmente per la connessione a Internet via laptop, ma entro quest’anno i maggiori vendor hanno già annunciato l’uscita di telefonini compatibili con la tecnologia.