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Scaricare film attraverso la rete telefonica e navigare in Internet dalla Tv. La convergenza secondo Ruggiero (Telecom Italia)

Italia


“Il 70% dei 13-14 miliardi che investiremo nei prossimi tre anni sarà destinato allo sviluppo delle infrastrutture e alla creazione delle piattaforme per i nostri servizi innovativi”. Lo spiega l’amministratore delegato di Telecom Italia, Riccardo Ruggiero, a qualche giorno dall’avvenuta presentazione del piano industriale 2006-2008. Un investimento, ha spiegato l’Ad, reso necessario dall’evoluzione del mercato.

 

“Fino a dieci anni fa – ha sottolineato Ruggiero – la rete telefonica serviva solo per fare o ricevere una semplice telefonata. Oggi, grazie alla banda larga, attraverso il normale filo del telefono è possibile comprare film scegliendoli da un catalogo ampio, acquistare le dirette di eventi sportivi e concerto, oltre a vedere i tradizionali canali Tv. Il televisore, inoltre, tramite l’applicazione di un set-top-box, può essere utilizzato anche per navigare su Internet come se fosse un pc. Effettivamente l’avvento della banda larga ha rallentato il processo di migrazione dalla telefonia fissa a quella mobile”.

 

Riguardo proprio alla telefonia mobile, l’amministratore delegato di Telecom ha spiegato che “grazie al DVB-H, il segnale del digitale terrestre utilizzabile anche in mobilità, anche sul telefonino sarà possibile vedere la Tv e avere gli stessi servizi disponibili per il fisso con una qualità eccezionale”.

 

“Il trasporto di immagini televisive ad alta definizione sul mobile e sul fisso – ha precisato Ruggiero – comporta lavori enormi. Dobbiamo quindi potenziare le infrastrutture per renderle capaci di gestire miliardi di bit ai quali accedere da remoto. Nel 2008 prevediamo che i ricavi da servizi innovativi rappresenteranno più del 35% del fatturato del gruppo”.

 

“Nel 2000 – ha detto Ruggiero – il mercato fisso più mobile valeva circa 160-170 miliardi di minuti che nel 2008 saliranno a oltre 700 miliardi, quasi sei volte tanto. Dobbiamo potenziare le infrastrutture per renderle capaci di gestire miliardi di bit ai quali accedere da remoto. Nel 2008 prevediamo che i ricavi da servizi innovativi rappresentano più del 35% del fatturato del gruppo”.

 

Quanto alla forte concorrenza sui prezzi praticata dai concorrenti, Ruggiero osserva: “Chi basa la propria strategia sul prezzo alla fine non ce  la fa. Se il servizio è attraente e di buona qualità il cliente è disposto a pagare il prezzo adeguato. Io sono per il right price, il giusto prezzo”.

 

Ricordiamo che alcuni giorni fa Telecom Italia ha stretto un importante accordo con Microsoft all’insegna della convergenza. La società se vuole rimanere forte sul mercato deve imboccare decisamente la strada dell’innovazione tecnologica.

Cosa che ha già fatto, puntando al mercato televisivo con nuovi servizi e diversificando così i ricavi minacciati dall’avanzata dal VoIP (Voice over IP). E le opportunità sono tante: DVB-H (Digital Video Broadcasting-Handheld) IPTV (Internet Protocol Television), HDTV (High Definition Television).

 

Ruggiero è particolarmente soddisfatto di questo accordo, perché in fondo è stato uno dei primi a credere nella convergenza fra i diversi “mezzi” della società multimediale e adesso i conti cominciano a tornare, le cose cominciano a funzionare sul serio.

 

“La cosa più importante di questo accordo con Microsoft – ha spiegato – è che si realizza una convergenza totale, verrebbe voglia di dire senza se e senza ma, fra tutti gli apparati che oggi normalmente utilizziamo: pc, telefonino, notebook, ecc. Tutto finirà in una sola grande piattaforma che gestirà il tutto. Il primo risultato, il più evidente, di questa rivoluzione è che potremo usare, per spedire una eMail o per leggere un certo documento, lo strumento che ci piacerà di più e lo potremo fare non solo dalla nostra postazione in ufficio o a casa, ma da qualunque altro posto, purché ci sia un segnale (di terra o di cielo)”.   

 

L’Ad di Telecom Italia ha sottolineato: “Stiamo andando verso un mondo che avrà due caratteristiche principali: il protocollo IP come linguaggio universale e bande di collegamento sempre più larghe. Il che significa collegamenti sempre più veloci, quasi istantanei e tutti fatti con la stessa lingua di base. Tutto ciò apre, come si può immaginare, possibilità immense di dialogo e di collegamenti. L’accordo che abbiamo appena fatto con Microsoft consentirà di rendere tutto ciò realizzabile e di sfruttare tutte le possibilità che il fatto di avere un linguaggio comune fra tutti gli oggetti e delle bande velocissime di comunicazione offre”.

 

Ruggiero ha evidenziato che “grazie a Microsoft molto presto accendendo il proprio televisore e andando su un film, sarà il televisore stesso a suggerirci quali altri programmi potrà vedere, e dove, che sono ‘vicini’ a quello che sta guardando in quel momento”.

“Sì. Aggiungo solo che, e la gente se ne accorgerà fra poco, navigare in Internet a 20 mega o guardare la televisione, darà veramente il senso di come sta cambiando il mondo. Sarà davvero tutto diverso, e migliore”.

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