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Mobile TV: nel 2009 previsti 94 milioni di utenti. DVB-H e DMB gli standard vincenti

Cina


Per quanto ancora in fase di decollo, il mercato della Mobile TV in Cina si preannuncia uno fra i più dinamici dell’intero panorama mondiale. Secondo uno recente studio In-Stat, nei prossimi anni il tasso di penetrazione si moltiplicherà esponenzialmente, traducendosi nel 2009 in un marketplace da 94 milioni di utenti. Il picco massimo si registrerà nel 2007, anno in cui assisteremo al primo significativo dispiego di applicazioni e servizi.

“Gli operatori telecom in Cina hanno già sviluppato efficace modelli di business per l’implementazione di servizi mobili video streaming su network 2.5G e 3G,” sottolinea Anty Zheng, analista In-Stat. “Ma le incertezze del framework regolatorio non consentono di definire strategie e consolidare il proprio posizionamento lungo la value chain della Mobile TV”.

I differenti scenari che interessano la regolamentazione della tecnologie di trasmissione, infatti, implicano forti disagi sia per la definizione di un quadro normativo e d’implementazione chiaro che per la messa a punto di business model sostenibili a medio e lungo termine. In pratica, se non si provvederà di conseguenza lo sviluppo del mercato subirà una drastica battuta d’arresto. 
Fortunatamente, a spingere sull’acceleratore nella definizione di efficaci e concrete politiche governative è oggi l’appuntamento olimpico del 2008, che è riuscito a catalizzare gli sforzi regolatori in vista di una piena e diffusa disponibilità dei servizi di Mobile TV entro i prossimi due anni.  Di fatto, nel suo 11° Piano Quinquennale ( 2006- 2010) per il settore telecom la Cina ha evidenziato fra le sue priorità sia la regolamentazione del 3G che il dispiego di servizi di Mobile TV, così come ha posto particolare enfasi sullo sviluppo dell’IPTV per quanto riguarda il settore broadband.
 
Con molta probabilità il DVB-H (Digital Video Broadcast-Handheld) basato sul digitale terrestre sviluppato in Europa e adottato dall’Etsi già dal 2004 – sarà lo standard leader, seguito da TDMB (Terrestrial Digital Multimedia Broadcasting), dalla versione satellitare SDMB – entrambi sviluppati nella Corea del Sud e basati sullo standard europeo DAB – e dalla tecnologia proprietaria promossa dal colosso americano Qualcomm MediaFLO (Media Forward Link Only), ciascuno con proprie dinamiche di mercato e pari opportunità di business. 
La competizione tra gli standard sarà quindi agguerrita, dal momento che secondo alcuni analisti tecnologie, come il DMB o il MediaFlo promettono una copertura più estesa, anche se per i più la strategia vincente è quella che punta all’integrazione del DVB-H con le reti 2,5 G e 3G.

Intanto, lo scorso dicembre Shanghai Media Group ha presentato il primo sistema tv digitale mobile basato su standard Digital Multimedia Broadcasting. La costruzione dei primi cellulari cinesi DMB, che saranno lanciati  sul mercato forse già dal prossimo mese, è stata affidata alla Shanghai Oriental Pearl, che ha espresso stime di vendita pari a circa il 30% degli utenti mobili della regione di Shanghai, l’unica area al momento coperta dal servizio assieme a Pechino e Foshan. Non male, se pensiamo che il numero degli utenti di telefonia mobile nel Paese ha superato i 400 milioni. Se la Mobile Tv dovesse decollare su tutto il territorio, la Cina diverrebbe con tutta probabilità il mercato più esteso al mondo.
 
Nel frattempo, molti vendor europei come Nokia  hanno programmato una prima fase di sperimentazione DVB-H in Cina, in partnership con broadcaster locali. Samsung ed LG, invece, ha scelto di puntare sul T-DMB, annunciando di voler esportare in Cina qualcosa come 500mila  terminali mobili che standard integrato.
   
A fare la differenza sul mercato cinese sarà anche la scelta dei contenuti, che dovranno essere studiati non soltanto tenendo conto delle dimensioni dei display ma anche e soprattutto delle abitudini e dello stile di vita cinese. Modello vincente, secondo l’analisi In-Stat, sarà la ‘Snack TV’, una sorta di ‘tv mordi e fuggi’ da sfruttare in viaggio o nei momenti di pausa della routine quotidiana, che premierà quei contenuti come il meteo o i video musicali da seguire nell’arco di 15 minuti al massimo. In Cina si la prima fase di lancio dei servizi di mobile tv  sta infatti interessando anche i bus e le automobili.

L’arena competitiva cinese comprende uno scenario ben più vasto della sola Mobile TV, che dovrà posizionasi in un mercato i cui già dominano le tecnologie WiMax, Wlan e 3G. Non solo, anche in termini di categoria di servizio, la TV Mobile in Cina dovrà sgomitare per consolidarsi nel più vasto marketlace del Mobile Content, in competizione persino con quello dei servizi VoIP
Non sarà certo una sorpresa se a beneficiare dell’implementazione dei nuovi servizi di tv mobile saranno anche e soprattutto player provenienti da tutti i diversi segmenti: carrier sia wireless che wireline, content provider (case cinematografiche, reti televisive, ecc),  portali (Msn, Yahoo, Virgilio o Vodafone Live), produttori di apparecchiature tlc, provider si servizi VAS.
 
Il mobile video possiede, quindi, potenzialità strategiche tanto per gli operatori tlc che per i broadcaster, alla ricerca di sevizi innovativi in grado di generare nuove fonti di reddito. La definizione di modelli di business efficaci, la scelta di contenuti appropriati, lo sviluppo di terminali a basso costo e la cooperazione con gli enti regolatori e fra i diversi player della value chain potrebbero essere gli ingredienti capaci di traghettare la Cina in una nuova era digitale.

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