Fusioni e acquisizioni: Portugal Telecom dice no all’OPA ostile di Sonaecom

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Il Consiglio d’amministrazione dell’ex monopolista portoghese ha rigettato formalmente l’Offerta Pubblica d’Acquisto (OPA) lanciata da Soneacom, terza società di telefonia mobile del Portogallo con sede a Oporto, controllata da Sonae, le cui attività variano dai media al commercio, di proprietà di Belmiro de Azevedo, l’uomo più ricco del Portogallo.

 

Il CdA di Portugal Telecom (PT), secondo quanto dichiarato da Miguel Horta e Costa, Chief Executive Officer della società, ha ritenuto che l’offerta di Soneacom sottovalutasse “sensibilmente” l’effettivo valore della società. Soneacom, lo scorso febbraio, ha lanciato un’offerta da complessivi 10,7 miliardi di euro su Portugal Telecom. L’offerta di Soneacom era stata già definita da Ernani Rodrigues Lopes, Chairman di PT, “non sollecitata e pertanto ostile“. 

 

L’Opa è stata lanciata a un prezzo di 9,5 euro ad azione, pari ad un premio del 18% sul valore di chiusura del titolo. L’offerta era condizionata dal raggiungimento di almeno il 50% del capitale di Portugal Telecom e prevedeva anche la consegna di 5 mila euro per ogni bond convertibile di Portugal Telecom. L’OPA di Sonaecom era condizionata anche dal fatto che il Governo portoghese rinunciasse ai poteri di veto derivanti dalla golden share ancora mantenuta in PT.

 

Soneacom, il cui valore di mercato è circa un quarto di quello di Portugal Telecom, aveva anche chiesto che venisse modificata la clausola societaria per cui un singolo azionista non può andare oltre il 10 per cento del diritto di voto. Telefonica, che è il singolo maggiore azionista di Portugal Telecom, infatti, controlla una quota del 10% nella società. L’altro maggiore azionista di PT è la banca portoghese Banco Espirito Santo che detiene poco più dell’8,36% di PT. Secondo fonti vicine al dossier Banco Espirito Santo starebbe preparando un’offerta alternativa a quella di Soneacom.

 

Il CdA di Portugal Telecom , oltre a respingere l’offerta di Soneacom, ha anche approvato i risultati relativi all’esercizio 2005. Nel periodo in esame PT ha registrato un utile netto di 654 milioni di euro in crescita del 4,9% rispetto ai 453,5 milioni di euro riportati nel precedente esercizio, mentre i ricavi sono saliti a 6,385 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 5,967 miliardi di euro archiviati nel 2004 e superiori alle stime degli analisti che avevano previsto ricavi pari a 6,325 miliardi di euro. In forte crescita anche l’Ebitda che si è attestato a 2,496 miliardi di euro, contro i 2,363 miliardi di euro riportati nel 2004 e superiore al consensus di 2,303 miliardi di euro.