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Biblioteca digitale europea, occasione per rendere l’eredità culturale più accessibile e utilizzabile su Internet

Unione Europea


Il progetto della Commissione europea di promuovere l’accesso digitale al patrimonio culturale dell’Europa sta prendendo forma rapidamente. Nei prossimi cinque anni, almeno sei milioni di libri, documenti e altri beni culturali saranno resi accessibili a chiunque attraverso un collegamento Internet, grazie alla Biblioteca digitale europea. Nell’ottica di promuovere la digitalizzazione a livello europeo, la Commissione intende cofinanziare la creazione di una rete paneuropea di centri di digitalizzazione. Essa intende anche affrontare, in una serie di documenti politici, la questione del quadro adeguato per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale nel contesto delle biblioteche digitali.

 

Viviane Reding, Commissario per la Società dell’informazione e media, ha spiegato che “Le tecnologie dell’informazione consentiranno di attingere alla memoria collettiva dell’Europa con un semplice clic“.

Ciò sta diventando realtà grazie al contributo della Commissione europea al finanziamento di centri di competenza per la digitalizzazione e alla definizione di un quadro prettamente europeo per la tutela, l’accessibilità e l’uso dei diritti di proprietà intellettuale nelle biblioteche digitali. Gli Stati membri dovranno fare la loro parte fornendo i mezzi necessari per la digitalizzazione“.

 

Elisabeth Niggemann, direttore generale della ‘Deutsche Bibliothek‘ (la biblioteca nazionale tedesca) e presidente della CENL, la Conferenza dei direttori delle biblioteche nazionali europee, ha aggiunto: “E’ una prospettiva entusiasmante per le biblioteche d’Europa e siamo ansiosi di vederla realizzata“.

 

La Commissione ha pubblicato una sintesi dei risultati di un’ampia consultazione online sulle biblioteche digitali iniziata il 30 settembre 2005. Le 225 risposte ricevute provengono da biblioteche, archivi e musei (46%), editori e titolari di diritti d’autore (19%) nonché università, studiosi e docenti (14%). Le risposte sono generalmente favorevoli all’iniziativa, considerata come un’occasione per rendere l’eredità culturale europea più accessibile e utilizzabile su Internet. Esse dimostrano peraltro che le opinioni divergono sui problemi di copyright, in particolare tra istituzioni culturali e detentori dei diritti d’autore.

 

I risultati della consultazione sono stati utili alla Commissione per definire meglio l’assetto concreto della Biblioteca digitale europea, che offrirà un accesso multilingue e altamente visibile alle risorse digitali delle istituzioni culturali europee. Essa si baserà sull’infrastruttura TEL, il sistema che permette attualmente di consultare i cataloghi online di diverse biblioteche nazionali e di accedere anche  una serie di risorse digitalizzate delle biblioteche aderenti.

TEL (The European Library) è stata creata da alcuni membri della Conferenza dei direttori delle biblioteche nazionali europee e ha fruito di finanziamenti della Comunità europea nella fase iniziale.

Entro la fine del 2006, la Biblioteca digitale europea (BDE) dovrebbe avvalersi della collaborazione di tutte le biblioteche nazionali dell’Unione europea. Negli anni a venire questa collaborazione verrà estesa agli archivi e ai musei. Entro il 2008 saranno accessibili tramite la BDE due milioni di libri, film, fotografie, manoscritti e altre opere. La cifra salirà ad almeno sei milioni nel 2010, ma in realtà sarà molto più elevata poiché, entro quell’anno, ogni biblioteca, archivio e museo d’Europa sarà potenzialmente in grado di collegare il proprio contenuto digitale alla BDE.

 

Il progetto di Biblioteca digitale europea è il portabandiera della strategia i2010, ossia della strategia generale della Commissione volta a incentivare l’economia digitale. I tratti salienti di questo progetto esemplare, inteso a promuovere la digitalizzazione e l’accessibilità online del patrimonio scientifico e culturale europeo, sono stati resi noti nel settembre 2005 nella comunicazione “i2010: le biblioteche digitali“. Nel novembre 2005, il Consiglio dei ministri della Cultura ha approvato l’approccio della Commissione in tema di biblioteche digitali.

 

La Commissione intende presentare, verso la metà del 2006, una proposta di raccomandazione per affrontare, insieme agli Stati membri e al Parlamento europeo, gli ostacoli alla digitalizzazione e all’accessibilità online. Più avanti nel corso dell’anno, la Commissione presenterà anche la propria strategia per le biblioteche digitali, basata su studi e informazioni scientifiche. Entro la fine dell’anno, una comunicazione della Commissione sui “contenuti online” farà il punto su problematiche più generali come la gestione dei diritti di proprietà intellettuale nell’era digitale.

 

Un gruppo ad alto livello sulla Biblioteca digitale europea si riunirà per la prima volta il 27 marzo 2006 sotto la presidenza del commissario Reding. Costituito da eminenti portatori di interessi del mondo industriale e culturale, il gruppo discuterà, tra gli altri temi, la collaborazione tra settore pubblico e privato in materia di digitalizzazione e copyright. (r.n.)

 

Sintesi dei risultati della consultazione online sulle biblioteche digitali

 

Contributi alla consultazione online sulle biblioteche digitalis

 

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