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Mediaset impegnata nella vendita dei diritti Tv. Berlusconi Jr, ‘Stiamo trattando con Vodafone e Wind per il DVB-H’

Italia


“Nel 2005 per il calcio Premium abbiamo speso meno di 60 milioni di euro e in 11 mesi ne abbiamo incassato 82: siamo andati ben oltre le più rosee previsioni”, è quanto sottolinea il vicepresidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi in un’intervista. Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria, nel 2005, ha spiegato il vicepresidente, è aumentata del 3%.

Il 2006 è iniziato molto bene per la società televisiva: per i primi due mesi Giuliano Adreani, amministratore delegato di Mediaset e presidente della concessionaria Publitalia ’80, prevede un trend di crescita del 2-3%. Per il 2006 si potrebbe registrare una crescita superiore a quella dell’anno passato.

 

Berlusconi è più che soddisfatto del business del calcio a scheda e non giudica per nulla esagerate le offerte con cui il suo gruppo televisivo si è assicurato i diritti Tv delle gare della Juventus, per 248 milioni, e dell’Inter per 210 milioni.

“In realtà stiamo risparmiando e facendo tutti contenti“, ha dichiarato il vicepresidente di Mediaset, spiegando che la Juventus, per esempio, ha ottenuto il 5% in più della passata stagione, il gruppo ha già rivenduto a Sky (che ha di sicuro risparmiato rispetto al precedente contratto) i diritti per il satellite.

Ma non solo, a Telecom Italia e H3G, ha detto Berlusconi, sono stati ceduti i diritti per il DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld) e sono stati venduti anche i diritti per l’estero. Restano adesso i diritti per il DVB-H da vendere ad altri operatori, l’Umts, Internet a banda larga e ovviamente il digitale terrestre. Proprio il video on demand sulla TDT, secondo il vicepresidente di Mediaset, “potrebbe essere una possibilità molto interessante”.

 

Il vicepresidente di Mediaset ha inoltre annunciato che, sul fronte dello sviluppo della Mobile Tv, la società sta trattando con Vodafone e Wind. “Non credo sia conveniente per loro – ha spiegato – realizzare un rete in esclusiva”.

Come ha spiegato Berlusconi Jr, bisogna recuperare, rispetto all’investimento iniziale, poco più di 18 milioni di euro.

“A me sembra un affare: tutti ci guadagnano, anche i club cosiddetti minori avranno presto contratti che aumenteranno le loro entrate in modo proporzionalmente maggiore”.

 

Riguardo ai dubbi dell’Authority italiana ed europea in merito all’assegnazione delle frequenze e il rischio duopolio, Pier Silvio Berlusconi ha commentato: “La situazione esistente è stata creata dal mercato. Sarebbe sbagliato per il Paese smontare quello che il mercato ha costruito. E poi perché bisognerebbe farlo? A chi fa male Mediaset?”.

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