Cresce l’ePub: spesa per 137 mln di euro. Aumentano gli investimenti delle PMI

di Raffaella Natale |

Italia


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Nielsen Media Research, in collaborazione con Iab Italia e Assointernet, rende noto che nel 2005 la spesa pubblicitaria online è stata pari a 137 milioni di euro con una crescita del 18% rispetto al 2004, più marcata rispetto a quella dei mezzi classici (+2,8%).

“Questa crescita risulta particolarmente positiva soprattutto nel confronto con il totale mezzi classici (Tv,  stampa, radio, affissioni e cinema) che chiudono l’anno al +2,8%”, spiega in una nota Michele Strazzera, marketing director di Nielsen Media Research Italia.

“Si tratta di uno sviluppo molto importante ma che ci aspettavamo, in quanto la rete rappresenta una modalità di pianificazione nuova che le aziende sempre di più utilizzano anche in via esclusiva”.

 

Il primo settore per investimento è quello delle Telecomunicazioni che, con una spesa di circa 16,6 milioni di euro, rappresenta il 12,1% del totale advertising in Rete. Seguono Finanza/Assicurazioni (11,3%), Media/Editoria (10,8%), Servizi Professionali (8,9%) e Tempo Libero (8,7%).

E’ marginale, invece, la presenza del Largo Consumo: Alimentari, Bevande/Alcoolici, Prodotti per Gestione Casa e Toiletries sui mezzi classici rappresentano il comparto più importante (29,5%) mentre sulla Rete raggiungono solo il 4%.

La tipologia pubblicitaria più utilizzata è quella dei banner, che coprono il 38,9% della comunicazione su Internet per un valore di circa 53 milioni di euro. Elevato anche l’interesse per sponsorships e bottoni (18,2%) e per le keywords (13,1%).

 

Per quanto riguarda i banner, il settore che ne fa più uso è quello delle Tlc, con circa 4,4 miliardi di impressions. Seguono il Tempo Libero con circa 4,1 miliardi e Finanza/Assicurazioni con 3,5 miliardi. La tipologia pubblicitaria delle newsletters/eMail viene usata prevalentemente per comunicazioni del settore Turismo/Viaggi che con i suoi quasi 4,4 miliardi di invii rappresenta il 26,1%.

I settori Enti/Istituzioni e Toiletries si distinguono invece per l’utilizzo degli sms: nel 2005 ne hanno inviati rispettivamente 1,3 e 1,2 milioni, mentre gli altri settori non superano i 600mila.

 

Circa il 50% del numero di clicks ottenuti dalle keywords si spartisce tra i settori Finanza/Assicurazioni e Servizi Professionali. Le Tlc sono, per numero di giorni pianificati, ancora al primo posto per sponsorships e bottoni; seguono, a distanza, Media/Editoria, Finanza/Assicurazioni e Servizi Professionali.

 

Le aziende che fanno comunicazione su Internet sono 1.762 con un investimento medio di circa 78mila euro.

 

“Un risultato, quello del  2005, in linea con le nostre aspettative e comunque davvero soddisfacente”, dichiara Layla Pavone, Presidente di Iab Italia. “Credo sia anche importante, a chiusura di un anno davvero interessante per lo sviluppo dei media interattivi, fare un focus sul comparto dei motori di ricerca e quindi al keyword advertising, che, grazie alle logiche legate ad un modello di business ‘pay per click’, si è rivelato un mezzo di grande appeal per le campagne con obiettivi di direct response”.

 

Infatti, spiega la Pavone, la piccola e media impresa italiana ha immediatamente compreso le opportunità di comunicazione di questo veicolo pubblicitario, al quale è possibile accedere con budget molto piccoli, e che per questo motivo ha generato volumi di investimento molto importanti. Isolando gli investimenti in keyword advertising rilevati da NMR (circa 18 milioni) e sommando a essi la raccolta diretta dei principali tre operatori specializzati in questo ambito, che quindi non viene intermediata dalle concessionarie di pubblicità/editori online attraverso rapporti di partnership, si arriva ad una stima di circa 80 milioni di euro.

 

“Quindi volendo avere un’overview più ampia – dice la Pavone – del mercato la stima totale degli investimenti online arriva a circa 200 milioni. La stima di crescita per il 2006 e di circa il 30% a esclusione del comparto motori di ricerca che cresceranno presumibilmente più del 50%”.

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