Sistemi mobili: cresce la necessità di standard aperti e maggiore interoperabilità

di Alessandra Talarico |

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Telefonia mobile

Cresce la domanda di sistemi mobili in grado di ‘dialogare’ tra loro, consentendo agli utenti di trarre il massimo vantaggio dalle nuove applicazioni multimediali senza doversi curare della tecnologia che vi sta alla base.

 

Gli standard aperti applicati ai servizi mobili – spiega  la società Intellisync – produrranno notevoli benefici per gli utenti: “I software devono adattarsi ai servizi di tutti gli operatori. Gli utenti vogliono poter lavorare su tutti gli apparecchi su qualsiasi rete”, ha spiegato Rip Gerber, chief marketing officer di Intellisync.

 

Gli standard aperti, inoltre, aiuteranno a far scendere i costi e, con la piena maturità del mercato saranno quasi una scelta obbligata.

 

Senza la piena interoperabilità tra i dispositivi mobili, infatti, gli utenti sono costretti spesso a usare più sim card o diversi apparecchi: quando si arriverà infine alla piena ‘apertura’ dei software gli utenti sceglieranno un telefonino e potranno concentrarsi sui software.

 

L’esperienza personale degli utenti è fondamentale per l’industria mobile: se un utente si trova bene con un telefonino o con un operatore, sarà fedele per sempre.

In questo contesto, si inserisce il progetto SCOPE, un’alleanza industriale lanciata da Alcatel, Ericsson, Motorola, NEC, Nokia e Siemens con l’intento di promuovere l’interoperabilità dei sistemi sfruttando soluzioni hardware e software a codice aperto.

 

L’obiettivo dell’alleanza non è quello di creare nuove specifiche, ma di stabilire profili che permettano e incoraggino l’uso di hardware e software condivisi dall’industria, completando il lavoro di altre iniziative industriali come PCI Industrial Computer Manufacturers Group, Service Availability Forum, Open Source Development Lab e altri che, con successo, hanno creato standard aperti di alta qualità.

 

“SCOPE vuole inaugurare una collaborazione positiva tra i leader dell’industria delle tlc, uno sforzo che guarda agli standard prodotti dagli enti di certificazione e chiarisce i fattori vitali per il settore”, ha dichiarato l’analista  Ken Rehbehn, Research Director di Current Analysis. 

 

L’alleanza permetterà infatti alla catena dei produttori di infrastrutture di accelerare “gli investimenti e lo sviluppo componenti commerciali pronti per l’integrazione nei sistemi di comunicazione innovativi”, ha concluso Rehbehn.

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