3G: tecnologia leader nel 2010, ma non sarà driver per l’Internet mobile. Analisi Forrester Research

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Telefonia mobile

A quasi cinque anni dal suo debutto sulla scena mondiale, il 3G sembra ormai essersi ritagliato il suo posto al sole nel mercato delle comunicazioni mobili. Dopo un avvio zoppicante ed una prima fase di rodaggio, l’arrivo dei primi terminali in Europa nel 2003 ha segnato una svolta nel panorama internazionale delle Tlc mobili, e il 2004 ha sancito la prima fase di reale consolidamento dei servizi commerciali 3G in Europa occidentale. Eppure, secondo le ultime stime, sembra che la terza generazione mobile non si affermerà definitivamente prima del 2010.  

   

Secondo gli ultimi dati di mercato, nell’arco del prossimo biennio i cellulari GSM cominceranno a scomparire, lasciando la leadership del mercato ai terminali GPRS. Tutavia, il passaggio del testimone alla tecnologia mobile di terza generazione non avverrà prima di cinque anni. Non solo, ma anche se l’utilizzo dei telefonini 3G diverrà a quella data un fenomeno di massa, l’adozione dell’Internet mobile rimarrà ancora frammentario in tutta Europa, differenziandosi da Paese a Paese. 

   

Per quanto riguarda la diffusione dei servizi 3G, l’aggressiva politica commerciale dei player in Paesi come Italia (con un indice di penerazione del68%) e Gran Bretagna (penetrazione al 72%), accompagnata dalla forte domanda di servizi mobili consumer, trainerà il mercato, che vedrà in Europa un indice di diffusione medio pari al 61%.

 

A rimanere indietro saranno principalmente Finlandia, Belgio, Grecia e Lussemburgo, con un indice di penetrazione medio non superiore ai 45-50%. In alcuni di questi Paesi, oltre al quadro delle licenze è l’assetto regolatorio a influenzare fortemente il consolidamento del 3G. 
Ad esempio, il governo belga impedisce agli operatori di offrire pacchetti telefono+abbonamento. O ancora, la regolamentazione svedese obbliga gli operatori a coprire il 100% della popolazione, a differenza di altre come quella finlandese, che richiede appena il 35%. 

       

Nel resto d’Europa lo scenario è ugualmente frammentato, a causa del limitato interesse da parte degli utenti in Francia e Germania, della copertura Umts poco uniforme e dell’attività promozionale scarsamente efficace da parte degli operatori in Irlanda, Norvegia e Spagna. 

Ad ogni modo, il tasso di penetrazione del 3G in questi Paesi si attesterà su cifre che oscilleranno fra il 55% e il 65% a fine 2010, più o meno in linea con le medie europee.

 

E’ quanto emerge da un recente studio Forrester Research,  ‘European Mobile Forecast: 2005 to 2010’, che presenta i dati raccolti da un sondaggio effettuato fra i principali operatori mobili e vendor europei sulle condizioni di mercato, e che delinea lo scenario attuale e quello futuro in termini di penetrazione della tecnologia 3G e dell’Internet Mobile, crescita degli utenti e consolidamento delle tecnologie (GSM, GPRS e UMTS). 

  

Niek van Veen, autore del rapporto e ricercatore Forrester Research  commenta: “Entro il 2008, solo il 3% degli utenti mobili europei continuerà a fare uso di telefonini che supportano esclusivamente la tecnologia GSM, e tale indice è destinato a scendere, nel 2010, fino ad uno scarso 1%. Il GPRS comincerà invece a perdere terreno nei confronti del 3G già dal 2007, cosicché a fine decade soltanto il 38% degli utenti sceglierà di utilizzare cellulari GPRS come prima opzione”. E’ un dato non irrilevante, se pensiamo che oggi tale indice si aggira intorno al 70%.

 

Entro la fine del 2006, con la riduzione sistematica dei costi e con l’implementazione delle funzionalità dei cellulari di  ultima generazione, la diffusione dei terminali UMTS sul mercato raddoppierà letteralmente. E il trend positivo si manterrà costante almeno per un altro quinquennio.
In pratica, nel 2010, 3 utenti mobili su 5, in Europa, sceglieranno di abbonarsi al 3G.

Tuttavia, gli analisti avvertono: il definitivo affermarsi della terza generazione mobile nei prossimi cinque anni non implicherà un pari sviluppo in termini di consumi dell’Internet Mobile, per quanto contribuirà certamente al loro incremento.
Secondo le stime Forrester, nel 2005 il 90% dei cellulari sul mercato supportava già  funzionalità di navigazione web, ma ben il 93% degli accessi ricorreva a GSM o GPRS, trascurando l’alternativa 3G. D’altro canto, è anche vero che a sostenere lo sviluppo di questo segmento di mercato sarà la diffusione dei terminali Umts abilitati alla navigazione Internet, che entro il 2010 dovrebbe vantare oltre 200 milioni di terminali venduti.

“Ad oggi, il 21% degli utenti mobili europei ricorre ai servizi internet – compreso l’MMS  – almeno una volta al mese. Una volta consolidata la copertura e implementata la rete 3G, i consumi cominceranno a crescere. Ma non con lo stesso ritmo delle vendite di terminali e del numero di abbonamenti sottoscritti” conferma Van Veen.
 
L’allettante alternativa della Tv interattiva o dell’Internet tradizionale giocherà ancora un ruolo fondamentale per questo particolare segmento di mercato, il cui rallentato sviluppo è dovuto anche ad un più scarso interesse da parte dei consumatori e da una minore dimestichezza con queste specifiche funzionalità dei terminali. Dal 2010 in poi, è ipotizzabile tutta un’altra storia.