Galileo: vicina la firma del contratto da 950 mln di euro per lo sviluppo e la messa in orbita dei primi 4 satelliti

di Alessandra Talarico |

Europa


Giove-A

Dopo il successo del lancio del primo satellite Galileo, Giove-A e l’acquisizione del primo segnale, il 12 gennaio, il sistema di radionavigazione satellitare europeo si avvia alla stipula del contratto per lo sviluppo e la messa in orbita dei primi 4 satelliti della costellazione.

 

La firma del contratto da 950 milioni di euro tra l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e il consorzio Galileo Industries avverrà giovedì 19 gennaio a Berlino, alla presenza del ministro dei trasporti tedesco Wolfgang Tiefensee, del direttore Esa  Jean-Jacques Dordain e di diversi esponenti delle industrie coinvolte nel progetto (EADS, Alcatel, Finmeccanica, Thales, GSS e Galileo Industries).

 

Il contratto aprirà la strada al posizionamento operativo di Galileo, trasformando il progetto europeo “in una mini-costellazione di 4 satelliti supportati da una rete estensiva di stazioni terrestri che fornirà le fondamenta su cui il concessionario del progetto svilupperà la costellazione Galileo pienamente operativa”, ha spiegato Jacques Dordain.

 

Il primo dei 30 satelliti della costellazione Galileo, battezzato “GIOVE” (Galileo In Orbit Validation Element), è stato lanciato da un razzo Soyouz dal centro spaziale Baïkonour il 28 dicembre.   

 

Dopo Giove, un secondo satellite, costruito dal consorzio Galileo Industries, potrà essere messo in orbita nella primavera 2006.

 

Il lancio dei primi due satelliti sarà seguito dalla messa in orbita, nel 2008, dei primi 4 satelliti operativi.

 

Galileo diventerà uno standard mondiale in materia di navigazione satellitare civile e sarà pienamente interoperabile col sistema americano GPS (Global Positioning System), grazie a un accordo firmato il 26 giugno 2004 con gli Usa, che ha dato una forte spinta al mercato dei sistemi di navigazione per uso civile.

 

I costi totali del progetto sono stimati 3,2 miliardi di euro, per un mercato dal potenziale di tutto rispetto: 3 miliardi di ricevitori, introiti per 275 miliardi di euro da qui al 2020 e la creazione di 150 mila posti di lavoro qualificati.

La gestione del sistema è stata affidata ai due consorzi Eurely (Aena, Alcatel, Finmeccanica, Hispasat) e iNavSat (EADS Space, Inmarsat, Thales) che si occuperanno della gestione di Galileo per 20 anni, con la supervisione di un ente pubblico, la Galileo Supervisory Authority.

 

Il Centro di Controllo della Costellazione e della Missione e il Centro di Valutazione delle Performance del nuovo sistema di navigazione satellitare europeo Galileo saranno realizzati in Italia, rispettivamente al Fucino e nell’area di Roma.

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