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Internet: fra 10 anni oltre 3 miliardi di utenti

Europa


La rivoluzione Internet è appena cominciata, verrebbe da dire alla luce delle stime fatte dagli analisti e dagli imprenditori riuniti in Francia (a Autrans) per ‘immaginare’ il futuro di questo formidabile mezzo di comunicazione.

 

Tra 10 anni, dicono gli addetti ai lavori, il numero di internauti supererà i 3 miliardi e Internet sarà così radicato nelle nostre vite che non ci accorgeremo neanche più della sua presenza costante.

 

“Nel 2006 ci saranno 1 miliardo di utenti Internet e 2 miliardi di telefonini. Nel 2016 i telefonini dotati di connettività Web saranno 3,5 miliardi e offriranno l’accesso alla rete in un sistema in cui le persone saranno consumatori e produttori allo stesso tempo”, ha spiegato Louis Naugès, ingegnere fondatore della società Microcost.

 

Non ci sarà, tra 10 anni, ambiente in cui la Rete non potrà dare il suo contributo alla diffusione della conoscenza e alla velocizzazione di pratiche considerate fantascienza fino a 10 anni fa, dalla scuola alle imprese, dalla casa agli ospedali.

 

In campo sanitario, ad esempio, sono già moltissimi gli utenti che cercano informazioni in Rete prima di andare dal medico, ma questo non è che un aspetto marginale della questione, perché la vera rivoluzione consiste nell’uso delle nuove tecnologie per abbattere le barriere territoriali e seguire i pazienti in maniera costante e rapida.

In Italia, ad esempio, è partito nel 2004 il progetto UTAP (Unità Territoriale per l’Assistenza Primaria), che permetterà a più medici di condividere le informazioni di un solo paziente, attraverso una connessione alla rete digitale, che supporterà inoltre servizi di farmaco-vigilanza, eLearning, informazione ai cittadini e monitoraggio delle prescrizioni.

 

In Francia, entro i prossimi 18 mesi, prenderà forma il DMP (dossier medico personalizzato) che permetterà ai medici di ottenere le informazioni sui pazienti direttamente dal loro studio, con un notevole risparmio di costi e tempo e una risposta più rapida e mirata.

 

Secondo i consulenti specializzati nelle applicazioni web medicali, si può immaginare che tra 10 anni, le assicurazioni chiederanno ai clienti di impiantare dei chip sottopelle per verificare che il paziente non trasgredisca le imposizioni del medico (non bere, non fumare, non mangiare determinati alimenti).

 

Implicazioni sulla privacy a parte, Internet può diventare luogo privilegiato anche per i gemellaggi tra le scuole.

Le teleconferenze tra paesi diversi sono già una realtà, e permettono non solo scambi culturali, ma anche nuove attività molto proficue per gli studenti.

La conferma arriva dai risultati del primo anno di vita del progetto europeo eTwinning, che ha raccolto un numero di adesioni oltre ogni aspettativa: solo in Italia in anno si sono iscritte al progetto ben 1423 scuole tra elementari, medie e superiori ed oltre 1400 docenti.

Tra le collaborazioni più interessanti ci sono quella di un Liceo di Versailles con il liceo Classico Muratori di Modena per creare il primo club di Filosofia under 18 su internet, e l’esperienza avviata dagli studenti dell’Ipsia “Aletti” di Trebisacce (in provincia di Cosenza) con un liceo greco di Patrasso: in questo caso la riscoperta di radici comuni è passata attraverso una riflessione approfondita sull’olivo e sull’olio, elementi base della dieta mediterranea. Patrasso e Trebisacce hanno scelto di dialogare in inglese, anche se i risultati delle loro ricerche, riassunti su cd e su internet, saranno pubblicati sia in inglese che in greco.

 

In ambito lavorativo, invece, Internet può permettere di scegliere gli orari e il luogo di lavoro e l’ulteriore sviluppo delle sue applicazioni permetterà di lavorare “da 7 a 77 anni”, ha concluso Naugès, 63 anni.

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