Minacce alla reti informatiche: il 94% delle aziende italiane ha subito un attacco. Se ne discuterà al convegno CNIPA

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Sicurezza informatica

Quasi tutte le imprese italiane, il 94% per la precisione, hanno subito attacchi alle proprie reti informatiche ed il 40% di esse ha impiegato da 2 a 5 giorni per rimettersi in sesto.

Più del 50% delle aziende del nostro Paese non dispone di personale specializzato sulla sicurezza informatica. Secondo la FBI il danno economico medio derivante dalle sole infezioni virali ad un sistema informatico aziendale è di almeno 200 mila dollari l’anno. Per il 70% dei casi il veicolo di maggiori infezioni è l’email ed il restante 30% Internet.

La “geografia” italiana degli attacchi è ripartita per il 51% al Nord, per il 35% al Centro e per il 14% al Sud/Isole e nella divisione per regioni è in testa la Lombardia (31%) seguita dal Lazio (25%).

 

“I problemi legati alla sicurezza delle reti informatiche hanno un forte impatto sul Sistema Paese. Il tema della sicurezza è molto dibattuto e spesso non risulta chiaro nei suoi confini e nella sua portata. Inoltre, poiché stanno aumentando i servizi on-line erogati dalla Pubblica amministrazione centrale e locale, si pone come essenziale che i cittadini e le imprese abbiano il massimo grado di confidenza e sicurezza nell’utilizzare gli strumenti informatici, tenendo presenti le imprescindibili esigenze di salvaguardia della privacy”, ha detto Livio Zoffoli, presidente del CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica amministrazione), annunciando che martedì 17 gennaio 2006 si terrà a Roma un convegno su La sicurezza ICT nella pubblica amministrazione: strategie ed azioni”.

 

L’obiettivo è quello di “fornire una panoramica di esperienze internazionali e nazionali sulla sicurezza ICT nella PA e per presentare le attività del Comitato Tecnico Nazionale per la Sicurezza ICT (CTNSI)”, ha spiegato Claudio Manganelli, componente CNIPA e presidente del CTNSI.

L’evento sarà una importante ed utile occasione non solo per fare il punto sulla situazione e sugli strumenti pure normativi sinora varati, ma anche sulle iniziative messe in cantiere dal CERT (Computer Emergency Readiness Team), il centro istituito presso il CNIPA per prevenire e sanare gli attacchi alla rete informatica pubblica.

 

Oltre agli interventi del ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, e di quello per le Comunicazioni, Mario Landolfi, sono previsti i contributi degli stessi Zoffoli e Claudio Manganelli; di Edward Luttwak, consulente del Governo USA; di Francesco Pizzetti, presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali; di Alfredo Mantovano, Sottosegretario all’Interno; di Udo Helmbrecht, presidente dell’Ufficio Federale per la Sicurezza Informatica della Germania; di Vincenzo Vita, assessore della Provincia di Roma; di Domenico Vulpiani, direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni; di Danilo Bruschi, ordinario di Informatica all’Università di Milano; di Luisa Franchina, direttore dell’Istituto Superiore delle Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione; di Franco Guida, della “Fondazione Ugo Bordoni“; di Giorgio Tonelli, dello Studio Ambrosetti e di Carlo Sarzana di Sant’Ippolito, presidente aggiunto onorario della Corte di Cassazione.

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