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Tlc mobili: Enel pronta a uscire da Wind. Ipo entro il 2007

Italia


Enel cederà la quota residua di Wind “appena possibile”, così come previsto dal contratto di cessione dell’operatore al consorzio Weather Fund di Naguib Sawiris, numero uno dell’operatore egiziano Orascom.

Lo ha detto l’amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, che ha precisato che il restante 37% di Wind sarà ceduto in linea con le date contrattuali di metà gennaio.

In base ai termini del contratto, Enel ha ottenuto per il 62% di Wind, una quota del 5,2% di Weather, che potrà salire al 26,1% in seguito alla cessione della quota residua dell’operatore, che dovrebbe avvenire tra il 15 gennaio e il 30 giugno 2006.

 

Allo stesso tempo, il patron di Orascom – nominato di recente membro onorario dell’Osservatorio Mediterraneo – ha rivelato il piano strategico per il futuro di Wind.

Per il gruppo, spiega Sawiris, c’è in cantiere la completa integrazione con Orascom che avverrebbe tramite il fondo Weather, e la quotazione in Borsa entro la prima metà del 2007.

Se il mercato sarà favorevole – ha detto ancora Conti, “avremo interesse a promuovere questa operazione”.

 

Più in dettaglio, “per le azioni Orascom ci potrà essere uno scambio con Weather, oppure un acquisto da parte di quest’ultima”.

Quando arriverà il momento dell’Ipo, tutti gli azionisti che accetteranno lo scambio di azioni, Sawiris incluso, “…avranno l’opportunità di ricevere i vantaggi del collocamento delle due società”.

 

Le strategie di Sawiris nel settore delle telecomunicazioni tengono in gran contro l’Italia, ma guardano anche ai paesi emergenti.

Entro pochi anni, ha spiegato il tycoon egiziano, ci saranno “5 o 10 operatori”.

“Io vorrei essere uno di loro: non necessariamente il primo, ma uno di loro”.

 

Non potendo contare sull’assegnazione di nuove licenze, tutte già attribuite nei mercati di maggior rilievo, Orascom punta tutto sulle acquisizioni, come è avvenuto in Italia per Wind, per la quale sono stati messi sul piatto 12,6 miliardi di euro.

Entro i prossimi due-tre anni, il gruppo egiziano conta di portarne a termine almeno altre due, per andare a formare un unico grande player.

 

Questo nuovo grande operatore punterà sui mercati emergenti, dove la penetrazione delle tlc è ancora bassa e si presentano, dunque, possibilità illimitate.

 

Sawiris cita l’esempio del Pakistan, che conta 150 milioni di abitanti. Pur essendo un paese molto povero, “…il 20% degli abitanti può permettersi il telefono. Il 20% di 150 milioni è 30 milioni, che è il numero di abitanti di Olanda, Belgio, Grecia e di almeno altri due paesi europei. Se ognuno di questi spende 10 dollari al mese, è sufficiente che in Pakistan ce ne siano due per ogni europeo che spendono tanto. Pensi al guadagno che si può generare”.

 

Orascom ha raggiunto a settembre 2005 quota 25,5 milioni di abbonati con un incremento del 125% rispetto a settembre 2004. Nello stesso periodo gli utili sono cresciuti del 75% a 491 milioni di dollari, e i ricavi sono cresciuti del 63%, con un aumento del 20% solo nell’ultimo trimestre.

 

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