Mondo
Appena dieci anni fa, i telefonini erano considerati uno status symbol esotico, appannaggio di manager instancabili e attori di Hollywood. Mai nessun gadget nella storia è riuscito a diventare tanto popolare e onnipresente come il cellulare, tanto che entro la fine del 2005, saranno 1,8 miliardi le persone che ne possiederanno uno.
I profitti dell’industria, neanche a dirlo, sono da capogiro e toccheranno, entro la fine del 2006, la ragguardevole cifra di 1,2 trilioni di dollari, trainati dalla costante crescita delle comunicazioni mobili e wireless.
Sullo stesso periodo, secondo uno studio appena pubblicato da Insight Research, i profitti legati alle comunicazioni mobili e wireless rappresenteranno il 49% del totale, rispetto al 46,3% di quest’anno, per raggiungere il 55,6% nel 2010.
Fino al 2010, i profitti legati ai servizi tlc cresceranno a una media annuale del 5,9%, percentuale che riflette i livelli di crescita conosciuti dall’industria negli anni precedenti la bolla hi-tech, sul finire degli anni ’90.
“Dopo diversi anni brutali in cui le fortune dell’industria telecom si erano stabilizzate al ribasso – con conseguenti licenziamenti, fallimenti e anche qualche eclatante scandalo finanziario – nel 2005, l’industria sembra aver voltato l’angolo”, spiega Insight Research.
Nel 2010, i profitti dell’industria raggiungeranno quota 1,6 trilioni, e si potrà dunque scrivere la parola fine alla crisi dell’industria delle telecomunicazioni.
Lo studio sottolinea la rapida crescita di alcuni segmenti dell’industria, come il VoIP, il Wi-Fi, l’IMS e il media streaming, nonché di alcune innovazioni tecnologiche come il DWDM e il WDM in fibra ottica.
Le aziende, inoltre, stanno cominciando a rivedere i loro modelli di business, privilegiando l’acquisto di linee private, numeri 800-, IP PBX e IP Centrex.
“La crisi degli anni passati sta finalmente iniziando a disperdersi e, mentre l’intera industria assiste a un ritorno a livelli di crescita storici, possiamo anticipare che diverse regioni e prodotti conosceranno una crescita irregolare”, ha dichiarato il presidente di Insight Research, Robert Rosenberg.
“L’Asia Pacifico e l’America Latina dovrebbero conoscere la crescita più veloce per quanto riguarda la banda larga, con l’Europa e gli Usa in ritardo. Le comunicazioni vocali wireless continueranno a sopravanzare quelle fisse, grazie alla costante crescita dei servizi 2,5G e 3G”, ha concluso Rosenberg.
Il Nord America registrerà il livello di crescita annuale più basso (3,9%), pur mantenendo la prima posizione per i profitti legati ai servizi tlc nel 2005.
La percentuale di crescita dell’area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) registra un tasso di crescita leggermente più alto, al 4,5% all’anno, grazie alla crescita del mercato wireless e all’impennata dei mercati meno sviluppati, come l’Europa dell’est e l’Africa.
I livelli di crescita maggiori si registreranno in Messico e Brasile e in tutti quei paesi del Sud America caratterizzati dalla crescita della classe media e dalla privatizzazione delle industrie chiave.
La regione Asia Pacifico conoscerà la maggiore crescita media annuale, al 9,3%, e i profitti più alti, e, secondo le stime della società, riuscirà a superare l’America del Nord dal 2007.
Cari Lettori, stiamo cambiando la piattaforma tecnologica di Key4biz. Nel corso dei prossimi giorni avrete nuove funzionalità e nuove modalità di consultazione.
E’ possibile che si verifichi qualche malfunzionamento e per questo ci scusiamo in anticipo. Naturalmente, saranno graditi i suggerimenti di voi tutti perché Key4biz funzioni sempre al meglio come strumento della Community italiana dell’ICT.