Approvato dall’IEEE lo standard 802.16e, il WiMax mobile

di Alessandra Talarico |

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L’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE) ha approvato con il 98,6 per cento di sì, lo standard 802.16e, la specifica che servirà da base per lo sviluppo del WiMax mobile.

 

L’annuncio era atteso da quando lo standard era stato completato un paio di mesi fa, ma l’ufficializzazione è stata lo stesso accolta come un evento essenziale per lo sviluppo e l’implementazione dei servizi mobili a banda larga.

 

Il nuovo standard verrà chiamato ufficialmente 802.16-2005 e consentirà al WiMax Forum di avviare i test e l’iter di certificazione all’inizio del 2006, con i primi prodotti in arrivo sul mercato entro la fine del prossimo anno, o all’inizio del 2007.

 

“Abbiamo lavorato per due anni per migliorare lo standard fisso e adattarlo alle applicazioni mobili”, ha dichiarato Roger Marks, presidente dell’IEEE 802.16 Working Group.

 

La differenza fondamentale tra il WiMax fisso e quello mobile è che la connessione può essere mantenuta usando 802.16e anche muovendosi tra le stazioni base. Il nuovo standard supporterà inoltre la più efficiente tecnologia radio OFDMA, che suddivide lo spazio di frequenze disponibili in diversi gruppi di portanti con sottocanali e riduce le interferenze, nonché l’uso di antenne adattative e la scalabilità dell’occupazione dei canali sulla base della disponibilità di banda.

 

Tutto per consentire un collegamento senza interruzioni fino a una velocità di circa 120 chilometri all’ora.

 

Il prossimo passo nello sviluppo del WiMax mobile arriverà nella cornice delle Olimpiadi invernali di Torino, quando Telecom Italia e Samsung presenteranno il primo telefonino al mondo basato sulla tecnologia WiBro (la versione coreana del WiMax).

 

Secondo il rapporto “WiMAX and Broadband Wireless Worldwide Market Analysis and Trends 2005-2010“, nei prossimi anni gli utenti della versione mobile di WiMax saranno oltre 16 milioni e i chip a supporto della tecnologia genereranno profitti per più di 700 milioni di dollari nel 2010. 

 

La tecnologia 802.16e potrebbe però dover affrontare diversi ostacoli sulla strada della commercializzazione e la sua diffusione in Europa potrebbe essere meno forte del previsto, a causa della forte concorrenza esercitata dalle reti 3G avanzate – basate su 1xEV-DO e HSDPA – che saranno ampiamente disponibili in un ecosistema ben definito quando i sistemi WiMax mobile faranno il loro ingresso sul mercato di massa.

 

Nel frattempo, comunque, molti vendor – Airspan, Alcatel, BT Group, Navini Networks, NextNet Wireless, Samsung e altri – si stanno dando un gran da fare per lo sviluppo della tecnologia, partendo dal presupposto che essa – garantendo l’applicazione dello standard su una base mobile o ‘nomadica’ – sia molto più promettente dell’802.16d, destinato a competere con le linee a banda larga ADSL.