WSIS: presentato il primo prototipo del Pc da 100 dollari per informatizzare i bambini più poveri

di Alessandra Talarico |

Mondo


Pc da 100 dollari

E’ stato presentato ieri nell’ambito del Summit mondiale sulla società dell’informazione (WSIS) il prototipo del Pc da 100 dollari, realizzato dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) da un’idea di Nicholas Negroponte.

 

Concepito nell’ambito dell’iniziativa ‘un laptop per ogni bambino’, il progetto del professor Negroponte, guru tra i più influenti dell’industria informatica mondiale, è quello di  rendere i computer ubiqui come i telefonini, in quelle aree del mondo che sono prive delle tecnologie basilari e trasformare i bambini – diretti destinatari dell’iniziativa – in “agenti del cambiamento”.

 

Si tratta di una macchina solida, a basso consumo energetico (potrà essere alimentata sia a corrente sia a manovella), funzionerà con i software liberi e potrà connettersi a Internet.

 

“E’ un progetto stimolante per molti aspetti”, ha spiegato il Segretario Generale dell’Onu, Kofi Annan.

“Un traguardo tecnologico impressionante, in grado di realizzare tutto quello che si può fare con i computer più costosi e attraverso cui si potrà mantenere la promessa di realizzare un maggiore sviluppo sociale ed economico nelle aree più povere del pianeta”.

 

Non si tratta dunque, di una sorta di magia, ma di connettere i bambini tra loro e dargli anche l’opportunità di mettersi in contatto con le scuole e i professori del mondo, di formare, in sostanza, i cittadini e i professionisti del futuro.

 

“I bambini sono la più grande risorsa naturale di ogni Paese ed educare questi bambini è la chiave per risolvere i più importanti e complessi problemi del mondo”, ha spiegato Negroponte.

“Tuttavia, la migliore educazione non può venire dalla scuola tradizionale, ma attraverso l’interazione e l’esplorazione indipendente. Lo sviluppo di un Pc da 100 dollari darà questa possibilità a tutti i bambini, soprattutto quelli dei paesi in via di sviluppo”.

 

Secondo Michalis Bletsas, stretto collaboratore di Negroponte, i primi modelli verranno prodotti nel 2006, ma la produzione di massa non partirà prima del 2007.

 

Nel frattempo, più di 150 Paesi hanno già manifestato il loro interesse per il progetto, con in testa il Brasile, per un totale di 4,5 milioni di commesse.

Discussioni sono in corso con la Nigeria, l’Egitto, l’Argentina, la Tailandia, la Cina e l’India.

 

Il progetto è essenzialmente non-profit: ogni computer costerà intorno ai 90 dollari e i restanti 10 verranno gestiti in base alle esigenze dei governi.

L’HDLP, infatti, non sarà venduto direttamente al pubblico, ma commissionato e distribuito dalle autorità nazionali, attraverso i Ministeri dell’educazione.

 

“La sfida tecnologica è reale e bisognerà fare importanti passi avanti, ma la maggior parte dei soldi verranno recuperati in altri modi”, ha spiegato Negroponte.

 

Per sviluppare i laptop, il MIT collaborerà con un piccolo numero di società, che avvieranno la produzione entro febbraio-marzo, con l’obiettivo di produrre fino a 200 milioni di Pc entro la fine del prossimo anno.