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Open source e telefonia mobile: nasce il Linux Phone Standards (LiPS) Forum

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Cresce l’interesse degli operatori e dei produttori nei confronti delle piattaforme Linux per la telefonia mobile, come conferma la creazione di un nuovo consorzio, il secondo nel giro di poche settimane, che include fra i suoi membri France Telecom, Huawei Technologies, Montavista Software e PalmSource.

 

Si chiama Linux Phone Standards (LiPS) Forum e il suo scopo sarà quello di definire standard, applicazioni e servizi Linux per i terminali mobili, per  promuovere l’interoperabilità e l’adozione dell’open source anche sui telefonini ed evitare un’eccessiva frammentazione del mercato.

 

Diverse organizzazioni – la Mobile Linux Initiative dell’Open Source Development Lab (OSDL) e il Consumer Electronics Linux Forum (CELF) per dirne un paio – stanno già lavorando alla definizione di standard per migliorare alcuni aspetti relativi al consumo di energia e alle performance dei dispositivi mobili che ‘montano’ Linux, ma ancora poco è stato fatto per standardizzare i layer più alti, quelli che su cui i costruttori e i vendor di software si basano per differenziare le loro offerte e generare profitti.

 

Questa mancanza di standardizzazione ha fatto sì che tuttora sussistano diversi ostacoli allo sviluppo e alla diffusione di applicazioni e servizi su terminali Linux e, di fatto, sta ritardando l’adozione su larga scala dell’open source mobile.

 

LiPS, nelle intenzioni dei suoi creatori, vuole colmare proprio questo gap e lavora alla standardizzazione dei livelli superiori, che abilitano lo sviluppo e l’interoperabilità di applicazioni e servizi per gli utenti finali.

 

A ottobre, alcune delle società prenti nel LiPS, si sono unite in un altro progetto a Motorola, Trolltech, e Wind River Systems per accelerare la creazione di una piattaforma Linux per il mobile.

Le due iniziative nascono dall’esigenza comune di aumentare la competitività sui mercati dell’open source e della telefonia mobile, e di stabilire un ambiente standardizzato che semplifichi lo sviluppo e la gestione delle applicazioni e dei servizi sul maggior numero possibile di terminali.

 

E infatti Stuart Cohen, CEO di OSDL, ha riferito di aver avuto degli incontri con i promotori del LiPS, da cui è emerso che i due progetti sono complementari, col LiPS concentrato sul layer delle applicazioni e la Mobile Linux Iniziative sui miglioramenti al kernel Linux.

Tutti e due questi aspetti sono infatti ugualmente importanti per il successo dei terminali Linux sul mercato di massa.

“Per soddisfare queste esigenze, LiPS definirà sia gli standard per la produzione di sistemi basati su Linux, sia le interfacce necessarie a supportare lo sviluppo e la diffusione di applicazioni e servizi per l’utente finale”.

 

Paragonato ai sistemi operativi mobili di Microsoft e Symbian, Linux è generalmente considerato più flessibile, ma meno completo, essendo, i primi due, completi di kernel, protocolli per le comunicazioni e le applicazioni multimediali, servizi di gestione e sicurezza, applicazioni PIM (personal information management).

Sia Windows Mobile che Symbian, inoltre, godono di ecosistemi software – forniti da terze parti – in ottima salute.

 

I telefonini Linux-based, d’altro canto, forniscono maggiore possibilità di differenziazione e di promozione del brand e permettono di evitare una eccessiva chiusura dei vendor, priorità degli operatori e dei produttori.

 

C’è, dunque, da un lato, la volontà di creare un’alternativa ai sistemi Microsoft e Symbian, ma anche l’interesse nel ridurre la possibile frammentazione del mercato introducendo una piattaforma standardizzata che permetta di produrre i telefonini Linux in maniera il più possibile rapida, economica e interoperabile.

E questo è possibile solo promuovendo la cooperazione tra operatori e produttori di telefonini.

 

Inizialmente, LiPS definirà gli standard per i telefonini di fascia bassa, in grado di gestire applicazioni semplici, e i primi prodotti dovrebbero arrivare entro il primo trimestre del 2006.

 

Il settore dei telefonini è in costante crescita e, secondo la società di ricerca Ovum, entro il 2009 ne verranno venduti 2,8 miliardi. Nessuna sorpresa, dunque, che molte compagnie stiano cercando disperatamente di ritagliarsi una nicchia del mercato.

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