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TDT: la Francia accelera. Presentato il Rapporto che studia le modalità per il passaggio e la copertura totale

Europa


Dopo sei mesi di lavoro, la Commissione creata ad hoc dal governo francese e dal Consiglio Superiore dell’Audiovisivo (Conseil supérieur de l’audiovisuel – CSA) ha completato un nutrito Rapporto sullo sviluppo della Tv digitale terrestre (TDT).

L’analisi evidenzia le necessarie condizioni per far sì che l’85% dei francesi possa aver accesso ai servizi della TDT entro marzo 2007.

Il Report esamina anche le possibili opzioni per garantire che il 100% della popolazione possa fruire dei servizi in chiaro del digitale terrestre.

 

Questo gruppo di lavoro è stato creato dal CSA e dalla Direzione dello sviluppo dei media (Direction du développement des médias – DDM), e dovrà fornire al governo un progetto per accelerare la copertura del digitale terrestre per quell’85% della popolazione francese. La Commissione dovrà proporre le soluzioni per velocizzare il passaggio al digitale di alcune zone, specie quelle transfrontaliere, dove maggiore è la mancanza di frequenze.

Inoltre, questo gruppo è chiamato a esaminare tutte le possibilità per assicurare l’accesso a tutti i programmi in digitale terrestre, l’estensione della copertura, installazione di nuovi trasmettitori o aumento della potenza di quelli esistenti, ma anche ricerca della complementarietà con altri vettori di diffusione o distribuzione della televisione.

 

In Francia, la TDT è stata lanciata con grande successo nel marzo scorso, con una copertura del 35% della popolazione: 685.000 decoder sono stati noleggiati o venduti tra marzo e settembre 2005, dai più semplici ai più sofisticati, con hard disk integrato. Si tratta di un tasso di penetrazione dell’8% nelle zone coperte dal segnale (Fonte: Consorzio Télévision numérique pour tous).

L’offerta sta per essere estesa geograficamente (copertura del 50% della popolazione) e soprattutto qualitativamente: aumento del numero dei canali gratuiti (+4 per un totale di 18) e, entro qualche settimana, lancio dei canali pay.

 

Secondo le previsioni, entro la fine dell’anno saranno più di 1 milione i decoder venduti, per arrivare a 3 milioni nel marzo 2007 e a circa 10 milioni nel 2010 (Fonte: NPA Conseil).

Analogo successo si registra in diversi Paesi dove, come in Francia, l’analogico terrestre è la principale tecnologia di trasmissione televisiva.

Più precisamente, in Gran Bretagna, a quattro anni dal lancio della TDT, più di 5,2 milioni di famiglie sono dotate di decoder, in Italia 2 milioni in due anni. In Germania, dove il cavo domina il mercato televisivo, quasi la metà delle case, 1,7 milioni per l’esattezza, dispongono di un’antenna per ricevere la TDT.

Tutto questo si colloca in un contesto che vede tutti i Paesi europei impegnati nel passaggio dall’analogico al digitale terrestre.

Molti Paesi hanno già ufficializzato il calendario che scandisce le tappe di questa migrazione: l’Italia ha fissato lo switch-off al 2006, sempre l’anno prossimo  dovrebbe passare sul digitale terrestre la Tv pubblica dei Paesi Bassi, seguirà la Svezia che si è data tempo entro il 1° marzo 2008, infine la Spagna che ha fissato al 2010 la data del passaggio. In Germania, nel 2003 Berlino ha spento il segnale analogico e adesso si sta procedendo regione per regione.

 

In Gran Bretagna, il Ministro della cultura e dei media, Tessa Jowell, ha annunciato il 15 settembre scorso un piano dettagliato per il passaggio al digitale terrestre, che sarà lento e graduale. Lo switch-off comincerà nel secondo semestre del 2008 per essere completato nel 2012.

 

A livello europeo, la Commissione Ue ha pubblicato il 25 maggio scorso una comunicazione indirizzata al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, che riguarda l’accelerazione della transizione dalla radiodiffusione in analogico a quella in digitale terrestre e ha proposto di fissare all’inizio del 2012 la deadline per il passaggio alla nuova tecnologia di trasmissione per tutti i Paesi Ue.

 

Il Report del gruppo di lavoro creato in Francia, conclude sottolineando che lo spegnimento dell’analogico consentirà di liberare le frequenze per nuovi tipi di servizi, ma potrà avvenire solo quando tutti i canali gratuiti trasmessi con la vecchia tecnologia potranno essere accessibili in digitale da tutto il territorio e una parte molto consistente della popolazione sarà dotata del set op-box necessario per la ricezione.

Visto che al momento la TDT è stata lanciata solo in alcune città, il Rapporto evidenzia la necessità di studiare un piano di accelerazione dei lavori e di ampliamento della disponibilità dei canali su tutto il territorio metropolitano. 

 

 

Accélération du Déploiement de la Télévision Numérique Terrestre et Extension de la Disponibilité des chaînes de la TNT sur le Territoire

, Novembre 2005

di Denis Rapone

        Direttore Generale Consiglio Superiore dell’Audiovisivo

    Patrick Raude

        Direttore per lo Sviluppo dei media – Servizi del Primo Ministro

 

 

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

Archivio delle news sulla Tv digitale terrestre

 

 

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