Il Governo lancia un Fondo High-Tech, per promuovere la partecipazione del capitale di rischio nelle PMI innovative

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Lucio Stanca

Il Governo lancia un Fondo High-Tech affinché il venture capital divenga effettivamente strumento per sostenere le piccole e medie imprese altamente innovative.
Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca,
ha infatti reso noto che è stato approvato il decreto attuativo che, con uno stanziamento di 100 milioni di euro, promuove la partecipazione del capitale di rischio nelle PMI innovative allo scopo di incentivare il numero di investitori istituzionali che investano in Italia mediante la partecipazione al Fondo High-Tech, con i quali condividere gli elevati rischi e dando maggior ritorno al capitale di rischio. Nell’ambito delle già limitate dimensioni del venture capital in Italia, infatti, solo il 5% è rivolto all’high-tech.

Firmatari dell’iniziativa governativa sono i Ministri per l’Innovazione e le Tecnologie, per l’Economia e le Finanze e per lo Sviluppo e la Coesione Territoriale.

 

In particolare, ha spiegato Stanca, “ne sono beneficiarie le PMI che attuano grande innovazione tecnologica attraverso l’ICT e che hanno programmi di investimento in aree sottoutilizzate (Sud, Abruzzo e Molise), anche se la loro sede è nel Centro Nord. La tipologia degli interventi prevede il co-investimento dello Stato nei fondi di Società Gestione Risparmio (SGR) nella misura del 50% in fondi specializzati e del 33% in fondi generalisti¿.

¿Tale co-investimento ¿ ha aggiunto – abbatte il rischio dei venture-capitalist in settori in cui esso è particolarmente alto, in quanto lo Stato perde di pari passo con l’investitore, ma lascia a quest’ultimo un maggior ritorno nel caso in cui il progetto sia vincente”.

 

Le SGR beneficiarie dell’iniziativa saranno individuate da un Comitato di Pilotaggio interministeriale sulla base di un Bando di accreditamento delle SGR, che sarà pubblicato a novembre.

¿La durata del fondo di 10 anni – ha precisato il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie – costituisce un particolare beneficio per le PMI, che in tal modo vedono allungati i tempi di restituzione del capitale rispetto ai ridotti tempi attuali. Non solo, ma sul modello israeliano, il Governo ha stabilito che gli elevati costi dell’istruttoria, che di per sé costituiscono un inibitore allo sviluppo del venture capital nelle PMI, siano totalmente a carico del fondo stesso“.

 

Stanca ha sottolineato che ¿lo Stato non interverrà nella gestione, lasciando questo aspetto alle logiche del mercato, ma si accollerà i rischi e darà maggiori ritorni agli investitori nel caso di successo del progetto¿.

¿Quest’ultimo provvedimento – ha detto ancora il Ministro – si inquadra nella complessiva politica avviata dal Governo per l’innovazione tecnologica nelle imprese e che, per la prima volta, ha visto l’avvio di iniziative e provvedimenti, che sono già operativi, a sostegno delle aziende sul fronte della formazione, dell’accesso al credito mediante il fondo di garanzia, degli incentivi all’innovazione a favore sia dei distretti e filiere digitali che dei poli tecnologici, sino alla sviluppo di 11 territori regionali ad alto potenziale tecnologico”.

Il Ministro Stanca ha, infine, sottolineato che ¿il Governo ha promosso una nuova generazione di strumenti per il finanziamento dell’innovazione che tiene conto dell’attuale contesto competitivo in cui l’innovazione tecnologica è il fattore principale per il successo di un’impresa. L’innovazione radicale di prodotto e processo, infatti, costituisce l’unica alternativa per le aziende che non possono competere con il basso costo dei fattori di produzione, ossia lavoro e materie prime”.

 

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