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Comunicazioni elettroniche: la Ue avvia procedure d’infrazione contro 8 Stati membri

Europa



La Commissione europea ha avviato una serie di procedure d’infrazione contro il Belgio, la Repubblica Ceca, la Polonia, l’Estonia, Cipro, la Lettonia, il Lussemburgo e la Slovenia per la mancata notifica delle analisi del mercato delle comunicazioni elettroniche, come richiesto dal quadro regolamentare comunitario.

 

Le analisi di mercato hanno lo scopo di assicurare che le regole stabilite dalla Ue per le comunicazioni elettroniche siano aggiornate in funzione dell’evoluzione del mercato e che siano applicate solo in caso di mancanza di concorrenza. In questo senso, dei vincoli devono essere imposti agli operatori dominanti.

 

l’invio di una notifica formale è il primo passo di una procedura d’infrazione in base all’articolo 226 del trattato comunitario (mancato rispetto di un vincolo da parte di uno Stato membro).

 

Gli Stati membri coinvolti nella procedura hanno due mesi di tempo per rispondere alle preoccupazioni della Ue.

 

Altre procedure d’infrazione sono state aperte nei confronti dell’Estonia, a causa di alcune lacune giuridiche relative alla definizione dei mercati e dei regimi transitori, e contro Cipro e la Slovenia, dove l’indipendenza dell’Autorità nazionale di regolazione delle tlc non è ancora in linea con il diritto comunitario.

 

Le procedure d’infrazione nei confronti di Malta sono già passate alla seconda fase a causa della mancata applicazione delle portabilità del numero.

 

¿l’implementazione delle regole comunitarie è essenziale per assicurare che la competizione sul mercato delle comunicazioni elettroniche si traduca nella fornitura di beni e servizi di alta qualità che sono essenziali per la crescita e l’occupazione¿, ha dichiarato Viviane Reding, commissario Ue per i media e la società dell’informazione.

 

¿Abbiamo bisogno delle analisi di mercato dei 25 regolatori nazionali ¿ ha aggiunto la Reding ¿ per poter fare una valutazione informata del quadro normativo in occasione del suo riesame nel 2006. Ecco perché sono determinata a prendere le misure necessarie affinché gli Stati membri rispettino i vincoli al più presto possibile¿.

 

Il quadro comunitario sulle comunicazioni elettroniche è in vigore da due anni nell’Europa a 15 e da 17 mesi per i nuovi Stati membri.

Tutti gli Stati membri erano tenuti ad assicurare che le autorità nazionali effettuassero una prima analisi dello stato della concorrenza sui mercati, e un esame della regolamentazione esistente ¿il prima possibile¿, dopo l’entrata in vigore del quadro normativo comunitario.

 

Il processo di analisi del mercato avanza bene in alcuni Stati membri, ma i 7 Stati interessati dalla nuova procedura, alla fine di settembre, non avevano ancora notificato alla Commissione i risultati delle analisi dei loro mercati.

 

Bruxelles continuerà ugualmente a seguire la situazione di alcuni Stati membri le cui Autorità hanno notificato soltanto un piccolo numero di analisi di mercato e dove i progressi di queste analisi per quel che riguarda altri mercati siano troppo lenti.

 

Alessandra Talarico

 

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