Wind: Pompei lascia. Cosa riserva il futuro al terzo operatore italiano?

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Tommaso Pompei

Tommaso Pompei lascia Wind, l¿azienda da lui fondata nel 1997, per approdare al colosso americano Verizon.

La notizia era nell¿aria gi&#224 da tempo, ma societ&#224 l¿ha ufficializzata ieri sera al termine del cda, precisando che le dimissioni decorreranno dal prossimo 15 ottobre.

Il manager, ha avviato il progetto Wind sin dal suo ingresso nel Gruppo Enel nel 1996 come Executive Vice President della Struttura Servizi di Telecomunicazioni (STC), e lascia ora l¿azienda ¿in ottima salute e con una posizione di mercato invidiabile¿.

Wind detiene la pi&#249 estesa ed articolata rete di telecomunicazioni tra gli operatori non dominanti. La sua rete mobile copre pi&#249 del 94% della popolazione (con la copertura nella altre aree assicurata da accordi di roaming nazionale con altri operatori mobili), mentre i servizi di telefonia fissa ed internet sono disponibili sull”intero territorio italiano, anche grazie ad una dorsale in fibra ottica che si estende lungo oltre 18,000 chilometri.

Wind &#232 anche il terzo operatore mobile italiano, con una quota di mercato del 16% raggiunta in soli tre anni dal lancio commerciale dei servizi di telefonia mobile.

Ad agosto, Enel ha concluso la cessione del gruppo tlc al fondo Weather Investments, guidato dal tycoon Naguib Sawiris, amministratore delegato dell¿operatore Orascom.

Il controvalore complessivo dell¿operazione &#232 pari a 12.1 miliardi di euro e, nei termini dell¿intesa, Enel rimarr&#224 socia di Sawiris con una quota del 26%.

L¿arrivo di un socio industriale, ha spiegato Pompei, ¿crea le condizioni perch&#233 io lasci e mi orienti verso nuove sfide professionali¿, nella fattispecie, riferisce Il Sole 24 ore, un ruolo dirigenziale in Verizon Communications, il primo operatore Usa di telefonia locale.

Secondo i soliti bene informati, le dimissioni sarebbero per&#242 maturate per via delle divergenze col nuovo presidente circa il piano industriale della compagnia e il ventilato ridimensionamento della figura dell¿amministratore delegato.

La roadmap prevista per l¿operatore include la riorganizzazione della societ&#224, in termini di efficienza e di taglio dei costi, con l¿obiettivo di superare entro l¿anno i 3 miliardi di Margine operativo lordo.

Dopo questa prima fase, si potr&#224 procedere alla fusione con Orascom e alla quotazione in Borsa della nuova societ&#224, progetto che era alla base delle strategie di Enel e che dovrebbe concretizzarsi entro il 2006.

In particolare, la nuova entit&#224 punter&#224 a una forte crescita della quota di mercato in Europa, nel bacino del Mediterraneo e in tutti quei paesi dove Orascom ha e avr&#224 un ruolo chiave. Inoltre, il coordinamento tra le due societ&#224 svilupper&#224 una massa critica tale da favorire notevoli risparmi, in particolare negli acquisti, per esempio di telefoni portatili, e negli investimenti tecnici

Queale che sia il vero motivo delle dimissioni, il neo Presidente del Consiglio di Amministrazione Naguib Sawiris ha riferito che esse ¿giungono inattese e non previste¿.

¿Voglio ringraziare a nome dell¿Azienda il Dr. Pompei per lo straordinario lavoro svolto ¿ ha commentato Sawiris – che ha consentito a Wind di diventare in pochi anni uno tra i player di telecomunicazioni pi&#249 rilevanti nel panorama europeo, operando in un mercato nel quale lo scenario competitivo &#232 tra i pi&#249 elevati al mondo e desidero esprimere i miei migliori auguri al dr. Pompei per i suoi futuri impegni¿.

La carica di amministratore delegato verr&#224 ricoperta ad interim da Luigi Gubitosi, ex direttore finanziario Fiat, ¿mentre prosegue la ricerca del candidato giusto per la sostituzione del Dr. Pompei¿.

In base ai dati consolidati 2004, Wind ha registrato ricavi per 4,7 miliardi di euro, in crescita del 7,6% rispetto ai 4,3 miliardi di euro del 2003, un Ebitda (margine operativo lordo) pari a 1,5 miliardi di euro, che segna un incremento del 53,8% rispetto ai 1,01 miliardi di euro del 2003, e un Ebit (risultato operativo netto) pari a 41 milioni di euro rispetto al risultato negativo per 384 milioni di euro del 2003.

A fine 2005, secondo gli ambiziosi progetti di Sawiris, il nuovo gruppo dovrebbe registrare un Mol positivo per 3-3,5 miliardi e, entro il 2006, dovrebbe attuarsi la quotazione a Milano, Londra e al Cairo.

Alessandra Talarico


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