IPTV nel futuro di Alcatel. Gislon, ´Cambiare il paradigma delle comunicazioni: dalla fruizione passiva a quella attiva´

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Europa


Giuseppe Gislon

Al Broadband World Forum di Madrid gli operatori puntano l’attenzione su un nuovo modo di fruire la televisione, ormai diventato un mezzo di comunicazione totale. In occasione di questo importante appuntamento, Alcatel ha presentato la propria offerta triple play (voce, dati e multimedialità), all’interno del quale il progetto più suggestivo è l’IPTV, vale a dire trasmissione di contenuti televisivi su Protocollo Internet.

La televisione da tempo si sta trasformando e sta diventando un mezzo di comunicazione totale. Diverso anche il modo che hanno a disposizione i telespettatori di godere la Tv.

 

l’obiettivo di Alcatel, come ha spiegato Giuseppe Gislon, direttore generale di Alcatel Italia, ¿E’ cambiare il paradigma delle comunicazioni: è passare dalla fruizione passiva, quella della televisione e dei film, alla fruizione attiva, cioè partecipare insieme ad altri alla comunicazione“.

Ridendosi al triple play, il direttore di Alcatel Italia ha spiegato che si tratta di ¿uno strato di comunicazione su cui possono passare tutte le applicazioni di questo mondo: dalla televisione, che è la cosa più semplice esistente, al video on-demand, cioè la richiesta di vedere un particolare contenuto, fino a quello che sarà il futuro, ovvero le applicazioni interattive che sfruttano la capacità di dare questo strato di comunicazione senza limiti per farne la base della comunicazione interpersonale“.

 

Michel Rahier, presidente della divisione Alcatel che si occupa di Comunicazioni Fisse, ha illustrato l’IPTV sotto il profilo tecnico che, secondo le prime stime, dovrebbe portare nel 2010 a 72 milioni di adesioni.

L’hanno chiamata AmigoTv e MyOwn Tv, è realizzata su software Microsoft, vuol dire stare davanti alla Tv, guardare quel che si vuole, telefonare, segnalare a un amico una scena di un film o un gol con messaggi anche spiritosi, tipo cartoon, ovviamente riceverne. Insomma fare della Tv un mezzo di comunicazione totale, creare una sorta di nuova comunità virtuale.

l’IPTV si basa sulla leadership di Alcatel nella banda larga, nel networking su IP, nello sviluppo e integrazione di soluzioni multimediali e video end-to-end e sulla leadership di Microsoft nelle soluzioni software per Tv, nonché sull’esperienza nei dispositivi personali di intrattenimento.

 

I due gruppi si dicono certi che grazie all’unione delle rispettive capacità, i clienti di tutto il mondo potranno beneficiare di servizi unici e personalizzati attraverso molteplici dispositivi, inclusa la televisione. Applicazioni video-streaming on-demand, Tv interattiva, comunicazione video e voce, foto, musica e home video sharing, e gaming online sono solo alcuni esempi di servizi che possono arrivare nelle case degli utenti.

 

Il rischio potrebbe essere che l’IPTV rimanga un fenomeno di nicchia. Ma questo pericolo non preoccupa Gislon.

¿Anche gli Sms ¿ ha commentato il direttore generale di Alcatel Italia – sembravano una cosa da niente, nessuno pensava che avrebbero avuto questo sviluppo, invece c’é stato il boom perché è qualcosa che la gente apprezza. Quando arriveranno tutte le applicazioni presentate oggi, faranno decollare il servizio. Questo sistema apre un campo di opportunità praticamente infinito. Il vero futuro sarà la personalizzazione della comunicazione“.

 

Secondo gli analisti, la mossa di Alcatel di puntare all’IPTV, va inserita nel contesto della storia della compagnia, che vuole ora espandersi nel mondo delle offerte triple play, che riuniscono voce, dati e Tv e rappresentano il fenomeno più promettente dell’industria delle telecomunicazioni multimediali.

Secondo Multimedia Research Group (MRG), se i trend rimangono questi, il 2005 sarà l’anno dell’IPTV. Nel rapporto di MRG, IPTV Business Case and Global Forecast 2004-2007, emerge che il giro d’affari nel mondo della televisione via Internet sarà di 8,5 miliardi di euro, a fronte dei 330 milioni di euro del 2003.

Una crescita che sarà parallela a quella della diffusione della banda larga e in particolare dell’Adsl che, secondo una stima di Ovum Research, potrebbe arrivare ai 250 milioni di utenti nel 2007.

 

In Italia, Alcatel ha già sperimentato il sistema insieme a Telecom Italia in quattro città, nelle prossime settimane partirà l’offerta commerciale in una ventina.

¿Noi siamo pronti a partire, poi distribuire il terminale nelle case, installarlo, richiede tempo“, ha commentato Gislon. Occorre, infatti, un set top-box, vale a dire un decoder che usufruisce della rete a larga banda, trasforma l’IPTV, che è digitale, in analogico per essere utilizzato dai televisori esistenti. E servirà anche per decodificare il digitale terrestre.

 

Ottimista Gislon per il futuro. ¿Quelle degli operatori sono previsioni un po’ al ribasso ¿ ha detto il direttore generale – a fine 2006 indicano circa un milione di clienti IPTV. Io penso che siano abbastanza conservatori anche se poi il successo sarà dato dall’offerta. Un conto è se l’offerta è solo vedere canali Tv, se invece è poter vedere film anziché andare a noleggiare la cassetta, se costa meno e uno ce l’ha quando vuole, le cose cambiano“.  

Ma per imporsi al mercato, l’IPTV dovrà vincere la sfida con il cavo, il satellite, ma soprattutto con la Tv digitale terrestre (TDT). La battaglia che permetterà alla Tv su IP di svilupparsi, o meno, si giocherà sicuramente sulle offerte tariffarie, i contenuti esclusivi e le innovazioni tecniche.

Raffaella Natale