Cinema: metaldetector e occhiali a infrarossi per scovare i pirati in sala

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L’industria cinematografica è pesantemente minacciata dalla pirateria Internet, specie da quando molti film arrivano sul Web ancor prima che nelle sale, caso eclatante è stato quello recente di Star Wars

 

In unintervista, Camille Trumer, dirigente dell’area Distribuzione per i più grossi studios cinematografici di Hollywood, ha sottolineato l’importanza che si intervenga presto e in modo più incisivo contro questo tipo di problemi.

La maggior parte dei film presentati agli ultimi Festival sono già piratati e disponibili online“, ha dichiarato la Trumer, presidente e direttore generale di UIP-France (United International Pictures), joint venture di distribuzione cinematografica per Paramount (Viacom), Universal Pictures (General Electric) e DreamWorks.

 

La pirateria, attività in pieno boom contro la quale l’industria di settore cerca di proteggersi, coinvolge differenti livelli e differenti tecniche.

La Trumer ha precisato che si va dai giovani pirati che scaricano i film per poi scambiarli online con altri utenti, ai pirati di professione che operano a scopo commerciale e che rappresentano una filiera del vero banditismo.

La pirateria dei giovani è un gioco ” ha commentato – Viene realizzata in sala o in occasione dell’avant-premiere con una video camera o un telefonino. Le copie online naturalmente non risultano di buona qualità”.

Ma anche se è un gioco ” ha detto il presidente ” deve essere represso e vietato“.

 

Ma secondo la Trumer, c’è di peggio. Il riferimento va alla pirateria industriale, quella dei professionisti del settore, praticata negli studios di Hollywood, o nelle sale di doppiaggio in Francia o in Spagna per esempio. E lì che i film vengono copiati illecitamente sui Dvd a scopo chiaramente commerciale.

 

Milioni di film piratati attraversano il mondo e in alcuni paesi dell’Asia si trovano tutti quelli prodotti da Hollywood, spesso ancora prima della loro uscita ufficiale.

Un solo grosso film, secondo la Trumer, “La guerra de Mondi” di Steven Spielberg, è riuscito a sottrarsi all’opera dei pirati prima della premiere, grazie a sofisticati sistemi di controllo. Ma il giorno dopo l’uscita in sala era già disponibile in Rete.

 

Tutto ciò ci costa diverse centinaia di migliaia di dollari” in sistemi di controllo e sicurezza dei mezzi di trasporto delle copie. “I film non viaggiano per intero ma per bobine separate e con dei nomi in codice”, ha spiegato la Trumer.

E poi, diversi agenti dotati di occhiali a infrarossi e metaldetector sono stati disposti all’ingresso delle sale di proiezione private o d’avant-premiere. Ma le grosse produzioni escono in 4 o 5.000 sale negli Stati Uniti, 800 in Francia, per non parlare degli altri Paesi, e questo rende impossibile controllare tutti i cinema con dei mezzi così costosi.

 

Per i Dvd, Hollywood sta sempre di più ricorrendo alla procedura di marcare con un numero invisibile le copie dei film, in modo che, in caso di sequestro di Dvd pirata, si potrà risalire a dove la copia illegale sia stata realizzata.

A inizio agosto, la Motion Picture Association of America (MPAA), che difende gli interessi dei grandi studios hollywoodiani, ha lanciato una nuova azione legale contro la pirateria audiovisiva.

La MPAA stima che la pirateria di film rappresenta un mancato guadagno per l’industria cinematografica di circa 3,5 miliardi di dollari, senza contare le perdite subite sulle centinaia di migliaia di downloading illegali che avvengono ogni giorno su Internet“.

 

Bisogna scendere tutti in campo contro la pirateria. Questa è una delle sfide della nostra industria“, ha detto la Trumer. Nel 2005, la frequentazione delle sale si è ridotta del 12-15% in Francia e negli Usa. Quanto avrà pesato la pirateria?