Il VoIP festeggia il 10° compleanno. Presto le prime norme per regolamentare il settore

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A 10 anni dalla sua nascita, il VoIP si candida a diventare la pi&#249 rivoluzionaria delle applicazioni Internet, consentendo agli utenti di bypassare le tradizionali linee telefoniche e di comunicare da Pc a Pc, da Pc a telefono e da telefono a telefono.

Nata nel 1995, la ¿Voce su IP¿ consiste nell¿offerta di servizi voce (generalmente associati a servizi accessori) utilizzando una tecnologia che include la commutazione di pacchetto con protocollo IP e che consente l¿interoperabilit&#224 con reti telefoniche tradizionali.

Grazie alla crescente diffusione delle linee a banda larga e all¿economicit&#224 delle tariffe, il VoIP ha conosciuto negli ultimi anni un boom eccezionale (oltre 17 milioni di utenti nel mondo), spingendo le Autorit&#224 dei diversi Paesi a studiare normative che assicurino che la diffusione dei nuovi servizi avvenga senza distorsioni e restrizioni della concorrenza, garantendo i diritti degli utenti in tema di sicurezza e qualit&#224 dei servizi, incoraggiando gli investimenti efficienti in materia di infrastrutture e promuovendo l¿innovazione e lo sviluppo dei servizi di comunicazione elettronica.

La diffusione di nuovi servizi, tra cui i servizi VoIP, &#232 favorita inoltre dalla maturazione della tecnologia e degli standard di riferimento (quali ad esempio la famiglia H.323 in ambito ITU e la famiglia SIP in ambito IETF), nonch&#233 dalla diffusione di reti IP progettate per soddisfare requisiti di affidabilit&#224 e per garantire i livelli di servizio (ritardo, perdita, disponibilit&#224) richiesti da applicazioni ¿real time¿.

In questo contesto, l¿Autorit&#224 per le Garanzie nelle Comunicazioni ha chiuso nei giorni scorsi una consultazione con gli operatori riguardo uno schema di regolamento per il VoIP in Italia che dovrebbe essere pubblicato entro novanta giorni.

Al vaglio dell¿Authority, innanzitutto la questione della numerazione utilizzabile per i diversi servizi VoIP essendo stata riconosciuta a livello internazionale l¿esigenza di introdurre una nuova numerazione non geografica da adoperare per i servizi con caratteristiche innovative rispetto alla telefonia tradizionale.

La numerazione assume una particolare rilevanza tra gli aspetti regolamentari sia al fine di garantire la concorrenza tra servizi sia per assicurare i necessari requisiti di trasparenza per gli utenti.

A livello europeo, secondo i risultati dell¿indagine svolta dal gruppo di lavoro, non si rileva ancora un quadro armonizzato e stabile di orientamenti da parte delle Autorit&#224 di regolamentazione.

Il Gruppo dei regolatori europei (European Regulators Group- ERG) ha infatti deciso di posticipare l¿adozione di un quadro regolamentare per il settore della telefonia via Internet, in attesa che questo mercato giunga a maturazione.

In una Dichiarazione comune, l¿ERG, che riunisce le Autorit&#224 nazionali responsabili delle comunicazioni elettroniche, indica che il quadro regolamentare attuale fornisce per il momento una base giuridica soddisfacente per il mercato europeo della telefonia via Internet.

Le Autorit&#224 nazionali dell¿ERG si sono impegnate per&#242 a ¿chiarire i diritti e i doveri dei fornitori di servizi di telefonia via Internet¿ nei loro rispettivi Paesi, tenendo conto delle specificit&#224 di ciascun mercato locale.

L¿ERG si &#232 anche impegnato a ¿rimuovere gli ostacoli che impediscono l¿entrata di nuovi attori sul mercato¿, in modo da favorire la diffusione dei servizi VoIP.

L¿ERG riconosce tuttavia che i fornitori di servizi di VoIP dovranno essere sottoposti agli stessi obblighi imposti agli operatori di telefonia fissa: i diritti degli utenti e l¿obbligo del servizio universale (copertura del territorio, telefoni pubblici, servizi ai consumatori, garanzie in termini di qualit&#224¿); portabilit&#224 del numero; accesso ai servizi di emergenza.

Proprio quest¿ultimo punto ha causato forti polemiche negli Usa, dove la FCC ha deciso di obbligare i fornitori del servizio a garantire le chiamate d¿emergenza al 911 (tramite accordi con gli operatori incumbent), provocando il malcontento dei fornitori di servizio che dovranno ora scegliere se accontentarsi di margini ridotti o aumentare il prezzo del servizio.


Difficolt&#224 legislative a parte, la telefonia su Internet si sta dimostrando come una delle pi&#249 promettenti opportunit&#224 offerte dalle comunicazioni digitali multimediali di nuova generazione, per un mercato che nella sola Europa occidentale dovrebbe generare profitti per 7 miliardi di euro entro i prossimi tre anni.

Il successo della tecnologia &#232 dimostrato anche dal crescente impegno dei colossi dell¿hi-tech mondiale ¿ da Microsoft a Google – tutti in prima fila per gettarsi nell¿arena della telefonia su Internet e mettere le mani su una parte consistente della torta.

La pioniera della tecnologia, Skype, ha intanto messo a segno un altro paio di colpi vincenti: nei giorni scorsi ha infatti siglato un accordo con il terzo operatore mobile tedesco, E-Plus, grazie al quale gli utenti del carrier potranno utilizzare i servizi gratuitamente.

Dal mese di ottobre, i quasi 10 milioni di clienti E-Plus, sottoscrivendo un abbonamento flat (al prezzo 39,95 euro al mese) avranno a disposizione sia lo Skype ¿tradizionale¿, interamente basato su Internet, sia SkypeOut, per le chiamate verso numeri nazionali e internazionali.

Nuovo accordo anche sul mercato cinese, doce Skype e Tom Online, che gi&#224 collaborano dallo scorso anno, hanno formato una joint venture per lo sviluppo congiunto di servizi per far interagire la telefonia via Internet con le tecnologie “senza filo”.

Il re dei motori di ricerca Google, da canto suo, ha lanciato Google Talk, l¿ instant messaging con annesso servizio VoIP, mentre Microsoft per non essere da meno, ha acquisito Teleo, una start up di San Francisco che ha sviluppato un software integrato con Explorer e Outlook.

Anche Yahoo si &#232 buttato nel mercato VoIP, con un servizio partito l¿anno scorso in Gran Bretagna in partnership con BT.

Secondo la societ&#224 di analisi Halpern Capital, il VoIP viene utilizzato da circa 115 mila famiglie americane al mese e 16 milioni di case dovrebbero adottare la tecnologia entro i prossimi tre anni.

Numeri al momento grandi quanto una goccia nell¿oceano: basti pensare che negli Usa ci sono circa 160 milioni di linee fisse (che utilizzano la tecnologia a commutazione di circuito, vecchia di oltre 100 anni) e 170 milioni di telefonini.

Per gli Isp, tuttavia, la tecnologia rappresenta una nuova possibilit&#224 di guadagno, mentre pu&#242 anche essere il primo passo per gli operatori telefonici intenzionati a lanciare le cosiddette offerte ¿triple play¿.

In Europa, il VoIP viaggia un po¿ a scartamento ridotto rispetto agli Usa e al Giappone, dove ha attratto quasi 5 milioni di utenti. Secondo i dati della Ue, la tecnologia &#232 utilizzata da 110 mila persone in Germania, 220 mila in Francia e 50 mila nel Regno Unito.

Alessandra Talarico

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