Infineon sotto le attese. Perdita trimestrale a 240 mln di euro

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Perdite al di l&#224 delle previsione per il produttore tedesco di semiconduttori Infineon. Sul terzo trimestre dell¿esercizio 2004-2005 (aprile-giugno) hanno inciso le spese di ristrutturazione e il calo dei prezzi dei chip.

La perdita netta ha raggiunto 240 milioni di euro, contro i soli ¿56 milioni di euro dello scorso anno e ¿114 mln di euro del secondo trimestre.

A livello operativo (Ebit), il gruppo &#232 in rosso per 234 mln di euro, contro un utile di 2 mln di euro dello scorso anno e una perdita di 117 mln di euro del secondo trimestre.

Gli analisti si aspettavano una perdita netta di 187 mln di euro e operativa di 225 mln di euro.

Infineon ha spiegato questa situazione con un nuovo calo dei prezzi delle memorie e delle pressioni costanti sulle altre componenti.

Sui risultati hanno pesato anche le spese eccezionali: 81 mln di euro per i costi legati alla chiusura dell¿industria Munich-Perlach, prevista entro la fine del 2007.

A queste si aggiungono quelle di 74 milioni di euro registrate del secondo trimestre, per la riorganizzazione delle componenti per le telecom, riunite recentemente in una sola divisione, che ha accusato una perdita operativa di 88 mln di euro.

Le memorie, la pi&#249 grossa divisione del gruppo che aveva registrato un piccolo utile di 17 mln di euro nel secondo trimestre, archivia nel secondo trimestre una perdita di 125 mln di euro, pi&#249 del doppio dell¿anno precedente (-50 mln di euro). E nelle componenti per l¿automobile e l¿industria, l¿utile &#232 scivolato del 36% sul trimestre e del 69% sull¿anno.

Il fatturato dell¿insieme del gruppo &#232 risultato sul trimestre a 1,606 mld di euro, stabile su un trimestre, ma in calo del 16% sull¿anno.

Nel comunicato Infineon non fornisce le previsioni annue, aggiornate secondo i nuovi dati.

Molto semplicemente, il patron Wolfgang Ziebart promette che il quarto trimestre sar&#224 ¿migliore¿ del terzo.

La societ&#224 precisa che dovrebbero risultare stabili o leggermente in calo le componenti automobili e quelle telecom. Mentre c¿&#232 ancora tanta in certezza per l¿area chip.

Raffaella Natale

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