Banda larga wireless: la Corea spinge sul WiBro

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Da mesi, ormai, si discute delle promesse e del potenziale del WiMax, ma dietro l¿angolo c¿&#232 anche un¿altra tecnologia a banda larga wireless, il WiBro che, a detta del governo sud coreano, potrebbe aprire la strada a nuovi servizi senza fili per milioni di utenti in Asia e Europa dell¿est.

Sviluppato principalmente da Samsung, WiBro &#232 dedicato alla telefonia mobile e ai palmari (gi&#224 definito la terza generazione e mezza) e dovrebbe arrivare in commercio entro la prima met&#224 del 2006, supportato dagli operatori coreani ¿ KT e SK Telecom – che si sono gi&#224 assicurati la licenza della tecnologia e che spenderanno ognuno circa 750 milioni di euro per lo sviluppo delle reti.

Lo standard IEEE 802.16 per WiBro &#232 stato approvato a luglio dello scorso anno e fornisce una connessione veloce a un massimo di 1mbps per ricevitori che si muovano a non pi&#249 di 70 chilometri orari di velocit&#224.

I primi prodotti WiBro sono stati presentati a marzo da Samsung nell¿ambito dell”edizione 2005 del CTIA – Cellular Telecommunications & Internet Association a New Orleans.

Secondo alcuni, si starebbe gi&#224 pensando a un¿integrazione tra WiMax e WiBro, nonostante i test su quest¿ultima siano incentrati sulle reti mobili data-centriche a banda larga.

I vantaggi delle due tecnologie rispetto al 3G sono comunque molti, spiegano gli analisti, proprio perch&#233 si tratta di sistemi centrati sulla trasmissione dati e, soprattutto, sono molto pi&#249 economici da implementare.

La standardizzazione di WiBro dovrebbe essere conclusa entro la fine di quest¿anno e dovrebbe favorire l¿adozione internazionale della tecnologia.

¿WiBro &#232 WiMax pi&#249 mobilit&#224. Se si guarda al WiMax, vedi grandi punti d¿accesso, in pi&#249 &#232 una tecnologia fissa e non pu&#242 essere usata in mobilit&#224¿, ha spiegato Lee Keun-Hyeob, direttore generale del Radio Research Laboratori del ministero delle Comunicazioni coreano (MIC).

La tecnologia WiBro, secondo le previsioni del MIC, potrebbe essere utilizzata da oltre 9 milioni di persone entro il 2011.

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, consulta:

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