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Nasce l¿HD Forum Italia, un osservatorio che accompagnerà lo sviluppo della Tv ad alta definizione

Italia



La Tv ad alta definizione (High Definition Tv – HDTV) rappresenta al momento la pi&#249 grossa sfida per le industrie del mercato televisivo. Si parla di una grossa rivoluzione che modificher&#224 radicalmente il modo di fare e vedere la televisione. L¿Italia non intende tirarsi indietro e dopo aver avviato lo switch-over per passare, entro il 31 dicembre 2006, alla Tv digitale terrestre (TDT) sta gi&#224 lavorando al passaggio verso l¿alta definizione.

Dopo le prime esperienze europee, le pi&#249 importanti aziende della filiera televisiva italiana stanno mostrando grande interesse a investire in quella che sar&#224 la televisione del futuro.

Questa la ragione di fondo che ha spinto i rappresentanti dei principali operatori del mercato televisivo e audiovisivo italiano (produttori, fornitori e aggregatori di contenuti, broadcaster, operatori di rete, costruttori e distributori di apparati HD) ad avviare la costituzione dello HD Forum Italia. Il gruppo di lavoro, costituito presso la Fondazione Bordoni a Roma, definir&#224 le linee operative del Forum italiano e permetter&#224 la condivisione e lo scambio di esperienze tecniche, per l¿adozione di uno standard comune e per la promozione di iniziative di sviluppo. Un osservatorio che accompagner&#224 lo sviluppo di un mercato molto promettente.

Tra i primi promotori dell¿iniziativa figura Eutelsat, che offre da tempo ormai infrastrutture e soluzioni tecnologiche sicuramente concorrenziali sul mercato dell¿HD. La societ&#224 ha gi&#224 da tempo provveduto a effettuare gli aggiornamenti necessari alla propria flotta satellitare per ospitare sui propri transponder i segnali in DHD (Digital High Definition).

Un primo articolato confronto tra i componenti dell¿HD Forum Italia &#232 previsto durante la manifestazione internazionale per le TLC avanzate SAT Expo 2005, (Vicenza dal 29 settembre al 1° ottobre), dove si parler&#224 anche dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 in occasione dei quali si prevede che molte delle gare e le due cerimonie di apertura e di chiusura saranno trasmesse sia con tecnologie standard che in alta definizione.

Una delegazione del gruppo di lavoro sulla HDTV ha partecipato alla prima riunione del Forum europeo sulla HD, tenutasi in Lussemburgo lo scorso 6 luglio, dove sono intervenuti vari HD Forum nazionali. Obiettivo: perseguire una politica di collaborazione a livello europeo che tenga presente le necessit&#224 di tutti i soggetti coinvolti e che valorizzi gli interessi di tutti gli operatori.

Tutti pronti, quindi, all¿arrivo la televisione ad alta definizione che mander&#224 in soffitta i vecchi televisori, come fu per il bianco e nero 35 anni fa.

In occasione della Conferenza europea sulla HDTV, che si tenuta a Lussemburgo il mese scorso, alcuni dei pi&#249 grossi broadcaster del settore, come l¿operatore via cavo UnitedGlobalCom, CanalPlus, Premiere, hanno detto d¿avere progetti ambiziosi per l¿HDTV e che si impegneranno a comare il ritardo accumulato rispetto agli Stati Uniti e al Giappone.

I broadcaster sono stati fino a oggi il maggiore ostacolo al decollo della HDTV in Europa, e questo spiega la lentezza del passaggio alla nuova tecnologia rispetto agli Stati Uniti, dove il governo ha, dagli anni ¿90, spronato i player del settore a passare all¿alta definizione.

Secondo i dati di Idate, al momento ci sono 70 canali televisivi in HD e 10 milioni di case nel mondo sono dotate di un televisore HD. Il Paese pi&#249 avanzato in questo settore &#232 il Giappone che, nel 2004, contava ben 10 canali HDTV e pi&#249 di 2 milioni di abitazioni in grado di riceverli.

Negli Stati Uniti, l¿alta definizione &#232 presente in quasi il 5% delle case e l¿offerta prevede 50 canali in HD. In Europa, alla fine di quest¿anno dovrebbero essere lanciati i primi programmi da parte di grandi broadcaster come Premiere, BSkyB, TPS, CanalPlus e Sky. La Cina ha annunciato che per la fine del 2005 compir&#224 i primi passi verso questa nuova tecnologia.

L¿Europa &#232 fino a oggi l¿unica regione in cui i consumatori hanno optato per l¿alta definizione, comprando i nuovi televisori ancora prima dell¿arrivo di programmi in HD e senza che ancora sia stato adottato un quadro regolamentare in materia.

Nel suo ultimo Studio, GFK ha confermato che nel 2004, la vendita di schermi piatti (LCD, Plasma, DLP) in Europa &#232 aumentata dell¿83% rispetto all¿anno precedente, arrivando a rappresentare il 43,2% del fatturato annuo del settore.

Ricordiamo che nel 2002 rappresentava il 13,5% delle vendite e nel 2003 25,5%, stando sempre alle cifre fornite da GFK. La domanda di schermi piatti &#232 stata stimolata in modo particolare da una riduzione significativa dei prezzi. A titolo esemplificativo, in Francia, nel primo trimestre di quest¿anno il prezzo medio per televisore a schermo piatto era di 1.500 euro, contro i 2.200 euro dello scorso anno (Fonte GFK).

Per venire incontro ai consumatori, l¿HD Forum, hanno lanciato in Francia il marchio HD Ready, che rappresenter&#224 una garanzia di qualit&#224.

Secondo l¿HD Forum, questo marchio europeo sar&#224 ¿una vera promessa di qualit&#224 per la ricezione di programmi in alta definizione¿. HD Ready figura gi&#224 sui televisori HD che rispettano le specifiche adottate dall¿associazione europea EICTA (European Information & Communications Technology Industry Association) per tutt¿Europa.

Raffaella Natale

Per ulteriori approfondimenti, consulta:


Archivio delle news sulla Tv ad alta definizione (High Definition Tv – HDTV)



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