Musica e pirateria: Dell e Napster portano il downloading legale nelle università americane

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Il mercato del downloading di musica continua a crescere e sono sempre di pi&#249 le aziende che cominciano a offrire servizi per scaricare musica dal Web nel rispetto delle norme sulla propriet&#224 intellettuale.

In questo senso, Dell (informatica) e Napster (musica online) hanno annunciato una partnership per proporre alle universit&#224 americane reti a banda larga, che consentiranno di scaricare canzoni pi&#249 velocemente e nel rispetto della legge.

Scopo dell¿iniziativa, come hanno spiegato le due societ&#224 in un comunicato congiunto, &#232 quello di ¿sostenere le universit&#224 nell¿offerta agli studenti di un modo legale per scaricare file musicali¿, visto anche che i maggiori fruitori della musica online sono soprattutto i giovani, che spesso sfruttano le connessioni Internet delle facolt&#224.

In pratica si tratta di fare alle universit&#224 un¿offerta unica a una tariffa preferenziale: i server PowerEdge 1855 e il servizio Napster, che permette di scaricare musica, pagando la singola traccia o dietro abbonamento mensile.

Il materiale di Dell pu&#242 aiutare i campus ad ¿aumentare l¿ampiezza di banda¿ delle loro reti informatiche.

Gli studenti avranno accesso a un servizio di musica digitale ¿virtualmente protetto da virus, spyware, e altri rischi alla sicurezza¿ in cui solitamente ci si imbatte quando si scarica musica da siti illegali.

Napster era stata creato nel 1999 da Shawn Fanning. Si trattava del primo sito di scambio gratuito di Mp3. Dopo essere stato oscurato per un lungo periodo, il sito &#232 tornato nuovamente online nell¿ottobre 2003, in una versione interamente legale. Obiettivo: far breccia nel target degli adolescenti, i maggiori utilizzatori del file-sharing. Negli ultimi 18 ha siglato almeno 6 partnership con le universit&#224 per commercializzare la propria offerta agli studenti americani.

E ha anche messo in commercio carte prepagate, simili a quelle per le ricariche dei telefonini, tentando di superare uno dei maggiori ostacoli con cui si confrontano i servizi a pagamento di musica online: la perdita del pubblico pi&#249 giovane, sprovvisto di carta di credito.

Le due societ&#224 hanno informato che l¿universit&#224 di Washington sar&#224 la prima a sperimentare dal prossimo autunno l¿offerta comune di Napster e Dell. Sono stati gi&#224 ordinati 10 server al fine di sensibilizzare gli studenti al downloading legale di musica. Dell, inoltre, dal 2003 ha cominciato a commercializzare lettori di musica digitale.

Quanto a Fanning, &#232 passato dall¿altra parte della barricata e, smessi i panni di pirata, lo scorso dicembre ha lanciato un nuovo servizio che punta a trasformare in un”opportunit&#224, per case discografiche e artisti, il peer-to-peer. Si tratta di un sistema di riconoscimento audio e di gestione dei diritti digitali. Questa tecnologia permette di diffondere dei brani a pagamento sulle reti P2p.

Snocap, la societ&#224 fondata da Fanning alla fine del 2002, propone alle case discografiche e ai produttori dei software peer-to-peer, una tecnologia di identificazione dei brani di musica, associata a un sistema di gestione digitale dei diritti (DRM – Digital Rights Management).

La tecnologia permette di riconoscere e di filtrare i contenuti coperti da copyright che circolano sulle reti P2p.

Le case discografiche e gli artisti possono gestire la distribuzione online attraverso il sistema del sito, che consente di stabilire regole per ogni traccia sonora. Ogni volta che un utente vuole scaricare un brano, il software trova l¿impronta e la compara a quella contenuta nel database di Snocap.

Una volta avvenuta l¿identificazione, il sistema di DRM chiede all¿utente il pagamento per ottenere la traccia desiderata.

Raffaella Natale

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