Internet in ufficio: cresce la navigazione per scopi personali. In testa l¿accesso ai siti di news

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Cresce sempre di pi&#249 la presenza di Internet negli uffici, da dove per&#242, si naviga non soltanto per lavoro, ma anche per svago e qualche volta in barba alla legge.

&#200 quanto emerge dalla sesta edizione dell¿annuale indagine Web@Work promossa da Websense e condotta su un campione di 354 responsabili dei sistemi informativi e 500 lavoratori dotati di accesso a Internet sul posto di lavoro impiegati presso aziende USA da 100 dipendenti in su.

Dall¿indagine Web@Work, condotta con l¿intento di analizzare le abitudini di navigazione sul web dei dipendenti e il punto di vista dei responsabili IT sulle principali problematiche legate all¿impiego di Internet, emerge ad esempio che il 52% degli intervistati rinuncerebbe piuttosto al caff&#232 di met&#224 mattina che alla possibilit&#224 di navigare sul web dall¿ufficio.

L¿impiego di Internet dall¿ufficio, anzi, appare in crescita: il 92% del campione che dichiara di navigare dal posto di lavoro, contro l¿86% dell¿indagine 2004.

Entrando nel dettaglio, il 50% degli intervistati dichiara di navigare il Web dall¿ufficio sia per questioni di lavoro sia per motivi personali, accedendo ¿ in ordine di preferenza – a siti di news (81%), seguiti dalla consultazione di caselle di posta personali (61%), banking online (58%), siti di viaggi (56%) e di shopping (52%).

Sono comunque pi&#249 gli uomini (62%) che le donne (54%) ad approfittare dell¿accesso a Internet dall¿ufficio per scopi personali. Gli uomini, inoltre, risultano 2,3 volte pi&#249 interessati delle donne a navigare su siti di sport e 3 volte pi&#249 impegnati a gestire il proprio portfolio di titoli azionari online dalla scrivania dell¿ufficio.

Primato maschile anche per le ¿visite¿ a siti pornografici: il 23% degli uomini del campione dichiara di aver visitato un sito porno dal PC dell¿ufficio, mentre solo il 12% della parte femminile del campione dichiara la stessa cosa. Tra coloro che hanno ammesso la cosa, il 17% degli uomini e l¿11% delle donne ammettono di averlo fatto di proposito e non accidentalmente.

Un altro risultato interessante della ricerca &#232 la diversit&#224 di percezione tra responsabili dei sistemi informativi aziendali e lavoratori relativamente al tempo che i dipendenti passerebbero sul web per motivi extra-lavorativi.

I dipendenti intervistati hanno dichiarato che in media navigano su Internet 12,6 ore alla settimana. Di queste, circa 3,4 ore sono dedicate alla visita di siti non connessi ad attivit&#224 lavorative.

Diversa la percezione dei responsabili dei sistemi informativi, che ritengono pari a 5,9 ore la settimana il tempo trascorso dai dipendenti sul web per attivit&#224 non inerenti il lavoro.

Scaricare musica, film o video (18% del campione) e parlare con il mondo esterno via instant messaging (16%) continuano ad essere le applicazioni non connesse con il lavoro pi&#249 amate dai dipendenti, che ammettono di farne uso almeno una volta a settimana.

Dei dipendenti che hanno dichiarato di far uso di applicazioni di instant messaging dal luogo di lavoro, il 43% ha detto di utilizzare tale strumento anche per invio e ricezione di file allegati: una crescita preoccupante rispetto 37% dell¿indagine 2004, soprattutto se consideriamo che proprio gli allegati ai messaggi di instant messaging possono essere veicolo di pericolose infezioni alla rete aziendale. Il 29% del campione ha dichiarato di usare l¿instant messaging soprattutto per scopi estranei al lavoro. Secondo i responsabili dei sistemi informativi intervistati, circa due terzi delle aziende (63%) non attua misure di prevenzione dell¿uso non consentito delle applicazioni di instant messaging.

In lieve calo, invece, il gaming online a cui si dedica solo il 6% degli intervistati, contro il 14% dell¿indagine 2004.

I responsabili dei sistemi informativi intervistati hanno stimato che in media il 6% dello spazio sui dischi dell¿azienda sia occupato da file non collegati ad attivit&#224 lavorative quali mp3, foto e film.

In particolare, 2 su 5 (40%) hanno dichiarato una cifra di spazio disco occupato ¿abusivamente¿ da file non di lavoro tra l¿1 e il 4%; 2 su 5 (39%) parlano di 5-10%; 1 su 10 (11%) dichiara almeno l¿11%. Solo 1 su 10 (10%) ha affermato che nessuna delle richieste di assistenza all¿help desk per problemi ai dischi &#232 relativa a file non di lavoro.

¿La navigazione su Internet per motivi personali pu&#242 costituire un problema per le imprese, non solo per il tempo sottratto al lavoro, ma anche per le minacce di infezioni che esistono sulla rete¿, ha spiegato Mehdi Bouzoubaa, Territory Manager Italia di Websense.

La verit&#224, come sempre, sta nel mezzo e la soluzione sta ¿nel bilanciamento tra la necessit&#224 per i dipendenti di utilizzare di tanto in tanto Internet per scopi personali anche dal posto di lavoro e l¿esigenza per l¿azienda di non creare danni ai propri sistemi informativi o riduzioni sensibili della produttivit&#224¿.

Alessandra Talarico

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