Crisi del Cinema italiano: per Buttiglione, necessario il sostegno della Ue per contrastare la concorrenza Usa

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&#200 allarme crisi per il cinema italiano.
A confermarlo sono i dati Cinetel, presentati ieri a Roma in occasione dell¿apertura delle Giornate professionali del Cinema, che hanno evidenziato un calo drastico degli incassi al botteghino rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e cio&#232 un netto –17,84%, cos&#236 come anche una calo significativo del numero degli spettatori, -18,05% ossia circa dieci milioni di italiani in meno nelle sale rispetto al primo semestre 2004.

Quali i motivi alla base di una simile crisi?
I problemi sono diversi, e vanno oltre il nemico numero uno universalmente riconosciuto, la pirateria. La crisi del cinema italiano non tocca infatti la produzione ma la distribuzione: ci&#242 che le associazioni di categoria lamentano oggi &#232 la mancanza di contributi per ristrutturare le sale, di sgravi fiscali, di normative ad hoc che tutelino il sistema delle sale, ma anche di adeguate strategie di rilancio per la pubblicit&#224 pianificata, che rispetto al 2004 non ha praticamente subito alcun incremento.

Per Walter Vacchino, presidente dell”Anec (Associazione esercenti cinema), le cause della crisi sono essenzialmente ¿una congiuntura economica sfavorevole, l”esplosione della nuova tecnologia che disincentiva i giovani e la pirateria, informatica e non¿. Condivisibile la preoccupazione di Vacchino, alla luce del fatto che, dopo un ottimo 2004, non &#232 stata soltanto l¿Italia a subire gli effetti deleteri della pirateria che minaccia il mercato cinematografico ma l¿intera Europa e persino gli Usa.

La soluzione? Innanzitutto rilanciare il sistema della sala ¿perch&#232 &#232 quello che meglio pu&#242 remunerare gli autori¿” ha dichiarato il presidente Anec.

Sulle medesime posizioni anche il presidente dell¿Unidim (Unione distributori) Richard Borg, che ha sottolineato il ruolo strategico di un¿azione di consolidamento dell¿industria cinematografica nello scenario globale dell¿economia italiana.

Citando l¿unico picco veramente positivo di questa prima stagione 2005 ¿ il mese di marzo in cui nelle sale &#232 stato distribuito il film campione di incassi (14 milioni di euro) ¿Manuale d¿amore” di Giovanni Veronesi ¿ Borg ha evidenziato come sia necessario superare questa fase di transizione: ¿dobbiamo cercare di allungare il mercato almeno a 10, 11 mesi, sperando un giorno di poter eguagliare gli americani che hanno una stagione che dura tutto l¿anno””.

Rivitalizzare il mercato cinematografico significa non soltanto aumentare gli investimenti e produrre pi&#249 film italiani forti, ma anche studiare una strategia di distribuzione che copra tutti i dodici mesi dell¿anno. &#200 quanto ha dichiarato Carlo Berneschi, presidente dell¿Associazione Anem (Associazione esercenti multiplex) che ha ricordato come i multiplex, che attualmente rappresentanocirca il 30% del”offerta, ¿coprono il 45% dell¿incasso nazionale e danno lavoro a 5mila persone, ma hanno bisogno di un mercato vivo tutto l¿anno per poter crescere””.

Le categorie di settore, in sintesi, hanno chiesto al governo di intraprendere una politica di sostegno del cinema nazionale. E lo hanno fatto rivolgendosi al Ministro delle Attivit&#224 Culturali Rocco Buttiglione, che a sua volta si &#232 mostrato solidale con gli operatori italiani sottolineando come sia necessario per&#242 anche ¿sostenere il cinema italiano all” interno di quello europeo¿.

Specificando le azioni intraprese in questo contesto, ha dichiarato di aver gi&#224 preso contatti con i Ministri della Cultura di Inghilterra, Francia e Germania, al fine di mettere a punto una direttiva che metta le basi per un” industria europea del cinema che sia concorrenziale con il cinema americano””.

Molti ostacoli si frappongono alla creazione di un mercato unico europeo del cinema¿ ha concluso il Ministro, ¿ma siamo fiduciosi¿.

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Pirateria e cinema: fermiamo il downloading illegale. I ministri europei sottoscrivono la Dichiarazione di Cannes

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