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Antitrust: la Ue potrebbe aprire un¿inchiesta sul mercato delle tlc

Europa



La Commissione europea potrebbe lanciare nel 2006 un¿indagine sullo stato della concorrenza nel settore delle telecomunicazioni e di altri settori liberalizzati come l¿energia e i trasporti.

Lo ha reso noto il Commissario Ue alla concorrenza Neelie Kroes intervenendo davanti alla Commissione degli Affari economici del Parlamento europeo per fare il punto sul passato, il presente e il futuro delle strategie Ue in fatto di concorrenza.

L¿obiettivo di Bruxelles &#232 quello di assicurare ai cittadini europei una concorrenza reale, che porti vantaggi effettivi ai consumatori, attraverso una forte azione di controllo nel campo dell¿anti-trust, delle fusioni e dei settori liberalizzati e la promozione dei principi di concorrenza.

La Commissione, ricorda la Kroes, ¿ha pubblicato di recente un documento per illustrare i risultati dell¿indagine in corso nell¿ambito della trasmissione di contenuti sportivi sulle reti mobili di terza generazione¿.

L¿indagine &#232 partita a gennaio 2004 con lo scopo di fornire una visione pi&#249 ampia e precisa possibile in merito alla disponibilit&#224 di diritti sportivi audiovisivi nell”Unione europea.

Dal momento che i diritti sportivi, soprattutto quelli sugli incontri di calcio, sono vettori trainanti della vendita di abbonamenti ai canali televisivi a pagamento, nonch&#233 dell”avvento di nuovi mercati mediatici, quali i servizi UMTS e Internet, la Commissione intende assicurare che l”accesso a questi contenuti fondamentali non sia indebitamente ristretto, nell”interesse dello spirito di intrapresa, della scelta dei consumatori e dell”innovazione.

Si tratta della prima indagine di vasta portata che la Commissione svolge nel settore dei diritti di trasmissione attraverso i nuovi media.

Guardando al 2006, la Ue ha 4 priorit&#224, spiega il Commissario Kroes: prosperit&#224, solidariet&#224, sicurezza e una voce pi&#249 forte dell¿Europa nel mondo.

Le strategie europee si focalizzeranno dunque in questa direzione e per darne dimostrazione, la Ue ha gi&#224 avviato delle inchieste per verificare lo stato della concorrenza nei settori dell¿energia e dei servizi finanziari.

Per quanto riguarda questi ultimi la Commissione ha scelto di concentrare le sue rilevazioni sui pagamenti transfrontalieri attraverso carte di credito, prima di lanciarsi su altre attivit&#224 bancarie e sul settore delle assicurazioni alle imprese.

Nell¿energia, la Ue vuole convogliare i suoi sforzi sui mercati all¿ingrosso del gas e dell¿energia, per identificare ¿le ragioni dei recenti aumenti del prezzo dell¿energia¿ che hanno ripercussioni sia sui privati che sull¿industria.

Le priorit&#224 per il 2006 saranno dunque concentrate prima di tutto sull¿implementazione del quadro normativo Ue sulla competizione, attraverso l¿applicazione di azioni di monitoraggio per evitare la concessione di aiuti di stato, ma anche sulla promozione della competizione nei settori chiave della societ&#224 della conoscenza e dei settori liberalizzati.

¿Questo ¿ dice la Kroes ¿ potrebbe includere nuove inchieste settoriali, per esempio nelle telecomunicazioni, sulla base delle due inchieste avviate nel 2005¿, nei settori dell¿energia e delle assicurazioni.

Il Commissario, parla in questo contesto anche del caso anti-trust che vede coinvolto il colosso informatico Usa Microsoft: ¿So che la Commissione segue da vicino il caso e sono soddisfatta che la societ&#224 abbia presentato proposte concrete per sottolineare come risponder&#224 alla decisone della corte in fatto di interoperabilit&#224¿.

La Ue sta testando al validit&#224 delle proposte Microsoft, che ha in effetti apportato diversi cambiamenti alle condizioni legate all¿accesso e all¿uso delle informazioni relative all¿interoperabilit&#224 dei propri prodotti e ha lanciato il 15 giugno una versione di Windows priva del lettore multimediale MediaPlayer, cos&#236 come richiesto da Bruxelles.

¿La Commissione si impegna ad assicurare che tutti gli elementi della decisione del 2004 siano propriamente implementati. Questo include la possibilit&#224 di trasferire alcune informazioni sull¿interoperabilit&#224 da Microsoft in prodotti software distribuiti dietro licenza open source¿, conclude la Kroes.

Alessandra Talarico

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