Arrestato l¿hacker inglese che aveva messo sotto scacco il Pentagono. Fissata l¿udienza per l¿estradizione

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E¿ stato arrestato a Londra Gary McKinnon, 39 anni, tecnico informatico disoccupato, accusato d¿aver violato 53 computer del Pentagono, causando 900.000 dollari di danni. La notizia arriva direttamente da Scotland Yard.

Prevista per oggi l”udienza per l”estradizione. Accusato di una serie di frodi informatiche, gli Stati Uniti hanno cercato di ottenere l¿estradizione, ma l¿avvocato di difesa &#232 riuscito fino ad adesso a bloccare la richiesta americana.

Su McKinnon pendono ben 8 diversi capi di imputazione pronunciati da ben 14 Stati americani.

In caso di vittoria degli Stati Uniti, l¿hacker sarebbe condannato a un risarcimento, calcolando danni e interessi, di 1,75 milioni di dollari e rischierebbe 70 anni di prigione.

McKinnon sarebbe, a oggi, l¿autore del pi&#249 grosso attacco informatico militare mai sventato dalle autorit&#224, essendo riuscito a violare le reti che dovrebbero essere, in teoria, le pi&#249 sicure del mondo.

Come riferisce il procuratore americano Paul McNulty, incaricato del caso McKinnon, il pirata informatico era conosciuto nel Web con lo pseudonimo di SOLO.

I fatti risalgono al periodo compreso tra il primo febbraio 2001 e il 19 marzo 2002, quando si sono registrati attacchi contro 92 reti militari. McKinnon &#232 riconosciuto responsabile di 6 di questi.

Precisamente McKinnon &#232 accusato di essersi introdotto nei sistemi di NASA, Esercito, Marina, Aeronautica Militare e Dipartimento della Difesa Usa, di avere ottenuto illecitamente privilegi da amministratore e di avere sfruttato tali privilegi per cancellare account degli utenti e installare software per il controllo remoto dei computer.

Il metodo utilizzato &#232 quello classico: McKinnon ha usato degli scanner automatici per controllare migliaia di macchine connesse, alla ricerca di falle nei sistemi operativi. Anche se, alla fine, i sistemi di sicurezza sono stati beffati dalla facile individuazione delle password, un po¿ troppo prevedibili, che ha permesso l¿accesso ai dati sensibili.

L¿hacker &#232 riuscito ad avere accesso alle informazioni che riguardavano per lo pi&#249 la costruzione di alcune navi da guerra della Navy. Non &#232 stata prodotta alcuna prova che il pirata avesse l¿intenzione di rivendere quelle informazioni.

Pare, infatti, che l¿intenzione di McKinnon era semplicemente quella di dimostrare la propria bravura, prima di provocare il blocco dei computer a distanza.

Raffaella Natale

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