DAB, la radio digitale

di di Raffaele Barberio |

Mondo


Radio Digitale

Dal punto di vista delle tecnologie, lo sviluppo della radio digitale è legato al DAB (Digital Audio Broadcasting), basato sullo Standard ETS 300401. Il sistema è stato sviluppato dal progetto Eureka 147 (consorzio mondiale composto in larga parte da Paesi europei ed extra-europei, come il Canada, al quale partecipano emittenti, gestori di reti, produttori di elettronica di consumo e istituti di ricerca). In via di sperimentazione dalla fine degli anni ottanta, è stato accettato dall’ETSI (European Telecommunications Standards Institute) nel 1995.

Il sistema digitale riguarda tutti i tipi di diffusione del segnale, dalla trasmissione satellitare alla distribuzione via cavo, tuttavia una delle più interessanti applicazioni è il DAB-T (DAB terrestre), ovvero via etere, destinato a sostituire l’attuale diffusione analogica, in un processo di rinnovamento digitale parallelo a quello della televisione digitale (DVB-T).

Il sistema di compressione digitale utilizzato è l’MPEG Audio 1 Layer II e MPEG Audio 2 Layer II, mentre la tecnica di codifica è MUSICAM, la stessa adottata nelle trasmissioni satellitari.

Il DAB, comunque, non è l’unico standard per la radio digitale: negli Stati Uniti, ad esempio, il sistema europeo non ha incontrato il favore degli operatori e sono attualmente in via di sperimentazione altre tecnologie (IBOC- In-band on-channel, MMBS- Multimedia Broadcasting System, ecc.).

Il Digital Audio Broadcasting offre alla radiofonia diversi vantaggi:

  • Qualità: l’adozione del segnale digitale consente una elevata qualità del suono, senza alcuna possibilità di deterioramento del segnale.

  • Frequenze: la tecnologia digitale consente uno sfruttamento razionale e sistematico delle frequenze disponibili; a parità di ampiezza di frequenza occupata, il segnale digitale permette di inviare molti più dati rispetto al sistema analogico. Il rapporto tra le frequenze necessarie a fornire un servizio FM con buona copertura e quelle necessarie per coprire lo stesso territorio tramite il sistema della radio digitale è di cinque a uno.

  • Servizi aggiuntivi: la possibilità di trasmettere dati di vario genere permette l’ampliamento dei servizi radiofonici disponibili; oltre ai servizi audio, si aggiungono la trasmissione di testi, immagini, servizi informativi correlati al segnale radiofonico.
    Molte sono le applicazioni multimediali, ad esempio informazioni su cantanti e brani musicali, giornali elettronici, consultazione di mappe stradali e satellitari, previsioni meteorologiche, informazioni sul traffico e turistiche, notiziari economici, giochi. Con le tecniche datacast si possono trasmettere anche contenuti web (vedi il caso di Psion Wavefinder, che ha portato alla creazione di primi modelli di radio multimediale interattiva digitale su computer, come per il canale Digizone di Digital One).

  • Isofrequenza: il nuovo sistema permette di mantenere costante la modulazione di frequenza utilizzata per trasmettere su tutto il territorio nazionale, senza dover cioè ri-sintonizzare il ricevitore spostandosi da una zona (o regione) all’altra. I diversi programmi e servizi vengono trasmessi attraverso un unico canale di frequenza, o “multiplex” (il sistema trasmissivo DAB trasporta un flusso numerico costituito dalla “multiplazione” di diversi servizi digitali). Una caratteristica interessante del sistema è la possibilità di variare il “bit rate” che permette al multiplex di trasportare da 5 a 6 programmi audio in modalità stereo ad alta fedeltà oppure fino a 20 programmi mono di fedeltà sonora inferiore.

Impiego multimediale

L’impiego multimediale costituisce una delle principali attrattive del DAB; i servizi consentiti sono:

  • Programme Associated Data (Servizi associati ai programmi): a ogni programma audio è abbinato uno spazio (PAD Channel) per la trasmissione di dati e informazioni multimediali (testo e immagini).

  • Independent Data Services (Servizi di trasmissione dati indipendenti): dati che possono essere trasmessi separatamente rispetto al programma audio, in più modi: in streaming, oppure in forma Packet data services, attraverso un “sotto-canale” destinato alla trasmissione di questo tipo di dati.

  • Text Trasmission: trasmissione di testo in diverse forme: sistema Dynamic Label, simile all’Rds per la radio FM, trasmette brevi messaggi (ID, titoli dei brani musicali); il più avanzato ITTS (Interactive Text Transmission System) consente la trasmissione e la visualizzazione di testi più complessi e su uno schermo più largo e a colori. Altri formati particolari: TMC (Traffic Message Channel), studiato per trasmettere informazioni sul traffico e stradali, trasmesse su uno dei canali dedicati ai dati messi a disposizione dal DAB.

La trasmissione dei dati si basa su uno specifico protocollo per il DAB, il MOT (Multimedia Object Transfer Protocol) sfruttando i diversi sistemi di trasmissione (Streaming, trasmissione a pacchetto e PAD). Via personal computer, è possibile, attraverso una specifica scheda DAB, utilizzare un browser per fruire delle funzionalità multimediali.

A questi servizi si possono aggiungere i servizi interattivi. Il canale di ritorno con l’utente viene creato attraverso le reti mobili GSM e GPRS.

In molti Paesi d’Europa dove si prevede di utilizzare le reti terrestri (e non, quindi, la copertura satellitare), si progetta la nascita di “piattaforme nazionali DAB”, nelle quali confluiscono i broadcaster pubblici e privati, l’industria dell’elettronica di consumo, i gestori di rete, le autorità e gli enti di regolamentazione.

Il problema relativo all’affermazione della tecnologia della radio digitale è complesso e coinvolge numerosi fattori. Lo standard europeo è in fase di sperimentazione dalla fine degli anni ottanta, ma non ha ancora raggiunto in tutti i Paesi dell’Unione Europea la diffusione necessaria per affermarsi definitivamente.

l’industria statunitense ha mantenuto una posizione scettica nei confronti dello standard europeo. Al contrario, in Australia e Canada la sperimentazione del DAB è a buon punto; esperimenti sono stati avvia-ti in molti altri paesi extraeuropei

In Europa, dove il primo servizio ufficiale DAB è nato nel 1995 – in Inghilterra, Germania e Svezia – in alcuni Paesi la nuova tecnologia si sta affermando come una realtà importante e significativa mentre in altri, malgrado la sperimentazione e l’ampliamento della copertura, il DAB ancora non supera la fase iniziale.

Tra i Paesi extraeuropei nei quali è in corso la sperimentazione del sistema si possono citare: Cina, Corea del Sud, India, Malesia, Messico, Singapore, Sudafrica e Turchia.

Tra gli effetti che l’adozione della radio digitale potrebbe causare all’interno del settore radiofonico si possono evidenziare:

La trasformazione potrebbe modificare l’equilibrio attualmente presente nella suddivisione del pubblico tra radiofonia pubblica e privata, grazie proprio al passaggio al digitale, che creerebbe ulteriori opportunità di crescita per il settore privato (nei termini di un maggiore spazio e nuovi canali a disposizione e, di conseguenza, di creazione di valore per ascolti e pubblicità).

La differenziazione dell’offerta potrebbe condurre ad un processo di frammentazione dell’audience tra molti canali narrowcasting.

Il modello basato sulla tecnologia DAB modificherebbe inoltre la struttura del settore, creando una nuova entità all’interno della filiera produttiva: il gestore del multiplex, o canale di frequenza.

Tra le future applicazioni, una prospettiva interessante è quella rappresentata dalla realizzazione di forme di commercio elettronico (e-commerce) grazie alla trasmissione di contenuti Web, e di commercio attraverso telefonia mobile (mCommerce). Un secondo accesso ai servizi del commercio elettronico, oltre a Internet.